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Saverio Grasselli·15 luglio 2024
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Saverio Grasselli·15 luglio 2024
Stagione spaziale per Lautaro Martinez, col gol vittoria firmato proprio da lui stanotte in Argentina-Colombia, finale di Copa America.
Il Toro si è preso l’Argentina, una volta per tutte, a suon di gol: sono stati 5 in 6 presenze in questa Copa America, in 221 minuti totali messi a disposizione da Scaloni.
È lui uno dei ritornelli chiave dell’Albiceleste: una rete al Canada, una al Cile e due al Perù nella fase a gironi, per il primo posto. Una in finale per la gioia di Messi in panchina e compagni in campo.
Alla fine del match, Lautaro è stato premiato come capocannoniere, seppur non sia partito da titolare nella maggior parte dei match. Nonostante ciò, è stato in grado di mettere la sua firma una volta ogni 44 minuti.
Praticamente un gol ogni tempo giocato, per levarsi di dosso anche quel digiuno nel Mondiale in Qatar dovuto anche ad un infortunio che gli aveva fatto perdere il posto da titolare per favorire Julian Alvarez.
“Quando il Mondiale in Qatar è finito ero molto felice, ma dentro di me sapevo di essere in debito con la Nazionale a livello personale. Così, mi sono preparato per questo torneo nel miglior modo possibile per liberarmi della spina conficcata dentro di me”, le parole del Toro.
“Sono molto felice. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Questa vittoria è dedicata alla mia famiglia e a Messi, che ha sempre dimostrato fiducia in me stesso. È un grande leader. Ha fatto molto per me, lo ringrazio di cuore e questa coppa è il minimo che posso dargli”.
Una stagione mozzafiato, che non si è fermata al nerazzurro: oltre allo Scudetto impreziosito dal titolo di capocannoniere (27 reti), MVP della Serie A 2023/2024 e una Supercoppa con gol vittoria nel recupero, Lautaro è stato tra i principali protagonisti di questa Argentina.
Solo applausi per lui, che ha eguagliato il numero di gol (5) per un singolo giocatore argentino in un’edizione di Copa America al pari di Messi nel 2016 e Riquelme nel 2017.
L’Inter, che ha già l’accordo sul rinnovo di contratto fino al 2029 a 9 milioni più bonus, non vede l’ora di riabbracciarlo da campione d’America.