💥 Clotet SPARA A ZERO sulla Triestina: “Pentito della scelta, la proprietà ci faceva promesse! Episodio Krollis? Solo una questione di passione” | OneFootball

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·6 ottobre 2025

💥 Clotet SPARA A ZERO sulla Triestina: “Pentito della scelta, la proprietà ci faceva promesse! Episodio Krollis? Solo una questione di passione”

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Pep Clotet, ex allenatore tra le altre di Brescia e SPAL, è stato ospite del Palermo Football Meeting a “La Braciera in Villa”, un evento organizzato con l’aiuto del Comune di Palermo. L’allenatore spagnolo è tornato a parlare della parentesi poco felice passata alla Triestina, che si era conclusa in seguito ad un confronto fisico con il proprio attaccante Raimonds Krollis. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da TMW.


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TRIESTINA – “Pentito di aver accettato la Triestina? Sì, perché l’ultimo giorno è stato davvero complicato. Mi avevano detto che sarebbero arrivati uno dei due direttori con cui dovevo lavorare, ma alla fine non è arrivato nessuno. Per un allenatore è molto difficile lavorare senza direttore: quasi impossibile, soprattutto in Italia. La proprietà faceva promesse non solo a noi, ma anche ai calciatori, quindi non si riusciva a stabilire un rapporto di lavoro chiaro. Alla fine, quando non è arrivato il direttore, ho deciso di fermarmi perché non aveva più senso. È un peccato, perché la città e la società lo meritano. Triestina è una piazza bellissima, ma io ho trovato una realtà diversa. Tuttavia, sono contento che siano riusciti a iscriversi in C: aspettiamo il meglio perché i tifosi lo meritano”.

EPISODIO KROLLIS – “Ho parlato con la squadra, perché prima del mio arrivo un altro calciatore aveva avuto un comportamento simile. Era un periodo difficile per tutti nella società, e ho voluto sottolineare che dobbiamo concentrarci solo sulla squadra, competere, rimanere in campo e lottare. La mia è stata una reazione per il bene della squadra e per far capire ai tifosi quanto ci teniamo. Ci tengo a precisare che concentrarci solo sulla squadra, competere, rimanere in campo e lottare. La mia è stata una reazione per il bene della squadra e per far capire ai tifosi quanto ci teniamo. Ci tengo a precisare che era solo una questione di passione. Io voglio continuare a fare calcio”.

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