🎥 Conte: “Kvara e Di Lorenzo restano. Osimhen? Storia diversa. Lukaku..." | OneFootball

🎥 Conte: “Kvara e Di Lorenzo restano. Osimhen? Storia diversa. Lukaku..." | OneFootball

Icon: OneFootball

OneFootball

Saverio Grasselli·26 giugno 2024

🎥 Conte: “Kvara e Di Lorenzo restano. Osimhen? Storia diversa. Lukaku..."

Immagine dell'articolo:🎥 Conte: “Kvara e Di Lorenzo restano. Osimhen? Storia diversa. Lukaku..."

Antonio Conte al Napoli, capitolo 1. Dal Teatro di Corte di Palazzo Reale su OneFootball, la conferenza stampa di presentazione del neo-tecnico dei partenopei è stata in diretta video sull’app.

Questo browser non è supportato, ne utilizzi uno diverso o installi l'applicazione.

video-poster

Dalle 15:15 è stato possibile seguire l’evento in streaming, qui sotto invece le dichiarazioni più importanti dell’allenatore.


OneFootball Video


LA CONFERENZA DI CONTE

PREMESSE – “È la prima volta che mi presentano in questa maniera, quindi c’è anche un filo di emozione nonostante diversi anni di carriera nel mondo del calcio. Vi ringrazio. Ringrazio sicuramente Napoli, perché di solito io prima di ricevere do qualcosa. Qui è successo il contrario, tanto entusiasmo, tanto affetto. Ora non mi resta che restituire”.

PROMESSE – “Posso promettere serietà, parola sottovalutata. Serietà nel dare tutto per il Napoli, nel trasmettere la mia cultura lavorativa, la mentalità, le mie idee. L’obiettivo per un allenatore per primeggiare è rendere orgogliosi calciatori e tifosi. Il tifoso deve riconoscersi nella propria squadra, dobbiamo renderlo orgoglioso della sua squadra e del suo calco. Quando si parla di maglia sudata nel calcio, c’è la vittoria e la sconfittam ma non ci deve essere l’attenuante. Daremo il massimo, più del massimo ai nostri tifosi. Lo prometto”.

CITTÀ E TIFOSI – “Napoli pazza importante e passionale. Era e lo rimarrà, aldilà di calciatori, allenatori e proprietà. E una grande peculiarità. Da parte nostra, dobbiamo alimentare quesa passione. È una nostra responsabilità, dobbiamo far diventare questo fuoco più alto per i nostri obiettivi”.

FACCIA DEL NAPOLI – “Avremo una faccia incazzata, questo deve essere chiaro. Veniamo da una annata, in cui tante cose non sono andate bene. Dovremo avere questa voglia di rivalsa in campo sotto tutti i punti di vista. Il mercato? Aldilà del Sudamerica, Asia o Africa cercheremo giocatori che miglioreranno la rosa”.

PERCHÉ NAPOLI – “Ho scelto Napoli per il progetto, questo deve essere chiaro. Ho firmato un contratto di tre anni. Il presidente è stato chiaro su quello che potremo fare, ricercare nel più breve tempo possibile di far tornare Napoli un’alternativa credibile alle solite note. Dall’estero era arrivata qualche proposta anche interessante, però c’era un discorso avviato con il presidente, una promessa che ci saremmo rivisti e a bocce ferme avremmo deciso se lavorare insieme oppure continuare ognuno per la propria strada”.

PROGETTO – “Il progetto sarà quello di ricercare di far diventare di nuovo Napoli nel minor tempo possibile un’alternativa alle solite note e a chi vince sempre lo Scudetto. Dobbiamo ricostruire: non dobbiamo dimenticare che due anni fa si è vinto lo scudetto, ma l’anno scorso si è terminati a 40 punti di distacco dalla squadra che ha vinto il campionato ed è rimasto fuori dalle Coppe. Non bisogna pensare che si cambi allenatore e torni tutto facilmente come prima. C’è un grande progetto, secondo me non possiamo competere con le solite note per ingaggi e investimenti, perché parliamo di altre realtà. Però possiamo competere per lavoro, cultura del lavoro, sacrificio. Quando io ho detto ‘Amma faticà’, su questo non deve poterci battere nessuno. Su ingaggi e investimenti ci sono altre realtà. Però con la cultura del lavoro penso che possiamo colmare questo gap, non so in quali tempi ma sapete che non ho tanta pazienza nel fare il comprimario. Ci vorrà tempo e pazienza, ma chi ha tempo non aspetti tempo…”.

COME È STATO CONVINTO – “Tu parli ad un uomo del Sud, sono nato a Lecce e conservo le mie origini. So cosa significa vivere al Sud e cosa rappresenta per il Sud il calcio. Per me questo è un ritorno a casa, da allenatore di una grande rappresentante del Sud. È una grandissima soddisfazione e un onore tornare al Sud da allenatore”.

