PianetaSerieB
·23 luglio 2024
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L’allenatore del Cittadella Edoardo Gorini ha rilasciato un’intervista davvero interessante sulle pagine della Gazzetta dello Sport.
“Militanza e fedeltà sono fondamentali, anche a scapito dei guadagni. Se ti trovi bene perché cambiare? Ma è dura spiegarlo ai giocatori. A Cittadella siamo degli alieni, è un’isola felice. Un posto in cui si fa calcio senza pressioni e in cui i valori umani e il rispetto dei ruoli contano più di tutto. Trovare questo è raro, siamo unici. Nel calcio sbagli qualcosa e sei messo in discussione, qui sento la fiducia. Lavoro col DG Marchetti da 15 anni e mi ha sempre dato tanto, è stimolante.
Stimo il direttore, è schietto e diretto. I confronti non mancano, ha il fiuto per scovare talenti a basso costo. Un calciatore lo si convince dicendogli che qui può mettersi alla prova lavorando bene e senza pressioni: una grande occasione. I soldi non sono tutto. I miei predecessori Foscarini e Venturato senza panchina? Sono maestri, mi hanno insegnato: è sintomo di un calcio che cambia. Tutto è finalizzato al risultato, al business e al guadagno, non amo le proprietà straniere: questo calcio non fa per me.
L’obiettivo è sempre la salvezza, ma l’ambizione deve esserci. Dopo il girone d’andata scorso vedevamo i playoff, invece ne abbiamo perse 8 di fila. Ci siamo chiesti più volte cosa sia accaduto, abbiamo imparato che nulla è scontato. Abbiamo mantenuto una buona base e aggiunto qualcosa. Masciangelo è il terzino che serviva, Desogus ha talento e gamba. Cassano deve esplodere, ha tutto per riuscirci. Modulo? Ancora il 4-3-1-2, ma la difesa a 3 l’abbiamo fatta. Se Pittarello partisse… Favorite? Occhio al Sassuolo tra le retrocesse, poi Sampdoria, Spezia e Palermo.”