Comolli, non sarà un semplice Juve Milan per lui! Che sliding doors: a un passo dai rossoneri, ora è il leader della Vecchia Signora. E quel retroscena su Vlahovic… | OneFootball

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·3 ottobre 2025

Comolli, non sarà un semplice Juve Milan per lui! Che sliding doors: a un passo dai rossoneri, ora è il leader della Vecchia Signora. E quel retroscena su Vlahovic…

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Comolli, non sarà un semplice Juve Milan per lui: svelati i retroscena del suo possibile approdo al Diavolo

Quella di domenica sera tra Juventus e Milan sarà una partita speciale, soprattutto per un uomo: Damien Comolli, il nuovo Direttore Generale bianconero. Come ricostruito da Tuttosport, il suo destino avrebbe potuto essere a tinte rossonere. Nell’aprile del 2024, infatti, il dirigente francese era stato a un passo dal diventare il nuovo uomo forte del Milan.

All’epoca presidente del Tolosa, club della galassia RedBird, Comolli era stato scelto dal management della proprietà rossonera come nuovo plenipotenziario da inserire a Casa Milan. Per giorni si rincorsero voci di un clamoroso avvicendamento, con la posizione dell’attuale AD Giorgio Furlani che sembrava in bilico.


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Alla fine, però, non se ne fece nulla. Comolli rimase in Francia e l’ipotesi tramontò, trasformandosi in una “sliding door” che si è riaperta un anno dopo, ma sulla sponda opposta. La scorsa primavera, infatti, è arrivato il suo approdo alla Juventus, con un ruolo ancora più centrale.

Comolli, il DG della Juve che lavora con i dati e che ha già trattato con Furlani

Oggi, Comolli è l’uomo a cui John Elkann ha affidato la ricostruzione della Vecchia Signora. Un dirigente noto per il suo approccio innovativo, basato sull’utilizzo massiccio dei dati per la scelta dei giocatori: un archivio di oltre 40.000 profili, elaborati con algoritmi proprietari, per scovare i talenti migliori, preferibilmente under 25.

L’ironia della sorte ha voluto che, nel suo nuovo ruolo, la sua strada si sia già incrociata con quella del Milan e di Furlani. La scorsa estate, infatti, fu proprio Comolli a informare la dirigenza rossonera della possibilità di trattare Dusan Vlahovic sulla base di 35 milioni di euro.

La trattativa non decollò per l’altissimo ingaggio del serbo, ma l’episodio resta emblematico. Comolli, l’uomo che doveva guidare il Milan, si ritrova a essere il leader della Juve e a trattare affari con la dirigenza che avrebbe dovuto sostituire. Un incredibile intreccio di mercato che aggiunge ulteriore pepe alla supersfida di domenica.

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