Chiesa non convocato da Gattuso con l’Italia: il CT della Nazionale spiega il motivo, ecco cosa ha detto sull’ex Juve | OneFootball

Chiesa non convocato da Gattuso con l’Italia: ha detto questo il CT in conferenza stampa sull’ex Juve

In un momento di forma smagliante, la sua assenza ha fatto rumore. Federico Chiesa, grande protagonista di questo avvio di stagione con il Liverpool, non è stato convocato dal CT della Nazionale, Gennaro Gattuso, per le prossime sfide di qualificazione ai Mondiali. Una scelta che ha sorpreso molti, ma che è stata spiegata in dettaglio dallo stesso commissario tecnico in conferenza stampa.

Non si è trattato di una bocciatura tecnica, ma di una decisione condivisa, presa in pieno accordo con il giocatore. Gattuso ha rivelato di avere un dialogo costante con l’ex attaccante della Juventus.

PAROLE – «È la linea che ho con tutti, ci parlo tanto e gli rompo le scatole ogni dieci giorni. Con Federico c’è stata una lunga chiacchierata, sa cosa penso di lui, ma bisogna anche rispettare quel che dice il giocatore: non si sente al cento per cento e deve risolvere delle problematiche».

La scelta di non rispondere alla chiamata azzurra, quindi, è partita in primis dallo stesso Chiesa. L’attaccante, pur essendo “partito a razzo” in questa stagione, con due gol e due assist in sei partite, non si sente ancora al top della condizione e ha preferito non correre rischi.

Una decisione saggia e matura, da parte di un giocatore che in passato ha dovuto fare i conti con infortuni gravi e che ora vuole gestire il proprio corpo con la massima attenzione.

Chiesa, la priorità è il recupero: “Voglio essere al 100%”

Dopo una prima stagione di ambientamento a Liverpool, l’esterno italiano classe 1997 sta finalmente mostrando tutto il suo valore in Premier League. La sua volontà è quella di trovare una continuità di rendimento che gli è mancata a lungo, e per farlo ha bisogno di essere al 100% della forma fisica.

Gattuso ha mostrato grande comprensione e rispetto per la scelta del giocatore, avallando la sua decisione. Meglio rinunciare a lui per due partite, ma poter contare sul miglior Chiesa per i prossimi, decisivi impegni.

I tifosi della Nazionale dovranno quindi attendere ancora un po’ per rivedere in campo uno dei loro beniamini. La sua assenza non è una bocciatura, ma un investimento sul futuro.