Conferenza stampa Pisacane: «Il Pisa ci insegna tanto, per me è una finale! Stiamo valutando Borrelli. Mazzitelli? Mi auguro di potergli dare un po’ di spazio» | OneFootball

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·19 dicembre 2025

Conferenza stampa Pisacane: «Il Pisa ci insegna tanto, per me è una finale! Stiamo valutando Borrelli. Mazzitelli? Mi auguro di potergli dare un po’ di spazio»

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Conferenza stampa Pisacane: l’allenatore del Cagliari interviene da Assemini in vista della partita contro il Pisa di Alberto Gilardino

Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa da Assemini a due giorni dalla sfida valida per la 16a giornata del campionato di Serie A 2025/2026 contro il Pisa. Le sue parole:

LA CONFERENZA STAMPA DI PISACANE


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CONDIZIONI BORRELLI – «Sono tutte finali ed è normale che ci sono delle partite dove bisogna capire l’importanza ai fini della classifica. Abbiamo lavorato bene, Borrelli ha preso una distorsione durante la gara a Bergamo, era quasi out alla fine del primo tempo, ma ci ha dovuto lasciare. Stiamo andando avanti con lo staff medico per capire, si è sempre allenato, oggi ha fatto un po’ di corsetta e vediamo se sarà del match. In passato ha già avuto il problema, sono fiducioso. Come sostituto vi è Pavoletti che per caratteristiche può farlo, poi Semih ed Esposito. Mi piace guardare le cose positive e non pensare agli alibi e alle assenze. Ho un ventaglio da poter sfogliare».

MATCH DOMENICA – «Dentro ci metterei anche Napoli, dove la squadra ha fatto risultato perché se fosse stata una gara di campionato, saremo usciti indenni dal Maradona. La squadra risponde bene dal punto di vista della crescita e lo stato d’animo non è mai stato abbattuto anche se in certe occasioni c’erano i presupposti per farlo. Dopodomani vedremo dove ci ha portato il nostro lavoro. Per una squadra come la nostra è importante che si scavi dentro nel profondo».

PISA – «Indipendentemente dalla classifica, mi aspetto una squadra allenata bene da un collega preparato. Se non fosse stato per le battute d’arresto, ora sarebbe stata in linea! Facciamo tutto quello che abbiamo preparato perché possiamo creare qualche difficoltà».

OBIETTIVO, MINA – «L’obiettivo è quello di fare la partita e di interpretarla nel migliore dei modi! Magari andremo più su un attacco diretto e meno costruito dal basso perché è il modo migliore per poter aggredire una squadra e tenerli nella metà campo propria. Fare la partita non significa che ci dobbiamo mettere a palleggiare dal basso, ma bisogna andare a sfruttare la verticalità. Mina è da venerdì che cerca di lavorare in personalizzato, ieri ha fatto quasi tutto l’allenamento con la squadra. E’ un giocatore troppo importante, ognuno ha la sua storia. Ha 7/8 giorni in più di gestione graduale. Oggi è in una condizione migliore sicuramente».

LATO PSICOLOGICO – «Tempo e pazienza per vincere penso che è finito. L’obiettivo sono i tre punti, è necessario fare poche chiacchiere e continuare sulla scia che abbiamo seguito. Ho una squadra adulta e vaccinata anche se il campo e l’età ci dice altro. Sono ragazzo smaliziati e furbi calcisticamente parlando, sanno l’importanza della gara e io ho fatto conoscere il peso giusto. Sono convinto che abbiamo passato dei momenti difficili, molto più di questo e loro hanno messo dentro ciò che la partita ci presenterà».

MOMENTO PISA – «E’ la fotografia di questo campionato! Il Pisa è una squadra che sembra, in virtù dei giudizi che cambiano in fretta, oggi sembra morta. Questo è l’errore che possiamo fare al netto della psicologia, come se avesse deposto le armi, ma in realtà ha dei valori! Se fa risultati in questi campi ha delle qualità, ma come tutte le compagini ha dei punti deboli e dovremmo essere bravi a colpirli su questi».

MAZZITELLI – «Luca può dare leadership, palleggio e tiro da fuori! E’ uno dei pochi che non lo disdegna. Nell’ultimo periodo, come stava ieri, si è fermato e allo staff è dispiaciuto tantissimo perché in quella zona abbiamo la coperta corta. Mi auguro di potergli dare un po’ di spazio perché è stato un ragazzo esemplare dal punto di vista dell’atteggiamento».

PISACANE LATO UMANO – «Domande interessanti! L’ho detto alla mia presentazione in conferenza che la paura è un sentimento, ci deve essere della sana paura appunto. In questi primi mesi ho cercato di fare meno danni possibili. Sono alle prime armi, ascolto e mi confronto con tutti! Ho dei colleghi che stimo e mi stimano e siamo in confronto settimanale. In quanto alla gestione fuori, sono fortunato perché non pensavo che dopo un periodo di astinenza da vittoria durato due mesi, avessi il supporto della gente! Questo mi tiene legato alla maglia e alla gente, il mio pensiero prima di andare a letto è quello di non deluderli. Ho bisogno di tutti! E’ la mia vita e non ho scelto io di affrontare certe sfide, questa è una di quelle calcisticamente parlando. Sono felice di affrontarla! C’è ancora quel gusto bello che sa di sport e non di giorni per sopravvivere».

INSEGNAMENTO – «Il Pisa ci insegna che poi certe partite si preparano da sole! Quando parlo di finale in questo campionato che dobbiamo disputare, parlo di questo. La difficoltà non sta nel cercare di affrontare tutto pensando di dimostrare qualcosa a quelli che sulla carta sono più grandi di noi, ma bensì mostrare a quelli che sono sullo stesso livello che stiamo imparando qualcosa da loro. A casa abbiamo portato qualche complimento, non incapperemo nell’errore, ma il Pisa ci insegna che dobbiamo tenere ferocia applicazione, attenzione. Sono partite dove ti puoi far male!».

GAETANO – «Gaetano mi stupisce ogni giorno, non è nel talento che uno cerca, ma è nel carattere cercare di rispondere in maniera positiva con situazioni che hanno a che vedere con lo stato d’animo. E’ un ragazzo che finalmente ha una condizione buona, dopodomani potremo vederlo dal primo minuto».

PERCORSO GIOVANILI – «Il mio percorso nelle giovanili ha influito! Loro hanno bisogno di sbagliare e di applausi e di non essere condannati anche se l’errore sembra madornale! Ho studiato le generazioni e prima di intraprendere questo percorso ho studiato. In prima squadra lo stesso guardiamo prima all’uomo e poi al calciatore. Ha fatto tanto effetto questo».

TIFOSI TRASFERTE – «Ho avuto la fortuna di vederlo anni addietro questo attaccamento e partecipazione in giro per la mia penisola, il seguito della nostra gente. Rafforziamo il legame, fanno dei sacrifici per seguirci! Spero di cuore di poter regalare qualche vittoria in più».

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