🤔 Chivu: “Difendo Man, non mi piace venga messo con le spalle al muro! Pellegrino e Ondrejka…” | OneFootball

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·2 maggio 2025

🤔 Chivu: “Difendo Man, non mi piace venga messo con le spalle al muro! Pellegrino e Ondrejka…”

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Cristian Chivu, tecnico del Parma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Como, in programma domani alle ore 15:00 al “Tardini”. Ecco quanto ripreso da TMW:

Cosa lascia il pareggio con la Lazio e cosa vi ha dato per la gara di domani: “Lo prendiamo per come è venuto. Abbiamo fatto una grande partita, ad un certo punto avevamo la vittoria in mano ma questa è la Serie A, una squadra come la Lazio torna in partita e può vincere. Abbiamo avuto l’opportunità di fare il 3-0, forse sarebbero cambiate le cose ma non è detto. La Lazio ha tanti giocatori di qualità, il blackout ha portato un po’ di paura, può condizionare. Suzuki si è fatto male, ci siamo presi qualche minuto per fermare il suo taglio, questo ha tolto un po’ di spinta alla Lazio, potevamo perderla ma anche vincerla nel finale, Dennis ha avuto l’occasione per chiuderla”.


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Cosa sta succedendo con Man e si parla di suo futuro? “Devo difendere Dennis come ho fatto con Almqvist e ogni altro mio giocatore. Non posso giudicarlo per aver sbagliato davanti al portiere, da subentrato le occasioni le ha create sempre. Purtroppo ha sbagliato ma capita a tutti, a Pellegrino, a Bonny, a tutti quelli che danno tutto per la squadra. Non mi fa piacere vedere che viene messo spalle al muro, in piazza e gli vengono tirati i sassi. Lui come tutti i ragazzi hanno imparato che il gruppo vale più di ogni cosa, si è messo a disposizione del gruppo ed è importante per noi, vorrei avesse il sostegno di tutti, così come noi lo facciamo con lui, anche dalla stampa e dai tifosi. Abbiamo creato qualcosa di importante in questi mesi perché i ragazzi si sono calati in un realtà di umiltà e sacrificio che ci ha portato a raccogliere punti in classifica, facendoci risalire. Ha bisogno di noi, noi abbiamo bisogno di lui”.

Sul suo futuro? “Io son qua, parlo di noi e di gruppo, non voglio parlare di io”.

Negli ultimi mesi ha avuto modo di studiare il lavoro di Fabregas a Como, cosa ha visto e cosa le piace di un allenatore, che, come lei, è esordiente: “Fabregas ha fatto un gran campionato, sta confermando quello che è stato il suo lavoro. Ha cercato di trasmetterlo da inizio di stagione, ha fatto qualche modifica alle sue idee e il mercato di gennaio è stato fatto molto bene. Ha scelto bene, sono contento: è un ex avversario, ci conosciamo da un bel po’, abbiamo avuto modo di vederci e confrontarci spesso. Mi fa piacere vedere come ha trasmesso le sue idee, ha fatto il salto come gioco e risultati. Il Como viene da quattro vittorie, nonostante il grande apporto offensivo non subisce gol”.

Ondrejka e Pellegrino hanno portato i gol, su cosa però possono migliorare? “A voi interessa l’individuo, a me il gruppo. L’individuo si esalta nel gruppo. Sono ragazzi che si sono calati subito nella cultura del lavoro, quello che è la premurosità, parola che mi piace usare. Lavorano bene, lavorano tanto per migliorare e dare il loro apporto alla squadra, nelle ultime gare hanno dato tanto come prestazione, sacrificio e anche con i gol per la squadra”.

Dal suo arrivo Keita e Valenti sono cresciuti, Valenti in particolare è cresciuto a livello mentale: “Il gruppo ha capito che non deve dimostrare niente a nessuno. Devono creare un’armonia e avere premura dei compagni, si lavora assieme, si fatica assieme, si vince e si perde insieme. Potrei citare tutti i giocatori in rosa, tutti sono cresciuti, danno la loro disponibilità e accettano il lavoro che abbiamo portato in questi mesi. Hanno accettato diverse cose che abbiamo fatto e non erano abituati a fare, mi fa piacere, si sono calati in quello che serve per esser squadra. Anche chi è infortunato scalpita, vorrebbero rientrare sempre il prima possibile, li vedo a guardare gli allenamenti e sostenere i compagni. Questo è quello che ho chiesto, è stato percepito e lo stanno facendo”.

