Cori razzisti contro Vlahovic, il bel discorso di Spalletti: «Imbruttiamo lo sport più bello del mondo. Senza calcio sarebbe tutto più triste» | OneFootball

Cori razzisti contro Vlahovic, il bel discorso di Spalletti: «Imbruttiamo lo sport più bello del mondo. Senza calcio sarebbe tutto più triste». Le parole

Il delicato pareggio tra Fiorentina e Juventus al Franchi è stato macchiato, nei primi minuti di gioco, dai vergognosi cori di discriminazione territoriale rivolti all’attaccante Dusan Vlahovic. Nel post-partita, il tecnico Luciano Spallettiè intervenuto ai microfoni di Dazn non solo per analizzare l’incontro, ma anche per condannare fermamente gli episodi avvenuti in tribuna.

Vlahovic: più gli vanno addosso, più reagisce

Spalletti ha inizialmente toccato il lato emotivo di Dusan Vlahovic, riconoscendo che il carattere del giocatore è tale da trasformare la negatività in energia positiva in campo. L’attaccante serbo, abituato alle pressioni e alle ostilità da ex, trova negli attacchi avversari una motivazione ulteriore.

«Dusan ha un carattere che più gli vanno addosso più reagisce positivamente», ha affermato Spalletti, fornendo una lettura della forza mentale del suo attaccante, il quale, nonostante il nervosismo palese, ha continuato a lottare in campo.

L’appello sociale: basta ai cori negli stadi

Tuttavia, il tecnico ha subito spostato l’attenzione dal campo all’aspetto sociale del problema, lanciando un appello sentito per l’eliminazione definitiva di questo tipo di comportamenti dagli stadi italiani. Spalletti ha sottolineato che episodi di discriminazione e odio non solo imbruttiscono lo sport, ma sono totalmente privi di senso in un contesto che dovrebbe essere di festa e passione.

«Da un punto di vista sociale dobbiamo farla finita. Queste cose negli stadi e nello sport non hanno senso. Finché non riusciamo a fare questo step imbruttiamo lo sport più bello del mondo. Se non ci fosse il calcio, sarebbe una vita più triste», ha concluso il tecnico bianconero.

Le parole di Spalletti sono un monito chiaro alla cultura sportiva del Paese. Il tecnico ha evidenziato come il calcio sia una passione universale che non deve essere rovinata da manifestazioni di odio, esortando l’ambiente a compiere quel “passo in avanti” etico e comportamentale necessario per preservare la bellezza e l’integrità dello sport più amato.

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