Conte, altre parole durissime dopo Bologna Napoli: «Parlerò con il club perché non ho voglia di accompagnare un morto! Responsabilità mia ma non siamo squadra» | OneFootball

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·9 novembre 2025

Conte, altre parole durissime dopo Bologna Napoli: «Parlerò con il club perché non ho voglia di accompagnare un morto! Responsabilità mia ma non siamo squadra»

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Conte, allenatore del Napoli, ha parlato così in conferenza stampa dopo il match col Bologna di Serie A 2025/26. Le dichiarazioni

Dopo Bologna Napoli terminata 2-0, Antonio Conte ha rivolto parole durissime in conferenza stampa ai suoi. Le parole riportate da tuttonapoli.net.


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COSA E’ MANCATO – «Sicuramente non posso essere non preoccupato. Cinque sconfitte da inizio anno sono troppe, soprattutto per una squadra etichettata come ammazza campionato. Quello su cui dobbiamo riflettere e che sono cinque sconfitte e quando perdi non è mai un caso, c’è qualcosa di reiterato. Qualcosa che ho cercato di trasferire già 20 giorni fa, cerca di trasferire il mio pensiero ai più vecchi. Complimenti al Bologna che ci ha battuto su tutto. Noi dobbiamo cercare di affrontare alcune situazioni e di risolvere se è possibile. Continuo a manifestare le mie preoccupazioni perché nel calcio il compitino non basta. Ci vuole cuore e passione, il Bologna ne ha dimostrato a bizzeffe rispetto a noi. Mi dispiace dopo lo scudetto ritirare fuori lo spettro del decimo posto, ma dobbiamo riflettere. Ne parlerò col club, facciamo il compitino e non c’è ancora quella voglia di combattere tutti insieme che c’era l’anno scorso. Mi dispiace, perchè non so se riusciremo a cambiare queste cose. Mi dispiace, perché significa che non sto facendo un buon lavoro, perchè non sono entrato nelle teste dei giocatori, E’ giusto che il club lo sappia e lo sa già. Qualcosa bisogna fare, perché non ho voglia di accompagnare un morto, Io sono il primo eventualmente e prendermi responsabilità. E’ facile coprirsi dietro agli altri, giusto farlo fino a che siamo ancora in tempo. Sono passati 4 mesi e da quel punto di vista non ho fatto un buon lavoro, non vedo alchimia ma ognuno che pensa al proprio problema. Questo mi dispiace, oggi non mi è piaciuta assolutamente come è arrivata questa sconfitta. Non posso proteggere nessuno, io sono il primo responsabile. Quando subentrano dinamiche extracalcistiche, quando entri nella testa del calciatore sono cavoli amari. Significa che non sono bravo e mi prendo tutte le responsabilità».

DINAMICHE EXTRA-CALCISTICHE – «Parlo di cuore, passione, entusiasmo, voglia, queste sono le dinamiche extracalcistiche. C’è il campo e poi un aspetto che viene sottovalutato, che ti porta a fare quanto fatto di straordinario fatto l’anno scorso. Quest’anno stiamo facendo molta fatica perché non siamo squadra. Mi prendo tutta la responsabilità, ma diventa difficile anche per l’allenatore se riuscirà a cambiare questa cosa. Trapianti di cuore non si possono fare. Ognuno di noi deve ritrovare lo spirito, il cuore, la cattiveria. Le cose si fanno ma bisogna vedere come si fanno. Una cosa è fare il compitino, un’altra è giocare in una squadra con altissime aspettative. Ognuno sta pensando al suo orticello, l’avevo già visto questo e quindi voglio parlare bene con il club. Devo entrare nel cuore e nella testa dei giocatori, se c’è cuore, se non c’è diventa difficile».

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