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·30 luglio 2025

Conferme sulle trattative per la cessione, Iveco corre ancora in Borsa

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La Borsa di Milano apre in leggero calo, seguendo l’andamento negativo delle principali piazze europee, in un clima di incertezza legato all’esito delle trattative tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi del 15%, e in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Nelle prime contrattazioni, l’indice Ftse Mib registra un -0,12%, attestandosi a 41.185,70 punti.

Iveco continua a performare positivamente, con un rialzo del 3%, spinta dalle insistenti indiscrezioni su una possibile imminente conclusione della vendita della divisione Defence. La società ha confermato che le trattative sono in fase avanzata. Maggiori dettagli potrebbero emergere nel corso della mattinata, con la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2025. In terreno positivo anche i titoli del comparto energetico: Saipem +0,90%, Tenaris +0,76%, Eni +0,66%.


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La conferma ufficiale di Iveco, attraverso una nota ufficiale, delle trattative in fase avanzata per la cessione della divisione Difesa e, con un’operazione divisa, della restante parte del gruppo ha permesso già ieri alla società controllata da Exor (la holding degli Agnelli-Elkann che controlla, tra le altre, anche la Juventus) di registrare un vero e proprio balzo in Borsa.

Tra gli altri titoli legati a Exor, prosegue invece il calo di Stellantis, che perde lo 0,78% dopo la pubblicazione della semestrale in rosso per 2,3 miliardi di euro e l’annuncio di una revisione al ribasso degli effetti attesi dai dazi, ora stimati a 1,5 miliardi. Male anche Recordati Oro, che lascia sul terreno il 2,85%.

Sul fronte valutario, l’euro apre stabile sopra quota 1,15 dollari, attestandosi a 1,1551 (+0,05%), ma continua a mostrare debolezza dopo l’accordo commerciale tra Usa e Ue. La moneta unica scende a 170,99 yen (-0,29%), mentre il cambio dollaro/yen è a 148,04 (-0,32%), a favore dello yen giapponese.

Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi apre a 85 punti base, in lieve aumento rispetto agli 83 della chiusura precedente. Il rendimento dei decennali italiani si attesta al 3,53%.

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