🎙️ Carrarese, Zanon: “Questa piazza è nel mio cuore. Calabro? È la mia fortuna, con lui sono cambiato. Sull’obiettivo…” | OneFootball

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·13 ottobre 2025

🎙️ Carrarese, Zanon: “Questa piazza è nel mio cuore. Calabro? È la mia fortuna, con lui sono cambiato. Sull’obiettivo…”

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Il giocatore della Carrarese, Simone Zanon, è intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com per parlare della sua storia calcistica. Ecco le sue parole:


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“La società ha fatto una squadra basandosi sulla persona più che sul calciatore. Tutti i nuovi come Sekulov, Accornero, Di Stefano e Rubino sono persone molto brave a stare in un gruppo. Fa tanto, noi in C eravamo una squadra molto forte ma non tra le prime a livello di budget. E’ stata la nostra forza anche l’anno scorso, fa lavorare meglio in settimana”.

LO SCORSO ANNO – “L’anno scorso eravamo tante scommesse. Tanti non avevano fatto la B, l’euforia del gruppo ci ha permesso di salvarci. Voglio riconfermarmi in una società che mi ha dato la possibilità di giocare questa categoria. L’obiettivo prioritario è salvarsi, tutto quello che viene dopo è guadagnato”.

IL PERCORSO – “Io ho sempre sognato e, a differenza degli altri, ho fatto un percorso un po’ diverso dagli altri. Sono andato in Primavera, poi sono andato giù in D dove non giocavo il primo anno però in quella stagione vincemmo, come anche l’anno successivo. Ho fatto sempre le scelte giuste, il mio obiettivo è quello di dare il 100% e salvare la Carrarese poi in generale arrivare il più in alto possibile, come sognano tutti i calciatori.

I GENITORI – “I miei genitori fatto tanti sacrifici e molti chilometri per me. Sono venuti a Torino, Udine e Genova in una settimana, poi Milano e Roma. Hanno fatto tutte le trasferte possibili e immaginabili. Sto cercando di ripagare quello che hanno fatto per me. Gioco il 60% per loro”.

SEREGNO – “Mio padre quando giocavo a Seregno si è fatto tutte le trasferte anche se sapeva che non avrei giocato. Mi sono confrontato con lui dicendogli che non avrei potuto continuare a fargli fare tutti quei km. Mi diede la forza di continuare per l’ultima volta. Gli risposi che ci avrei provato, senza assicurargli nulla e che se fosse andata male anche questa volta sarei tornato a casa. Lui ha continuato a seguirmi e ora sto piano piano realizzando anche il suo sogno”.

CARRARA – “Carrara è ‘speciale’. Sono arrivato da retrocesso ed ero una scommessa in C, devo ringraziare i direttori della possibilità di mettermi in gioco. Ora mi è entrata nel cuore perché è una società con ambizione di dimostrare e con una città alle spalle che la segue. C’è ancora gente che mi ferma per strada per ringraziarmi della promozione.. E’ il miglior ricordo della mia storia calcistica finora quel giorno”.

CALABRO – “Trovare il mister è stata la mia fortuna, da quando c’è lui sono cambiato mentalmente, non sono in tanti a darti quello che ti dà lui. A livello di carattere è un osso duro, ci serviva ai tempi quando abbiamo cambiato. Se avessimo un pizzico di quello che ha lui dentro faremmo ancora meglio”.

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