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·29 gennaio 2025
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Ultima giornata della Champions League della nuova formula con il girone unico: tutte le squadre in contemporanea in campo per la sera in cui si decideranno le prime otto qualificate, le squadre che andranno ai playoff e le eliminate. Di seguito le parole di Arrigo Sacchi a la Gazzetta dello Sport.
NUOVA FORMULA – «E con questa nuova formula bisogna dire che qualche sorpresa c’è stata. C’erano squadre che dovevano vincere a mani basse e, invece, adesso sono in difficoltà e non sanno se riescono a qualificarsi. Resto convinto del fatto che si stia giocando troppo e ci si stia allenando poco, e con questo sistema si finisce per avere delle sorprese».
INTER MONACO – «All’Inter è sufficiente un pareggio, ma credo che giocherà per vincere perché da un po’ di tempo ha acquisito una mentalità da dominatrice, e questo mi fa molto piacere. I nerazzurri, sia in campionato sia in Europa, sia in casa sia in trasferta, adesso vogliono imporre il loro gioco, vogliono mettere l’avversario alle corde. Questo è il metodo migliore per raggiungere il successo».
DOVE POSSONO ARRIVARE I NERAZZURRI – «Considero l’Inter una delle candidate alla vittoria. Ha tutto per riuscirci. Società competente, allenatore bravo, perché a Simone Inzaghi bisogna dare il merito di aver fatto una notevole crescita, e giocatori di alto livello. Il gruppo mi sembra solido e, soprattutto, sano. Dunque cosa manca ai nerazzurri? Nulla, proprio nulla».
DINAMO ZAGABRIA MILAN – «L’avversario non è eccezionale, credo che ce la possa fare a qualificarsi tra le prime otto. Però il Milan, in questo periodo, deve stare molto attento. Mi sembra che stia cercando una soluzione ai tanti problemi, ma non abbia le idee molto chiare».
CONCEICAO – «Premesso che io ho il Milan nel cuore e che vorrei aiutarlo a raggiungere grandi traguardi, devo ammettere che un allenatore come Conceiçao andava preso all’inizio della stagione, così che potesse costruire la squadra in base alle sue esigenze. Qui, invece, dopo l’esperienza di Fonseca, si trova a gestire un gruppo di ragazzi che lui non ha scelto. E, logicamente, fa fatica. Il Milan ha bisogno di elementi affidabili, lo ripeterò finché avrò un filo di voce. Mi è dispiaciuto che Conceiçao sia stato criticato per la sua reazione con Calabria: cose che possono capitare. Atteggiamento esagerato, probabilmente, però lui sta cercando di dare uno spirito alla squadra e la società deve aiutarlo in questo lavoro».
JUVE BENFICA – «Massima attenzione, i portoghesi sono forti e noiosi da affrontare. La Juve cerca di entrare tra le prime otto, anche se è complicato, ma mi auguro che regali una grande prestazione. Dopo il ko di Napoli, deve rialzarsi e ne ha la possibilità. Thiago Motta è un allenatore che insegna calcio e per questo motivo lo stimo. I giocatori della Juve non devono far altro che seguirlo e applicare la sua lezione. Il resto viene da sé».
RISCHIO CHE LA RIVOLUZIONE NON SI COMPIA – «Non credo, perché sono convinto che Thiago, supportato dai dirigenti, abbia le qualità per far diventare la Juve una protagonista del calcio europeo. Nel primo tempo, a Napoli, i bianconeri mi sono piaciuti e hanno dato fastidio alla squadra di Conte. Certo, serve un po’ di pazienza: per fare un bambino ci vogliono nove mesi, non dimentichiamolo mai…».
BARCELLONA ATALANTA – «Ah, questa non me la perdo! Un duello tutto da guardare e da gustare. Può succedere di tutto. E sono sicuro che a Barcellona, grazie all’Atalanta, capiranno che il calcio italiano si sta finalmente evolvendo e che non siamo più i catenacciari di una volta. La squadra di Gasperini gioca a pallone con una semplicità e con un’energia fisica che poche altre squadra possono vantare».
ASSENZA LOOKMAN – «Verissimo, ma Gasperini è un maestro e qualcosa s’inventerà. Il Barcellona dovrà tenere dritte le antenne se non vuole fare la fine del Liverpool l’anno scorso…».
SPORTING BOLOGNA – «A parte il risultato di questa partita, vorrei fare un applauso al Bologna. Ha vinto in casa contro il Dortmund e si è tolto una bella soddisfazione. In campionato sta andando bene, Italiano ha saputo farsi apprezzare dopo l’esperienza di Thiago Motta e questo mi fa piacere. Poi, è chiaro, la Champions non è certo il giardino naturale del Bologna…».
CITY A RISCHIO – «Pazzesco, se si pensa agli investimenti fatti e al costo del gruppo. In casa contro il Bruges, avversario tutt’altro che facile, dovrà fare il contrario di ciò che ha fatto finora: essere squadra, come vuole Guardiola, perché altrimenti non uscirà dal buio».
PSG – «Altra grande che fatica a ingranare. L’ultima vittoria in rimonta contro il City può aver dato ai francesi la forza per superare l’ultimo ostacolo. Ma giocare a Stoccarda non sarà una passeggiata».
REAL E LE CRITICHE AD ANCELOTTI – «Intanto si è preso la testa della classifica nella Liga, Mbappé mi sembra che cominci a integrarsi nel gruppo, e in Champions, se vincono a Brest, possono ancora sperare di entrare nelle prime otto. Io, il Real Madrid, lo considero candidato alla finale».
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