“CONFUSIONE A NAPOLI” – “Sono stato molto chiaro con il presidente: prima di parlare di aspetti economici ho voluto una sola rassicurazione che avrei deciso solo io chi sarebbe rimasto e chi poteva prendere altre strade al di fuori del Napoli. Su questo sono stato categorico e chiaro. Se parliamo di progetto e poi diamo via i giocatori migliori è un contro senso. Su questo ho trovato condivisione al 200% da parte del club. Ho parlato con i ragazzi, ho sentito cosa avevano da dirmi e però alla fine se ci sono i problemi li risolvono perché la decisione è sempre mia. I giocatori che fanno parte del progetto saranno al 200% giocatori del Napoli. E’ il messaggio che deve arrivare a tutti. C’è chi parla di confusione a Napoli: sappiamo cosa dobbiamo fare e lo faremo”.

DI LORENZO – “Di Lorenzo è un calciatore top, ma lo considero anche una persona per bene e importante all’interno di questo spogliatoio. Lo stesso vale per Kvara. Le situazioni dello scorso anno, probabilmente non limpide, sono figlie delle frustrazioni. Ma siamo tutti uomini e bisogna rimboccarsi tutti insieme le maniche, sapendo che ho a che fare con degli uomini, sapendo che questa che sta per iniziare sarà una stagione di rivalsa. Sapevo benissimo della sua situazione e di quella di Kvara e Anguissa, su di loro ho posto un veto assoluto”.

OSIMHEN – “So benissimo la situazione, che ci sono accordi. E’ diverso rispetto agli altri dove ho messo il veto, quindi assisto. Se mi chiedete del giocatore è di livello eccezionale ma oggi non posso entrare in alcun discorso perché fa parte di accordi precedenti che mi sono stati spiegati e ho accettato”.

CAPRILE E MERET – “Meret è il nostro portiere, gode della massima fiducia da parte mia, ho già parlato con lui. Lui sa benissimo quali sono le mie richieste personali nei suoi confronti, parliamo di un portiere che ha delle massime potenzialità. Da parte mia gode della masssima stima e fiducia. Al tempo stesso sta arrivando Caprile che sta facendo un percorso importante, dopo Bari ed Empoli. Abbiamo la fortuna di poter contare su due portieri che possono essere il futuro del Napoli”.

LUKAKU – “Penso che come rosa di giocatori, la maggior parte di loro verrà confermata. Perché li considero dei giocatori validi sotto tutti i punti di vista, non solo tecnico-tattico ma anche come uomini. Cercheremo di fare quelle cose che non saranno tante, ma mirate per portare benefici e rinforzarci. Ci saranno situazioni in entrata e in uscita che cercheremo di fare nel migliore dei modi, rispettando sempre i nostri parametri. Per quanto riguarda Romelu Lukaku, stiamo parlando di un giocatore forte, come con Osimhen parliamo di giocatori eccellenti. Non c’è nessun commento da fare, c’è solo da ammirarli quando giocano e sperare sempre di averli dalla propria parte e mai contro”.

KVARA – “Kvara rimane, sento delle perplessità. Non bisogna averne. Sono stato categorico, non vorrei che in futuro ci sia questo ritornello. Anche il presidente ha dato questa notizia prima. Ha caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno. Forte nell’1 contro 1 e anche quando viene dentro è un fantasista. Crea non solo gol, ma anche assist. Esalteremo le sue caratteristiche portandolo dentro e sull’esterno, se lo tieni sistematicamente dentro perde quella sua libera mentale. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Idea tattica chiara”.

BUONGIORNO – “Girano tanti nomi… Cercheremo di trovare il profilo migliore, ripeto, rispettando sempre determinati parametri. Questo deve essere chiaro. In difesa cercheremo di fare qualcosa sia dal punto di vista tattico che a livello proprio di cambio generazione di uomini, per dare più equilibrio e più sostanza”.

FRECCIATA A IBRA – “Rispetto tutti, non ricordo bene cosa abbia detto, mi considera un manager? Io mi considero così come allenatore, voglio avere voce in capitolo e da altre parti questo può dar fastidio”.

RASPADORI E FOLORUNSHO – “L’obiettivo dev’essere quello di migliorare tutti. Folorunsho ha qualità fisiche impressionati e sono molto curioso di conoscerlo. Sta facendo un percorso. Ora è pronto a spostare l’asticella più in alto, deve fare un altro salto in avanti. Raspadori ha qualità tecnica, ed ha grandi margini di miglioramento. Io lo devo aiutare a migliorare e vedere la giocata”.