Caso Josep Martínez, tra indagine e campo: l’Inter valuta come gestire il portiere | OneFootball

Caso Josep Martínez, la situazione giudiziaria e le scelte tecniche di Chivu si intrecciano mentre l’inchiesta prosegue con tempi lunghi

Il caso Pepo Martínez entrerà nel vivo nelle prossime settimane, mentre l’Inter è costretta a convivere con un presente particolarmente delicato. Già domani Cristian Chivu, tecnico nerazzurro, dovrà valutare l’equilibrio psicofisico del portiere spagnolo, vice di Yann Sommer, al quale potrebbe essere concessa una chance in un momento complicatissimo dal punto di vista umano e professionale.

Martínez, per carattere persona riservata e di poche parole, ha cercato di concentrarsi sulla sua attività quotidiana ad Appiano Gentile, pur portando sulle spalle il peso dell’incidente avvenuto lo scorso 28 ottobre. Quel giorno, lungo la strada che porta al centro sportivo, il portiere investì accidentalmente un uomo di 81 anni, poi deceduto: un dramma che continua ad avere ripercussioni profonde sulla sua serenità.

Parallelamente all’attività agonistica, la procura di Como – con la pm Giulia Ometto – sta portando avanti l’indagine per omicidio stradale. Sono in corso due consulenze tecniche fondamentali. La prima riguarda l’autopsia, che secondo quanto filtra avrebbe già confermato come il decesso non sia stato determinato da un malore precedente dell’anziano, ma dall’impatto con l’auto del calciatore. La seconda perizia, di natura cinematica, analizzerà le tracce lasciate sul terreno e sui veicoli coinvolti – il Suv di Martínez e il quadriciclo elettrico della vittima – per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.

Elemento decisivo sarà la determinazione della velocità sostenuta dal portiere al momento dell’impatto, in un tratto di strada caratterizzato da un limite di 90 km/h. A sostegno di Martínez ci sono almeno due testimoni che avrebbero già riferito come il mezzo dell’uomo anziano abbia improvvisamente sbandato, invadendo la corsia opposta.

I consulenti della procura dispongono di 90 giorni, prorogabili, per completare gli accertamenti. Ci vorrà dunque ancora tempo prima di giungere a un quadro definitivo, mentre la difesa dello spagnolo ha già impugnato la multa per guida distratta notificata subito dopo l’incidente.

In questo clima complesso, l’Inter prova a proteggere il suo tesserato senza perdere di vista gli impegni in calendario. Per Martínez, ogni minuto trascorso in campo sarà anche un passo ulteriore verso una ritrovata normalità.