Conferenza stampa Nicola post Cremonese Juve: «Infastidito a fine partita per non aver pareggiato. Ci abbiamo creduto» | OneFootball

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·1 novembre 2025

Conferenza stampa Nicola post Cremonese Juve: «Infastidito a fine partita per non aver pareggiato. Ci abbiamo creduto»

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Conferenza stampa Nicola post Cremonese Juve: le sue dichiarazioni dopo il match della 10ª giornata di Serie A 2025/26

(inviato allo Stadio Zini di Cremona)Davide Nicola, allenatore della Cremonese, parla in conferenza stampa dopo il match con la Juve della 10ª giornata di Serie A 2025/26. LA CRONACA DI CREMONESE JUVE


ANALISI – «La squadra vuole gratificare chi ci vede. Abbiamo fatto una bella partita tecnico/tattica, abbiamo pagato un po’ di fisicità. Ci è mancato portare più giocatori in area con frequenza, loro difensivamente hanno fisici importanti, sanno cosa significa un certo tipo di partite. Nel primo tempo dovevamo fare meglio quello, qualcuno ha fatto più fatica ad ingranare. Nei 20′ del secondo abbiamo avuto un ritmo fluido di gioco, avessimo raggiunto il pareggio sarebbe stato divertente cosa sarebbe successo dopo. Ci abbiamo creduto».


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CREMONESE CHE LOTTA – «Ero infastidito a fine partita per non aver raggiunto il pareggio. Loro non ci hanno schiacciato, hanno avuto le loro occasioni, ma raccontando la partita per come è andata e come si è sviluppata sembravamo infastiditi. Riconosco il valore dell’avversario e della mia squadra. Sono innamorato di come i miei giocatori si approcciano».

GOL SUBITI – «Il bello del calcio è che attraverso organizzazione, voglia di esprimersi, puoi essere competitivo. C’è una condizione di giocatori che hanno storia ed esperienze diverse».

MODULO – «Noi lavoreremo su un paio di situazioni in campo. Alcune dinamiche del modo di giocare sono acquisite bene, ma dobbiamo avere la curiosità di contestualizzare. Ci sono mancate caratteristiche diverse per competere con le struttura difensiva della Juve, abbiamo fatto più fatica a farlo ma va bene, ci ha permesso di dimostrare che certe cose sono acquisite. In alcuni momenti giocare con questo sistema diventa più prevedibile, eravamo più individuabili ma si può lavorare».

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