👏 Chivu: “Loro si difendevano in area, fatto di tutto per vincere. Orgoglioso dei ragazzi” | OneFootball

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·20 giugno 2025

👏 Chivu: “Loro si difendevano in area, fatto di tutto per vincere. Orgoglioso dei ragazzi”

Immagine dell'articolo:👏 Chivu: “Loro si difendevano in area, fatto di tutto per vincere. Orgoglioso dei ragazzi”

Cristian Chivu, tecnico dell’Inter, è intervenuto a DAZN dopo il sofferto successo in rimonta della sua Inter. Ecco quanto ripreso da FcInter1908.it:

“I ragazzi hanno fatto una buona gara, una partita seria. Abbiamo provato in tutti i modi a fare gol, a creare un po’ di scompiglio a una squadra organizzata che ha difeso molto basso. Nel secondo tempo abbiamo provato a sfruttare i cross con l’ingresso di Pio, ci abbiamo creduto fino in fondo e ce l’abbiamo fatta. I ragazzi mi hanno reso orgoglioso, hanno dato tutto quello che avevano e alla fine l’abbiamo portata a casa”.


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“Cosa dire di Carboni? Tanto, ma potrei nominare anche Pio Esposito, Luis Henrique e Sucic. Sono contento di Valentin, è al rientro dal lungo infortunio. Ho scoperto che sono passati proprio otto mesi da quando si è fatto male, ha lavorato sodo per recuperare dal bruttissimo infortunio. Mi fa piacere vederlo felice”.

“Parlare di moduli e sistemi contro una squadra che difendeva in area è difficile. Mi era piaciuta la ricerca dell’ampiezza e l’attacco breve alla profondità nel primo tempo, avrei lasciato quel modulo nel secondo tempo sullo 0-0, invece abbiamo messo la seconda punta per riempire meglio l’area e sfruttare più i cross”.

In conferenza stampa – come in ripreso da FIN.it – ha poi aggiunto:

“Bastoni dice che serve spensieratezza? Sì, l’avevo detto prima della gara col Monterrey che la spensieratezza abbinata alla responsabilità porta al successo di una squadra” . Concordo con ciò che ha detto Bastoni perché in questo periodo stiamo toccando qualche corda sensibile per cercare di metterci alle spalle le cose negative. Mi ha fatto piacere vedere l’orgoglio e la reazione in queste due partite. Abbiamo messo energia e ambizione”.

Sul fatto di sentirsi seguito dai giocatori, ha commentato: “Noi abbiamo l’obbligo di stare nella stessa barca remando nella stessa direzione per superare le difficoltà. Il segreto è tutto qui. Non è semplice superare momenti di difficoltà, ma quando vedo ragazzi che cercano di mettere tutto quello che hanno a me fa solo piacere. La vedo da parte di tutti, persino da chi ha qualche acciacco. Mi fa piacere avere il gruppo qua, anche se siamo consapevoli che qualcuno non recupererà per questo torneo. Si sono messi tutti a disposizione per dare supporto morale. A me fa solo che piacere da allenatore”.

Sulle modifiche a livello tattico: “Ci aspettavamo una gara diversa, non mi aspettavo questo blocco basso da parte loro. Volevamo superiorità in mezzo al campo, pensando che venissero a prenderci più alti. Senza il gol subito, forse avrei proseguito nella stessa maniera. Ma andando sotto avevamo di un’altra punta in area, di arrivare con qualche cross visto che non riuscivamo a sfondare per vie centrali. Abbiamo aggiunto Pio e due mezzali per l’attacco breve alla profondità. Abbiamo chiesto di calciare da fuori area, di crossare: questi erano i due obiettivi. E’ bello per me come è finita, ma io sarei stato comunque contento della gara dal punto di vista caratteriale dei ragazzi, a prescindere dal risultato. E’ vero che i risultati contano, siamo l’Inter, ma a me fa piacere vedere l’orgoglio e l’ambizione”.

Sulla vittoria firmata dal capitano e da un ragazzo lanciato da lui stesso ai tempi della Primavera nerazzurra: “Vuol dire che ho fatto un bel lavoro mentre li allenavo nel settore giovanile (ride, ndr). Pio l’ho conosciuto che aveva 13 anni. Mi fa piacere che questi ragazzi siano qua con noi, mi fa piacere avere una squadra che capisce che la carta d’identità nel calcio non conta. Bisogna sempre mettere in campo la nostra miglior versione. Lautaro sta dimostrando di farcela anche se viene da nove mesi di battaglie. Mi fa piacere la competitività, mi fa piacere che nessuno dei ragazzi vuol mollare. Mi piacere vedere Valentin Carboni che è tornato in campo otto mesi dopo l’infortunio al crociato. Ha visto il buio, si è fatto domande, ha vissuto incertezze. Mi sono commosso anche io per lui, è un ragazzo che conosco molto bene. Mi fa piacere che lui stia vivendo un’emozione così forte”.

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