Domani può essere la partita che vale la salvezza? “Domani è la partita più importante giocata finora. Chiedo ai tifosi di essere allo stadio già alle 13, magari possono sacrificare il panino per la squadra. Non ho mai chiesto nulla, a parte il rispetto, offro rispetto e chiedo rispetto. Ma questa è la richiesta che faccio, ci aiuterebbe averli dentro lo stadio a caricarci e darci il loro sostegno, abbiamo bisogno di loro”.

Prima della Lazio trasmetteva fiducia nella sua squadra, per domani si sente allo stesso modo? “L’ho sempre avuta la sensazione che questi ragazzi potessero fare qualcosa di importante, per non creare confusione abbiamo dato una direzione giusta, parlando della direzione che abbiamo preso. Loro lo hanno capito, non vorrei però che l’ambiente pensasse che Como e Empoli sono avversarie a portata di mano, ci sono tre punti in palio, la classifica va mossa per avvicinarsi all’obiettivo salvezza. Non esco a vedere il riscaldamento della squadra, ma quando poi si analizza è da lì che osservo il lavoro dei miei ragazzi, vedo gli spalti vuoti durante il riscaldamento. A me dispiace, è diverso fare il riscaldamento subito con la carica dei tifosi. Chiedo se possibile di rinunciare a birra e salamella per aiutare e sostenere questi ragazzi, che finora sono stati meravigliosi. Da inizio anno, non solo da due mesi. Era una nuova realtà per loro, hanno sempre cercato di fare il massimo e dobbiamo essere fiduciosi che porteranno a termine l’obiettivo”.

Ieri è venuto Lucescu ed è anche tornato Benedyczak, che ruolo può avere? “Lo vedete stanco Bonny? Benedyczak l’ho visto solo in tre allenamenti, è un mese che lavora nella riatletizzazione, senza esagerare con i carichi. Lui ha buone sensazioni, domani è convocato e a disposizione. A me ha impressionato, è un buon profilo, a fine stagione potrà dare una mano. Il ruolo è da capire, non è un attaccante puro ma lo vedo dietro la punta, può fare però entrambi i ruoli. Lucescu ha dato tanto al calcio, ha vinto tanto, dobbiamo ascoltare ogni volta che trasmette qualcosa, assimilando il più possibile e magari usare poi i suoi consigli. Era tanto che non lo vedevo, ci siamo sentiti spesso per telefono. Come ogni ct è preoccupato della sua squadra, la nazionale rumena, perché tra un mese dovranno giocare una gara contro l’Austria per la qualificazione al mondiale. Sta valutando come stanno i convocabili, gli interessava anche di Mihaila, lo reputa importante per la nazionale. Abbiamo parlato delle sue condizioni, il ragazzo ieri era presente con noi, si vedrà. Gli auguro il meglio, sono tifoso della nazionale oltre che ex capitano, faccio il tifo per la Romania”.

Recupera qualcuno oltre a Benedyczak? “Abbiamo perso Almqvist, ha un leggero fastidio alla coscia e abbiamo preferito tenerlo fuori. Deve fare qualche accertamento, non è al 100% e preferiamo non rischiare. Cancellieri è ancora fuori, sembra che ci sia qualcosa di importante, vedremo la tempistica, non penso sarà recuperabile”.

Che partita si aspetta? “Una partita difficile, il Como è una squadra spensierata e per questo fa più paura. Hanno qualità, giocatori di talento, hanno voglia di mettersi in mostra e dare continuità. Ci aspetta una partita difficilissima, dovremo accettare il loro palleggio, lo fanno molto bene. Sono una squadra tecnica, che cerca di attirarti per poi imbucare, bisogna capire i momenti e cercare di metterli in difficoltà. Abbiamo lavorato per questo, abbiamo più convinzione ma i piedi restano incollati a terra, servono ancora punti per raggiungere la salvezza”.

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