Inter News 24
·16 dicembre 2025
Chivu Inter, orgoglio contro i pregiudizi: la spinta mentale che rilancia i nerazzurri

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·16 dicembre 2025

Orgoglio contro pregiudizi. È questa una delle leve mentali su cui Cristian Chivu, allenatore romeno alla prima esperienza da tecnico senior di una grande squadra, ha costruito il rilancio dell’Inter. Una formula semplice ma efficace, emersa con chiarezza nelle ultime uscite pubbliche del tecnico e confermata dai segnali arrivati dal campo. Dopo la delusione della finale di Champions League e una chiusura di stagione che aveva lasciato più di una scoria, l’ambiente nerazzurro era stato avvolto da dubbi e sospetti: fine ciclo, rosa invecchiata, necessità di una rivoluzione profonda e, soprattutto, perplessità sulla scelta di affidare la panchina a un allenatore con appena tredici panchine nel calcio professionistico.
Secondo quanto analizzato dal Corriere dello Sport, Chivu ha trasformato quelle critiche in carburante emotivo. Senza inventare nemici immaginari, ma enfatizzando le valutazioni negative e i giudizi frettolosi, il tecnico ha stimolato la reazione del gruppo, puntando sull’orgoglio dei campioni. Una squadra che oggi appare nuovamente consapevole della propria forza, capace di assorbire le difficoltà e rispondere con continuità.
I numeri, del resto, parlano chiaro. Dopo quindici giornate, i nerazzurri sono soli in testa alla Serie A e pienamente in corsa per un posto agli ottavi di finale di Champions League. Non un percorso perfetto, ma sufficiente a dimostrare che, fin qui, la concorrenza ha fatto peggio. La sintonia tra allenatore e spogliatoio appare solida, costruita su un dialogo costante e su risposte concrete alle sollecitazioni tecniche e mentali.
Tuttavia, dicembre rappresenta solo una tappa intermedia. Il primo posto conta relativamente se non viene consolidato nella parte decisiva della stagione. Ecco perché la Supercoppa Italiana assume un valore simbolico enorme. È il primo trofeo assegnato, ma anche il ricordo ancora vivo della finale persa contro il Milan lo scorso anno, dopo un doppio vantaggio gettato al vento. Un’occasione di rivincita immediata per Lautaro Martínez, attaccante argentino e capitano affamato di successi, e per l’intero gruppo.
Resta però un nodo da sciogliere: quello dei big match. Gli scontri diretti continuano a rappresentare il vero tallone d’Achille della stagione nerazzurra. La semifinale contro il Bologna di Vincenzo Italiano, allenatore italiano capace di portare i rossoblù stabilmente ai vertici, sarà il primo banco di prova. La finale, contro una tra Napoli e Milan, dirà molto di più. Per l’Inter, è davvero il momento di dimostrare che orgoglio e mentalità possono tradursi finalmente in trofei.









































