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·2 dicembre 2025
CorSport – Conte ci ha messo tre settimane per far nascere un nuovo Napoli!

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Conte non si è mai dimesso. Chi lo voleva fuori dal Napoli e dalla lotta scudetto è stato smentito in una settimana da incorniciare. Le vittorie su Atalanta, Qarabag e Roma hanno cancellato la figuraccia di Bologna e, come ha detto il tecnico, mancato un messaggio soprattutto al gruppo. «Se vogliamo, possiamo», le parole che rimbalzeranno dal ventre dell’Olimpico fino alla testa di ogni azzurro.
In ventuno giorni è cambiato tutto, tre settimane sono bastate per far nascere un nuovo Napoli. Una squadra diversa, con lo spirito da campione d’Italia. Un gruppo compatto, determinato, feroce che si è ricostruito nelle settimane più difficili, in cui all’orizzonte sembrava esserci il nulla. L’operazione rilancio ha tre volti nuovi che si sono presi la scena e hanno trasformato la squadra. Senza Anguissa, De Bruyne, Gilmour, Meret, Gutiérrez e Lukaku, Conte ha trovato l’ennesima soluzione. È stato costretto a rispolverare un altro assetto tattico, il 3-4-2-1, e ha dato fiducia a Beukema, Lang e Neres, che fino a una settimana fa avevano molti più minuti in panchina che in campo.
La risposta è stata sbalorditiva. Il difensore olandese, finito ai margini dopo il tracollo di Eindhoven, si è rilanciato da braccetto nel terzetto con Rrahmani e Buongiorno. Solo un gol subito in tre partite e una solidità difensiva ritrovata anche grazie alla sua esuberanza. Ma sono soprattutto i due esterni d’attacco ad aver dato un’altra faccia alla squadra. Il Napoli faceva fatica a creare e soprattutto a trovare la via del gol, in tre partite ne ha segnati sei. E, soprattutto, è tornato a essere effervescente dalla trequarti in su. Neres e Lang hanno portato una ventata di freschezza e di imprevedibilità, hanno estro, qualità, sfrontatezza. Non hanno paura di niente, sfidano, rischiano. Sono bravi a giocare larghi ma anche a venire dentro al campo, sono un pericolo costante per chi li deve marcare.
La loro ascesa ha tolto spazio a Politano, uno degli intoccabili di Conte, ma forse anche il migliore del Napoli ad avere un impatto forte entrando dalla panchina. Con tante assenze e con tante partite ravvicinate sarà comunque necessario il contributo di tutti. In attesa dei rientri e di un aiuto dal mercato di gennaio, perché a centrocampo la coperta è veramente corta. Dall’emergenza, però, il Napoli uscirà rafforzato. Perché nell’archivio ora sono aumentate le soluzioni. Finora Conte aveva alternato due moduli, il 4-1-4-1 e il 4-3-3, adesso sa che anche il 3-4-1-2 è una carta importante per il presente e per il futuro. Una capacità di cambiare figlia della grande duttilità dell’allenatore, che può tornare utile anche a partita in corso. Soprattutto perché gli impegni fino a marzo saranno tanti e tutti ravvicinati. Ora il Napoli scenderà in campo 4 volte in 12 giorni con Cagliari, Juve, Benfica e Udinese prima di volare in Arabia per la Supercoppa. Si rivedrà Lukaku, ma soprattutto Domenica al Maradona si rivedrà un grande ex: Conte contro Spalletti, i protagonisti degli ultimi due scudetti azzurri. Sarà una notte da emozioni forti.
Carlo Gioia









































