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·23 aprile 2025
Conferenza stampa Tudor post Parma Juve: «Nulla è compromesso. La classifica non mi preoccupa, anzi la trovo stimolante. Su Vlahovic e Kolo Muani dico questo»

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·23 aprile 2025
Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa dopo Parma Juve, valida per la 33ª giornata di Serie A 2024/25. Le sue dichiarazioni.
COME SI SPIEGA LA PRESTAZIONE – «Una sconfitta che non ci voleva, ma è ancora tutto aperto. Nulla è compromesso. Nel primo tempo loro hanno vinto qualche duello in più di noi, hanno fatto un primo tempo di alto livello, noi no. Loro hanno trovato questo gol. Nel secondo tempo abbiamo fatto solo noi la partita, ci è mancato un tiro pulito, la cattiveria e la voglia che servono per segnare. Il Parma è in un buon momento».
KOLO MUANI E VLAHOVIC – «Io lavoro e scelgo ogni settimana, cerco di far crescere tutti. Abbiamo fatto un mese buono di lavoro, oggi abbiamo provato con le due punte e Nico, ci aspettavamo di più ma per fortuna si gioca subito tra quattro giorni».
SODDISFATTO DEI CAMBI – «Oggi i subentrati hanno fatto bene. Quando passi così tanto tempo davanti alla porta devi far gol, nella ripresa ai punti meritavamo il pareggio. Dobbiamo accettare il risultato, ci serva da lezione. Si va avanti».
MODULO – «Si sceglie come giocare in base alle caratteristiche. Poi se non si riesce a sfruttare quello che si ha pensato, ci si trova nel torto. Abbiamo avuto dei problemi fisici in settimana, questa formazione ci stava. Oggi non è responsabilità solo dei tre attaccanti. Non posso dire che siamo venuti qua e il Parma ci ha messo sotto. Nel secondo tempo abbiamo spinto molto e non abbiamo fatto gol. Quando non si segna sembra tutto nero, invece bisogna analizzare con lucidità».
DIGIUNO VLAHOVIC E KOLO MUANI – «Non sono preoccupato. Sono felice di allenarli, sono giocatori forti. Ci sono periodi così, ogni giocatore fa parte di un gruppo. Non mi piace parlare di singoli, si fanno analisi ma non son mai preoccupato, sempre sul pezzo. Questo deve fare un allenatore, devo tirare fuori il meglio dai giocatori, aiutandoli. Noi vogliamo che gli attaccanti segnino, ma un momento così va accettato».
LA CLASSIFICA LA PREOCCUPA? – «No, anzi la trovo stimolante. Per creare la mentalità della squadra, fare prestazioni con lo stesso piglio per novanta minuti ci vuole più tempo».
IN COSA MIGLIORARE – «Sicuramente sul piano mentale. Siamo una squadra che sente il peso mentale, lo noti negli spogliatoi. Possiamo crescere in cattiveria, avere più italianismo nel giocare, battagliare, non concedere nulla agli altri. Se tu non subisci gol non sbagli».