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·19 novembre 2025
Chiellini svela: «Rinnovo Yildiz? C’è la volontà da parte di tutti: con equilibrio e tranquillità si fa tutto. Spalletti ha detto questo dal primo giorno…»

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·19 novembre 2025

Giorgio Chiellini ha preso parte al Social Football Summit, ospitato all’Allianz Stadium di Torino, in dialogo con Giulia Mizzoni. L’ex capitano bianconero, oggi Director of Football Strategy della Juventus, ha condiviso la sua visione e le sue riflessioni sul futuro del calcio e sul ruolo del club. Ecco un estratto:
NUOVO RUOLO – «Director of Football Strategy vuol dire tutto o niente. Non sono amante dei titoli, mi sento un supporto per quello che deve continuare a essere la Juventus, un po’ trasversale. Faccio la spola tra Continassa e sede. Poi abbiamo anche Vinovo, non sono riuscito a starci abbastanza in questi mesi ma è il nostro futuro. Ci teniamo, sappiamo che il futuro della Juve dipende da quello che facciamo a Vinovo, nel calcio moderno è difficile farne a meno comprando giocatori fatti e finiti. La missione è formare i giovani internamente, queste sono le tre aree in cui lavoro. Aiuto le persone a migliorare, a crescere seguendo certi valori che da un lato devo imparare anche io ma aiutare loro a dare una direzione e portare avanti certe cose che ci sono state per 100 anni alla Juventus, non per merito mio ma per le persone che ci sono state negli anni. Sono contento. Il primo giorno che sono arrivato è stato San Giovanni del 2004, il patrono, era un giorno di festa. Sono qui da 20 anni a parte una parentesi di due anni di distacco per non passare dal campo alla scrivania, da 0 a 100. Quello stacco è stato importante per ripartire in modo diverso (ai Los Angeles FC ndr)».
CAMBIO ALLENATORE – «Ho sempre dormito bene…Poi le scelte prese fan parte delle responsabilità. Son stato parte delle scelte condivise. Comolli condivide, poi si prende responsabilità ma è una persona che condivide perché c’è bisogno di più persone che tengano conto di idee. I prossimi saranno mesi difficili ma anche stimolanti. Ma poi ci sarà la luce: se la società riuscirà a superare – in campo e tutto il resto – i tanti cambiamenti poi ci sarà una luce grande, più grande di quella che si può immaginare oggi. Ora abbiamo due partite, passa tanto da queste partite. Il campionato italiano si è livellato, a parte una squadra molto più forte delle altre. Chi? Sai chi (ride ndr)… C’è possibilità di fare bene, serve unità, perseveranza. Stiamo finendo cambiamenti nella struttura ma c’è una parte dietro che stiamo completando. Per quello è più faticoso. Ma credo e vedo che alla fine del percorso ci sarà un treno che parte, che va lontano e dovrà riportare la Juventus alla normalità nel sapere vincere, nell’accettare le sconfitte e prendere uno stimolo nuovo per ripartire. Ora dobbiamo fare qualcosa in più ed è quello che stiamo facendo in società. Mi sento uno dei tifosi, mi arrivano gli spifferi ma bisogna rimanere lucidi: la parte emozionale del tifoso è pronta a spingersi. Quando rivede la luce ti spinge più di prima».
SPALLETTI PARLA DI SCUDETTO – «Voler vincere non è dover vincere, ma voler vincere è già un passo. Spalletti lo ha detto dal primo giorno e lo sta ribadendo. Se uno guarda la classifica, dice ‘Perché no?’. Siamo a novembre, con due terzi di campionato da fare, ed è tutto in ballo, consapevoli delle difficoltà di tutti. Nessuno comunque sta prendendo la via dello Scudetto. Siamo tante squadre lì, si gioca su quel dettaglio. Sono un amante dell’equilibrio, riuscire a mantenerlo non è facile ma è uno sforzo che ti aiuta ad avere una chiara definizione del futuro. Sopra il centro sportivo c’è un vortice di pressione: se riesci a staccarti un attimo hai quell’equilibrio. Lo sport e la vita sono emozioni, ma senza equilibrio non riesci a trasformarle».
MERCATO – «Ci manca un ultimo pezzo, il direttore sportivo. Alla fine di questo saremo una struttura con Comolli a capo della società, ci sarò io, il Direttore Sportivo e Modesto che è il Direttore Tecnico.
YILDIZ RINNOVO – «Calma. C’è la volontà da parte di tutti: con equilibrio e tranquillità si fa tutto».









































