DirettaCalcioMercato
·2 dicembre 2025
Coppa d’Africa, regna il caos e contestazione alla UEFA: calciatori rilasciati troppo tardi

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·2 dicembre 2025

Sono ore convulse e roventi per quanto riguarda il calcio africano. Le squadre impegnate nella Coppa d’Africa (21 dicembre – 18 gennaio) potrebbero recuperare alcuni giocatori selezionati solo il 15 dicembre. Ecco il motivo.
Come rivelato da L’Équipe l’associazione europea dei club ha fatto pressione sulla FIFA, in una riunione effettuata il 29 novembre. LA FIFA avrebbe ceduto con troppa condiscendenza suscitando la rabbia delle federazioni interessate, totalmente tenendo all’oscuro la situazione. Mentre la Coppa d’Africa inizia il 21 dicembre, una data nota da mesi, i club hanno fatto pressione sulla FIFA per tenere i loro giocatori il più a lungo possibile. E sembrano aver ottenuto ciò che volevano, nonostante il regolamento fosse chiaro: “Per una competizione finale, i giocatori devono essere messi a disposizione e iniziare a raggiungere la loro squadra rappresentativa al più tardi il lunedì mattina della settimana precedente quella in cui inizia la competizione finale in questione, e devono essere messi a disposizione dall’associazione la mattina del giorno successivo all’ultima partita della loro squadra nella competizione”. Ciò obbliga, in teoria, a liberarli l’8 dicembre.
Ma i club, così come la UEFA, ritengono che sia una data troppo prematura considerando il periodo della stagione. La Coppa d’Africa avrebbe dovuto svolgersi inizialmente la scorsa estate, ma è stata rinviata per lasciare spazio al Mondiale per Club, cara al presidente della FIFA Gianni Infantino. Da alcuni giorni, le nazionali ricevono lettere dai vari club per ricordare loro che il 29 novembre si è tenuta una riunione tra l’EFC (l’associazione europea dei club) e la FIFA e che oggi hanno la possibilità di trattenere i propri giocatori fino al 15 dicembre. L’allenatore del Liverpool, Arne Slot, ha inoltre confermato in conferenza stampa che Mohammed Salah verrà congedato proprio a ridosso di quella data. Questo allentamento del regolamento non è ancora stato annunciato ufficialmente e mette in difficoltà i giocatori, divisi tra club e nazionale.
Molti paesi hanno già pianificato i rispettivi ritiri, le partite amichevoli e sostenuto numerose spese. Il movimento calcistico africano vive questo episodio come un’enorme mancanza di rispetto per una competizione importante del calendario mondiale.









































