Calcionews24
·6 maggio 2025
Corsa Champions, le previsione di Prandelli: «Sfida affascinante, l’Atalanta sembra imprendibile, mentre loro possono rientrare…»

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·6 maggio 2025
Cesare Prandelli ha parlato a la Gazzetta dello Sport della corsa per il quarto posto che vale l’accesso alla Champions League. Di seguito le sue parole.
CORSA CHAMPIONS – «Questa lotta per la Champions vale quella per lo scudetto: quattro o cinque squadre ancora in gioco, risultato apertissimo e tifosi che si divertono. Bellissima. Affascinante».
FIORENTINA ANCORA IN CORSA – «Perché no? Fino a domenica era in corsa, la sconfitta con la Roma è stata un po’ sfortunata, può crederci. L’Atalanta mi sembra ormai irraggiungibile. Comunque, un bel messaggio per il calcio: il movimento è ripartito. Peccato per una stanchezza che affiora qui e là: prima o poi si dovrà rivedere qualcosa».
JUVE SENZA COPPE – «Capisco che economicamente sarebbe un dramma, anche perché era l’obiettivo minimo. Può ancora farcela. Però, onestamente, quella che merita il quarto posto è il Bologna».
BOLOGNA LA MIGLIORE – «Ha un bel gioco con un sistema nuovo, ha valorizzato interpreti, è offensiva e spettacolare, ha continuità. Non era scontato. E cosa dire della Roma di De Rossi che non si ferma più? E della Lazio che fuori casa vince spesso? Il calcio è bello anche perché è crudele: ce la farà una soltanto».
JUVE DI TUDOR – «Non è facile confrontare gli allenatori. Vedo però un paio di cose: più unità di squadra, infatti il carattere ora è collettivo e non più soltanto individuale, e una formazione con sei/sette che non cambiano mai. A volte però ci si dimentica che Thiago era così anche al Bologna».
DOVE L’ERRORE – «Non è solo questione di Thiago, è che oggi stiamo sopravvalutando la modernità a scapito del buon senso. Visto che cosa ha fatto Ranieri?».
LEZIONE DI RANIERI – «Ha messo la gente nel suo ruolo. Ha individuato i due bravi a dribblare, i tre che vedevano la porta, e ha incaricato gli altri di correre e passare la palla. Poi ci ha messo organizzazione e tempi di gioco, ha fatto il gestore e il “difensore” del gruppo. Non è possibile che dopo due partite si dica che un allenatore ha già il “suo” calcio. Pensa che si debba sempre inventare? O essere rigidi su un sistema? Ranieri ha fatto come un maestro delle giovanili».
ALLENARE COME NELLE GIOVANILI – «Nelle giovanili l’allenatore è protagonista solo se non fa danni: deve liberare il talento. Abbiamo amato Barça-Inter non per i sistemi tattici, ma per le meraviglie di Yamal. Poi il discorso si amplierebbe: lì valorizzano i giovani talenti, noi li ammazziamo appena nascono… Non pensa che tra i nostri giovani ce ne siano tanti più bravi di stranieri comprati chissà perché?».
SPAREGGIO LAZIO-JUVE – «Sarà decisiva solo se la Juve va a vincere. Altrimenti la lotta resta aperta. La Lazio è un po’ meno brillante, le coppe pesano. Ci si dovrà abituare a cambiare sei o sette giocatori quando ci sono due impegni a settimana. Per l’Inter tutte le partite erano decisive, triplete di qua, triplete di là, e ora soffre un po’».
CHI CE LA FARÀ – «Il Bologna ha un punto in meno e un calendario non facile, ma può farcela. Italiano era bravo, qui è ancora migliorato nella verticalizzazione rispetto alla Fiorentina, dove aveva giocatori per passaggi corti e palleggi. Crea tante occasioni, riparte veloce, con Ferguson centrale ha dato la svolta, e Orsolini è diventato una seconda punta da dieci gol. Meriterebbe la Champions».