Calcionews24
·28 novembre 2025
Come Leoni, Chivu non può crederci: glielo soffiano sotto il naso

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Oltre il danno la beffa. Dopo la sconfitta in Champions, l’Inter di Chivu è costretta a subire un altro sgarbo di mercato, una sorta di Leoni bis.
La scossa non è leggera e il momento impone una riflessione più profonda del semplice risultato. Nel giro di cinque giorni, l’Inter ha smarrito certezze che parevano consolidate: prima il derby, perso 1-0 contro il Milan nonostante una mole considerevole di occasioni, poi la beffa di Madrid, con il colpo di Gimenez al 93’ che ha ribaltato un pareggio ormai incanalato. Due schiaffi diversi, ma ugualmente sonori, che restituiscono ai nerazzurri una sensazione inattesa, quella di una squadra improvvisamente vulnerabile.
Cristian Chivu si ritrova a gestire una situazione che, fino alla sosta, sembrava definitivamente archiviata. L’Inter era solida, lucida, capace di imporre la propria identità anche nei momenti di sofferenza. Ora, complici episodi sfavorevoli e qualche crepa mentale, la squadra ha perso contemporaneamente la vetta del campionato e la leadership in Champions. Un doppio scivolone che non compromette nulla, sia chiaro, ma che obbliga a rimettere mano a ciò che nelle ultime settimane si dava per acquisito.
La sconfitta nel derby è stata assimilata con più fastidio che preoccupazione: pali, parate, errori sotto porta, un copione di sprechi più che di limiti strutturali. Quella di Madrid ha lasciato invece un segno più profondo, perché arrivata dopo una prova ordinata e matura, ma rovinata da un singolo dettaglio difensivo, proprio nel terreno in cui l’Inter si è sempre distinta.
Ed è su questa combinazione di vulnerabilità e stanchezza nervosa che si inserisce anche il tema mercato, mai marginale quando i risultati traballano. Non è una sorpresa che negli ambienti dirigenziali sia tornato di moda un termine che a Milano non suona mai bene: il rimpianto. Questa estate il caso Giovanni Leoni, soffiato dal Liverpool a trattativa avanzata, aveva lasciato un retrogusto amaro a Marotta. Ora il timore è che lo scenario possa ripetersi, perché gli inglesi sono tornati a inserirsi sul medesimo obiettivo che l’Inter sta valutando per rafforzare la difesa. Una coincidenza forse, ma che arriva nel momento peggiore possibile dal punto di vista psicologico.
Marc Guehi è un nome che l’Inter segue da mesi, forse da più tempo di quanto traspaia pubblicamente. Le sue caratteristiche – fisicità pulita, capacità di impostare, lettura profonda dell’anticipo – lo rendono uno dei profili più interessanti della Premier. Il centrale inglese ha collezionato un numero elevato di presenze in questa stagione e il rendimento rimane stabile, con margini di crescita importanti. È il classico difensore che un club può permettersi solo se agisce d’anticipo, prima che la sua valutazione salga oltre i 50 milioni che diversi osservatori considerano realistici per l’estate prossima.
Ed è proprio qui che si inserisce il Liverpool. La società di Anfield, che già in estate era arrivata a un passo dal chiudere l’operazione, ha riallacciato i contatti con forza, decidendo di tornare sul giocatore con un tempismo che rischia di tagliare fuori l’Inter. Il club inglese può garantire un ingaggio sensibilmente superiore a quello che i nerazzurri potrebbero proporre e, soprattutto, può sostenere commissioni molto più alte, fattore che in questo tipo di operazioni spesso incide quanto la cifra del trasferimento.

Guehi-Liverpool: un duello che rischia di sfuggire di mano – Calcionews24.com (screen Youtube)
L’Inter continua a monitorare, ma a TiAmoCalciomercato hanno ben dipinto la situazione: “A gennaio c’è chi vorrebbe anticipare la corsa per Guehi. Il Liverpool, che l’estate scorsa era vicinissimo a prenderlo, ora ci riprova a gennaio perché l’Inter è dietro al giocatore. Vorrebbero bloccarlo per giugno, o almeno l’Inter vorrebbe provare a precedere le altre squadre. Ma non è facile”. Il problema non è solo il costo del cartellino, già elevato, quanto soprattutto l’ingaggio richiesto dal giocatore e dagli agenti. Per restare in corsa servirebbe una manovra creativa, una trattativa costruita con anticipo e un contesto meno competitivo. Tutto ciò che, al momento, manca. La sensazione è che il Liverpool voglia chiudere l’operazione già in inverno, per poi portare il difensore a giugno, tagliando fuori qualunque concorrente. Per Marotta e Ausilio sarebbe l’ennesimo duello perso contro un gigante economico della Premier.
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