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·15 aprile 2021
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La grande vittoria di Amsterdam ottenuta nella gara di andata dà grande aspettative sulla Roma di Fonseca che vuole continuare a essere l’ultimo baluardo del calcio italiano in Europa. I giallorossi hanno conosciuto solo vittorie nel proprio cammino europeo e sperano di continuare questa tradizione, battendo per la seconda volta una squadra come l’Ajax con la quale ha avuto spesso diversi contatti in passato. Ecco dunque a voi cinque giocatori che in passato hanno vestito entrambe le maglie.
BOJAN KRKIĆ Considerato per tanti anni un sicuro fenomeno del calcio europeo Bojan Krkić è stata una delle più grandi delusioni dell’ultimo decennio. Dopo aver sfondato nelle giovanili del Barcellona faticò ad affermarsi in prima squadra dove gli venne preferito il suo compagno di cantera Pedro. I blaugrana provarono a mandarlo in Italia con un prestito biennale alla Roma, ma dopo la prima disastrosa stagione i giallorossi rimandarono al mittente il giovane Bojan. Restò ancora un anno nel Belpaese ma anche al Milan le cose non migliorarono e così nel 2013 tentò l’esperienza in Olanda all’Ajax. Nemmeno le larghe difese dell’Eredivisie lo aiutarono e con la miseria di cinque gol tra campionato e coppe tornò mestamente in Catalogna prima di essere ceduto definitivamente allo Stoke City e ricominciare altri giri per l’Europa.
URBY EMANUELSON Terzino o ala sinistra Urby Emanuelson ha fatto vedere ottime cose in carriera, ma non è mai riuscito nel definitivo salto di qualità. Nato ad Amsterdam e cresciuto nelle giovanili dell’Ajax dal 1994, quando aveva solo otto anni, visse un amore lungo e intenso con i Lancieri che lo portò a debuttare in Coppa Uefa nel 2005 contro l’Auxerre a soli diciotto anni. A diciannove era già titolare sulla fascia sinistra e non la mollò più anche se i suoi limiti difensivi lo porteranno sempre più spesso a centrocampo. A sorpresa nel gennaio del 2011 lasciò Amsterdam e l’Olanda per approdare in Italia nel Milan che vinse a fine anno lo Scudetto, ma in rossonero non riuscì a sfondare. Qualche buona prestazione e qualche bel gol, ma senza lasciare il segno. Dopo l’esperienza in rossonero passò alla Roma nel 2014, ma con Garcia non scattò mai la scintilla, tanto da non essere nemmeno inserito in lista Champions, scendendo in campo solo due volte. In Serie A giocò anche con Atalanta e Verona prima di continuare la sua carriera in patria nell’Utrecht.
BOGDAN LOBONȚ È stato per anni il portiere di riserva per eccellenza della Roma, capace di essere apprezato secondo e alla volte anche umile terzo. Bogdan Lobonț ha iniziato la sua carriera nel Corvinul Hunideoara e grazie alle sue ottime prestazioni è stato in grado di guadagnarsi la chiamata della Rapid Bucarest. Le ottime prestazioni non solo gli garantirono la convocazione in nazionale, ma anche l’approdo all’Ajax, anche se solo per un anno prima di tornare a maturare in Patria alla Dinamo. Nel 2002 si prese a sorpresa il posto da titolare e fu straordinaria la sua parata in Champions League contro il Milan su Brocchi, tanto che in molti in Italia iniziarono a parlare di lui. Nel Belpaese arrivò solo nel 2006, quando alla Fiorentina sostiuì egregiamente l’infortunato Frey, per poi diventare suo secondo nella stagione successiva. Non volle rischiare di perdere il posto da titolare nella Romania e così tornò due anni alla Dinamo Bucarest, prima di approdare nel 2009 alla Roma e diventare una colonna dello spogliatoio per ben nove stagioni, nonostante totalizzò solamente ventidue presenze totali in campionato.
AHMED MIDO Da giovane era la grande speranza del calcio nordafricano, ma il suo carattere difficile e l’amore per la bella vita non gli hanno di certo permesso di fare la carriera che avrebbe sperato. È grazie al Gent se Mido si è fatto conoscere in Europa ed è per questo che il suo rapporto con i fiamminghi è ancora oggi molto stretto. Venne acquistato nel 2000, a soli diciassette anni, dal Zamalek e nel primo anno fu la rivelazione del campionato riuscendo ad andare a segno per ben undici volte. L’ambientamento al Vecchio Continente fu così rapida e ben riuscita che la sua avventura al Gent durò solo un anno perché l’Ajax decise di acquistarlo. Dopo gli inizi scintillanti dimostrò tutti i suoi limiti di convivenza con il resto della squadra, tanto da lanciare un paio di forbici contro Zlatan Ibrahimović. Passò al Celta Vigo e al Marsiglia prima di venire chiamato in Italia dalla Roma, dove visse la sua annata peggiore senza riuscire mai ad andare in gol. Al Tottenham ritrovò parzialmente il sorriso, ma ormai il treno per una grande carriera era perso e lasciò il calcio a soli trent’anni.
MAARTEN STEKELENBURG Gigantesco portiere olandese che è entrato di diritto nella storia del calcio locale per essere l’estremo difensore della terza finale mondiale degli Oranje. Maarten Stekelenburg è cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, diventando ben presto un ragazzo prodigio e guadagnandosi ogni anno sempre più spazio come titolare. Vinse tre campionati e si guadagnò la titolarità della nazionale olandese e nel 2011, dopo dieci anni in prima squadra, lasciò i Lancieri per approdare in Italia alla Roma. In giallorosso visse però due anni in chiaroscuro dove non riuscì mai a imporsi come il popolo romanista avrebbe sperato ed è finito per essere un grande rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere e invece non è stato. La sue deludenti stagioni nella Capitale lo portarono a diventare riserva in tutte le sue esperienze future, compreso il Fulham, il Monaco, il Southampton e l’Everton, dove vi rimase per quattro stagioni prima di tornare al suo amato Ajax.
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