Chivu Inter, scatta l’ora della verità: ciclo di fuoco per lo scudetto! Servono 3 fattori | OneFootball

Chivu Inter, scatta l’ora della verità: ciclo di fuoco per lo scudetto! Servono 3 fattori al tecnico nerazzurro per lo sprint decisivo

L’amara parentesi della Supercoppa è ormai alle spalle, e l’Inter deve ributtarsi anima e corpo sul campionato per difendere il tricolore sul petto. La sfida di questa sera contro l’Atalanta a Bergamo segna l’inizio di un ciclo terribile e potenzialmente decisivo per le sorti della stagione. Come sottolinea l’analisi del Corriere della Sera, i nerazzurri sono attesi da un filotto di partite che non ammette passi falsi o cali di concentrazione: dopo la trasferta contro la Dea, il calendario propone in rapida successione il Bologna, il Parma e il big match contro il Napoli. Con il recupero contro il Lecce fissato per il 14 gennaio, la squadra guidata da Cristian Chivu ha l’obbligo di cambiare passo, specialmente negli scontri diretti, per evitare sorpassi in vetta e consolidare il primato in classifica. Non è più tempo di calcoli: serve una svolta mentale immediata.

I nodi tattici: Calhanoglu e la voragine a destra

Per effettuare il definitivo salto di qualità, però, il tecnico rumeno ha bisogno di ritrovare alcune certezze smarrite nelle ultime uscite. La prima riguarda la cabina di regia: è fondamentale il ritorno ai massimi livelli di Hakan Calhanoglu, il metronomo turco che finora ha alternato luci e ombre nella gestione della manovra. Un altro nodo cruciale è la fascia destra: l’assenza per infortunio del pendolino Denzel Dumfries ha tolto muscoli, corsa e fisicità essenziale. I sostituti non stanno garantendo lo stesso rendimento e la dirigenza della Beneamata potrebbe essere costretta a un intervento di spessore sul mercato di gennaio. Serve inoltre ritrovare impermeabilità difensiva: dopo la buona parentesi del vice Josep Martinez in Arabia, tra i pali tornerà l’esperienza dello svizzero Yann Sommer, chiamato a guidare un reparto che deve tornare corto, compatto e aggressivo nei duelli.

Il fattore Thu-La: l’attacco deve trascinare

Infine, la vera differenza dovrà farla il peso offensivo. La sconfitta in Supercoppa ha evidenziato come l’inedito tandem composto dal francese Marcus Thuram e dal giovane Ange-Yoan Bonny (ora ai box per infortunio) abbia inciso poco, faticando a legare il gioco e a garantire la necessaria profondità. La manovra della squadra dipende molto dai movimenti coordinati delle punte e il ritorno della celebre “Thu-La” dal primo minuto appare oggi imprescindibile. Ritrovare l’intesa telepatica e i gol del capitano Lautaro Martinez al fianco del numero 9 francese darà ai campioni d’Italia quella marcia in più necessaria per uscire indenni da questo ciclo infernale e lanciare un segnale forte a tutte le inseguitrici.