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·9 settembre 2025
CorSport – Napoli, il ritorno di De Bruyne: Conte ritrova il belga dopo lo show con il Belgio

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·9 settembre 2025
Il ritorno del re. Dal Belgio a Napoli, scettro e corona: Kevin De Bruyne, inchino. Tre gol e un assist in due partite con la nazionale, fino a scalare la classifica dei cannonieri di tutti i tempi alle spalle di Lukaku. Quattro in tre uscite, se consideriamo anche l’arcobaleno disegnato al Mapei contro il Sassuolo, al debutto su quel pianeta (Serie A) che al suo arrivo lo aveva accolto così: «The king is here». Il re è qui, appunto. E lui non poteva smentire popoli e folle di fan e appassionati: fuoriclasse senza tempo e confini, 34 anni e 34 reti in 113 passerelle internazionali percorse con la squadra del suo Paese sin dall’11 agosto 2010 contro la Finlandia. Quindici anni di Kevin e due partite con il Napoli, da stella dello show dei Fab Four messi insieme dal club e poi mixati da Conte, l’uomo del quarto scudetto e di una nuova e grande storia da scrivere con una squadra pronta alla terza e alla quarta della stagione in serie. In fila: sabato al Franchi contro la Fiorentina in campionato e giovedì 18 settembre a Manchester contro il City nella coppa madre. Non poteva mica essere una serata comune, per un giocatore fuori del comune: e così il ritorno del Napoli in Champions coinciderà con il ritorno di De Bruyne a casa, a Etihad. Un Citizen onorario tra i Citizens, dopo dieci anni di incanto sulle sponde del Mersey e 116 giorni di inevitabile nostalgia e sole del Sud. Nuove emozioni napoletane, inesplorate fatiche e grandi obiettivi: giocherà per lo scudetto, per l’orgoglio europeo, per le coppe, per la squadra. E per se stesso: Garcia ha preferito il più giovane Tielemans a Kevin (e Lukaku) per il ruolo di capitano? E lui ne ha infilati tre, uno dietro l’altro, da fuoriclasse puro. Il più fab dei Four.
Kevin, però, non ama i diritti divini: «Sono io a dovermi adattare ai miei compagni», il manifesto del re democratico e della sua classe senza confini. Pari alla cifra umana e all’umiltà, si direbbe. Anzi, lo ha detto Conte parlando della disponibilità al lavoro e al sacrificio: «Non ha saltato un solo minuto di allenamento e ha sempre lavorato con il sorriso». L’esplosione di gioia dalla panchina al gol di Anguissa contro il Cagliari, al 95’, dopo una fatica bestiale, è lo scatto simbolo della fame di De Bruyne: ha vinto tutto, qualsiasi cosa, ma dopo 24 titoli in bacheca insegue il numero 25. Con il Napoli. La maratona ricomincerà oggi, giorno uno di fatica e preparazione verso la trasferta di sabato al Franchi per sfidare la Fiorentina. La terza italiana dopo Sassuolo e Cagliari.
Carlo Gioia