Inter News 24
·17 ottobre 2025
Conferenza stampa Chivu pre Roma Inter: «La nostra squadra ha qualità e può arrivare fino in fondo ovunque! Ecco cosa dovremmo fare domani, Gasperini un modello»

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·17 ottobre 2025
La conferenza stampa di Cristian Chivu alla vigilia di Roma Inter, match valevole per la settima giornata del campionato di Serie A 2025/26: queste le parole del tecnico nerazzurro. La conferenza avrà inizio alle ore 14:00, noi di InterNews24 la seguiremo live.
COME VEDO LA SQUADRA DOPO LA SOSTA? – «Sono tornati sani, senza problemi. Ovvio che ci sono giocatori che hanno accumulato dei minuti, che hanno fatto anche due partite da 90′ ma gli abbiamo dato qualche giorno in più di riposo, li abbiamo gestiti per averli al meglio».
COME AGGIRARE IL BLOCCO COMPATTO DELLA ROMA? COSA MI ASPETTO DA QUESTO SCONTRO DIRETTO? – «A me della Roma piace che è stata brava da dar continuità al lavoro di mister Ranieri, Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo. Hanno trovato il giusto equilibrio, hanno una squadra organizzata che difende bene, viene con coraggio sui riferimenti ma sa anche difendere con un blocco basso e un portiere che sta facendo molto bene. Bisogna avere la lucidità e la forza di capire i momenti dove loro qualcosa concederanno, dobbiamo essere bravi e svegli a capire i momenti e agire il più presto possibile per andare a fare male alla loro organizzazione difensiva».
CON LA ROMA CHE DIFENDE UNO CONTRO UNO, PIÙ ADATTO UN ATTACCANTE COME BONNY O UNO COME PIO ESPOSITO? – «Ho 3 attaccanti a disposizione, sono tutti e 3 bravi ad interpretare il ruolo a prescindere dagli avversari e anche ad improvvisare quando c’è bisogno».
COSA MI ASPETTO DI VEDERE? – «Mi aspetto di ripartire da come abbiamo concluso con la Cremonese, dalla prestazione e dalla determinazione, bisogna dar continuità e capire i punti di forza, continuando a fare passi avanti senza tornare indietro. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di ogni partita, abbiamo imparato a trattare ogni partita come fosse una finale, fa poca differenza se affrontiamo avversari con più o meno fama. Quello che ci interessa è la preparazione mentale e fisica, la nostra voglia di essere dominanti e fare la partita per poi rimanere nell’andatura di una stagione aggrappati su tutti i fronti possibili, perché questa squadra ha qualità, valore e può arrivare fino in fondo ovunque».
L’EMOZIONE NELL’INCONTRARE GASPERINI – «Con lui, anche se l’esperienza è stata breve, sono rimasto con una buona impressione. Ho avuto la conferma da quello che ha continuato a fare, nell’innovazione portata a Bergamo. Tutti noi ad un certo punto ci siamo ispirati a lui e abbiamo capito che era una cosa fattibile per il calcio italiano. Gode di tutta la mia stima e ammirazione, come aveva goduto quando io ero un giocatore e lui l’allenatore. Mi ricordo che avevamo fatto un’ottima preparazione, era da anni che non stavo così bene dal punto di vista fisico e mentale. Aveva cercato di cambiare il modulo, col 3-4-2-1 dove io facevo il braccetto di sinistra. Ci divertivamo, poi purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato mandato via secondo me anche presto, perché poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento perché è diventato un allenatore che per noi giovani tecnici è stato d’ispirazione».
HYPE ESAGERATO CON PIO ESPOSITO, QUAL È IL MODO MIGLIORE PER RACCONTARE IL RAGAZZO SECONDO ME? – «Questa è una bella domanda. Io un’idea ce l’ho e ne parlo con lui perché è giusto anche dargli qualche consiglio, ma nello stesso tempo bisogna esser consapevoli del fatto che lui è un giocatore dell’Inter e della Nazionale Italiana, la pressione fa parte del gioco. Quello che dà troppo fastidio è quando ci si mette a speculare e fare confronti che non hanno senso, è un ragazzo che dal punto di vista della mentalità e professionalità anche a 20 anni ha dimostrato che ci sa stare. Bisogna prenderlo così con le buone e con le cattive, bisogna che lui si adatti alle richieste sia per la società che per il calcio internazionale. Ormai è un giocatore internazionale ed è apprezzato ovunque. Le regole non esistono, non bisogna dimenticarsi che è un ragazzo giovane al quale in 2 mesi è cambiata la vita, però era quello che desiderava. E’ salito sul palco, deve ballare e imparare a starci, imparando a sbagliare e ad accettare gli errori, ha margini di miglioramenti».
COSA HO PRESO DA GASPERINI? – «Questo modo di interpretare il calcio, la sua fase difensiva, il suo coraggio, l’innovazione che ha portato qua. Ha avuto successo anche a livello internazionale, ha vinto un’Europa League. E’ stata una cosa nuova per tanti giovani allenatori, si sono viste cose che erano nella testa di molti ma nessuno osava fare. Lui l’ha fatto, poi la sua maniera è unica. Gli altri prendono spunti, e rendere loro l’idea, come ho cercato di fare anch’io».
GIOCA SOMMER? QUANDO TORNA THURAM? – «Gioca Sommer, Thuram non lo so».
COSA VUOL DIRE PER ME TORNARE A ROMA? – «I 4 anni a Roma per me sono stati importanti, sono arrivato a 22 anni, ho avuto modo di assaggiare quello che all’epoca era il campionato più forte del mondo, ho avuto la possibilità di lavorare con un allenatore come Capello che mi ha voluto a Roma, poi ho proseguito il lavoro con tanti altri allenatori. Sono 4 anni importanti per me perché mi sono innamorato di un paese come l’Italia, era il 2003 e io sono ancora qua. Ringrazio l’Italia per come mi ha accolto, l’esperienza che ho vissuto a Roma è stata importante perché mi ha permesso di crescere come atleta e come uomo».
I MARGINI DI CRESCITA DELLA ROMA – «Sono squadre che sono all’inizio, è solo la settima giornata. I margini di miglioramento ci sono per tutte, a prescindere dalle ambizioni che hanno. Sono sicuro che la Roma continuerà a crescere. Quando arriva un nuovo allenatore non è che in 2 mesi riesce a stravolgere tutto, con Gasperini hanno margini di miglioramento importanti».
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