Chivu Inter, contro la Cremonese è iniziato un nuovo corso nerazzurro: il punto della Gazzetta dello Sport | OneFootball

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·5 ottobre 2025

Chivu Inter, contro la Cremonese è iniziato un nuovo corso nerazzurro: il punto della Gazzetta dello Sport

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Chivu Inter, nella sfida di Serie A contro la Cremonese è iniziato un nuovo corso nerazzurro: il punto della Gazzetta dello Sport

La netta vittoria per 4-1 dell’Inter contro la Cremonese ha offerto alla Gazzetta dello Sport lo spunto per sottolineare i segnali più evidenti del nuovo corso tecnico guidato da Cristian Chivu, ex difensore rumeno e oggi allenatore nerazzurro. Il quotidiano parla di una “nuova direzione” tattica, fondata su aggressività e verticalità, in netto contrasto con il possesso palla più orizzontale e ragionato che aveva caratterizzato la precedente gestione.

Pressione alta e ritmo costante

Fin dai primi minuti, i nerazzurri hanno imposto un pressing feroce, costringendo la Cremonese a difendersi nella propria metà campo. L’azione che ha portato al vantaggio dell’1-0 è stata definita il manifesto del progetto Chivu: Nicolò Barella, centrocampista classe 1997 e leader del centrocampo azzurro, ha recuperato palla su Sanabria e innescato rapidamente Ange-Yoan Bonny, attaccante francese classe 2003, che dalla sinistra ha servito Lautaro Martínez, bomber argentino e capitano dell’Inter, per il gol del vantaggio.


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La “rosea” ha aperto anche un dibattito tattico: con Hakan Calhanoglu, regista turco noto per la qualità tecnica, l’Inter avrebbe segnato lo stesso? Secondo l’analisi, Barella interpreta meglio l’idea di calcio di Chivu, basata su dinamismo, rapidità di pensiero e immediatezza. Meno qualità di piede, ma più velocità nello smistamento: un aspetto fondamentale per il nuovo corso.

Un crescendo di gol e intensità

Dopo la rete iniziale, l’Inter ha continuato a spingere. Prima Bonny e poi ancora Lautaro hanno firmato il raddoppio e il tris. Nella ripresa, nei primi quindici minuti, i nerazzurri hanno chiuso definitivamente la partita con le reti di Federico Dimarco, terzino sinistro cresciuto nel vivaio, e ancora Barella, entrambi serviti da un ispirato Bonny.

Nel finale, spazio anche a Diouf, giovane difensore, che però ha commesso un errore sul gol dell’ex interista Federico Bonazzoli. Una sbavatura che non ha comunque messo in discussione il risultato.

Prove di maturità dopo la sosta

La Gazzetta conclude sottolineando come i prossimi impegni contro Roma e Napoli rappresenteranno il vero banco di prova per questa Inter rinascente. La sensazione è che il progetto Chivu stia già imprimendo un’identità chiara: aggressività, verticalità e ritmo alto. Tre parole chiave che potrebbero segnare il futuro nerazzurro.

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