FIGC
·20 luglio 2025
Connessioni, tanto lavoro e unione, il segreto dell’Italia di Soncin secondo Serturini: “Siamo una grande famiglia”

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·20 luglio 2025
Anteporre il noi all’io, le logiche e la forza del gruppo alle legittime ambizioni personali. Sintetizzando al massimo, è questo l’assunto da cui trae origine la rivoluzione - linguistica, culturale e tecnica - attuata da Andrea Soncin, che nei suoi 22 mesi sulla panchina della Nazionale Femminile è stato capace di cambiare il volto della squadra, diventata il “simbolo dell’Italia più bella, quella che non molla mai”, per usare le parole pronunciate dal presidente federale Gabriele Gravina dopo la vittoria nei quarti di finale con il Belgio.
Un percorso di crescita, trainato dai grandi risultati delle Azzurre, che ha portato benefici all’intero movimento e a tutta la filiera delle giovanili, con la FIGC che quest’anno ha portato per la prima volta l’Under 17, l’Under 19 e la Maggiore alla fase finale dell’Europeo, diventando - grazie all’eliminazione di ieri della Francia - l’unica Federazione ad aver centrato la semifinale con le tre selezioni. Grazie a investimenti e visione, il calcio femminile italiano sta vivendo un momento d’oro, rappresentato alla perfezione in queste settimane dalla forza e dallo spirito di Girelli e compagne. Tra queste c’è Annamaria Serturini, che in conferenza stampa ha 'svelato' i segreti del clima magico che si respira all’intero dello spogliatoio. “Stiamo preparando la gara con l’Inghilterra con determinazione e con il sorriso sulle labbra - ha dichiarato l’attaccante dell’Inter - puntiamo su connessioni, tanto lavoro e unione, non solo tra noi calciatrici: durante questa avventura si è visto quanto siamo una grande famiglia anche con lo staff tecnico e con tutte le persone che sono qui, che ci seguono passo dopo passo e fanno sempre in modo che non ci manchi nulla”.
Una ricetta che in quasi due anni ha permesso all’Italia di svoltare, passando dalla delusione Mondiale al sogno Europeo. Un sogno che con il passare dei giorni si è fatto sempre più luminoso e concreto, permettendo alle Azzurre di giocarsi dopo 28 anni l’accesso all’atto conclusivo del torneo. “Il bilancio è positivo ma noi non vogliamo fermarci qui perché è adesso che arriva il bello - ha aggiunto la 27enne di Alzano Lombardo – l’Inghilterra è fortissima, ma si scende in campo in 11 contro 11 quindi sono convinta che tutte insieme potremo cambiare direzione rispetto all’ultima sfida persa contro di loro (1-5 nell’amichevole disputata nel febbraio 2024, ndc). Il loro punto debole, se così lo possiamo definire, è la difesa, a centrocampo e in attacco hanno invece individualità importanti che possono risolvere partita da sole. Dovremo sbagliare il meno possibile e sfruttare al massimo i tiri da fuori e le combinazioni che creeremo”.
Finora ‘Sertu’ è scesa in campo solo nell’ultimo match del girone con la Spagna (“la squadra che mi ha impressionato di più, sono affascinanti per mobilità e qualità”), sfiorando addirittura il gol del 2-2 con una gran conclusione - il suo marchio di fabbrica - respinta sulla linea di porta da un’avversaria. Ma la 'titolarità' e il secondo gol in Nazionale non sono un’ossessione, a contare è il senso di appartenenza e l’amore per l’azzurro. “Questa maglia è un orgoglio anche se la indossi per un solo allenamento - ha concluso la nerazzurra - è motivo di responsabilità e un messaggio di speranza per tutte le bambine che sognano di indossarla. L’affetto che la gente ci sta mostrando è bellissimo e spero che cresca sempre di più, perché chi verrà dopo di noi merita un futuro ancora più ricco da questo punto di vista. Con i risultati stiamo portiamo avanti le battaglie delle calciatrici che ci hanno preceduto. Ci vuole pazienza, dedizione e impegno, ma siamo sulla strada giusta”.
Domani mattina la squadra tornerà alle 10.30 sul campo della Thermoplan Arena di Weggis per la rifinitura (primi 15' aperti al pubblico), alle 16 è invece prevista la partenza per Ginevra, dove alle 19.45 allo Stade de Genève è in programma la conferenza stampa.
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