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·14 gennaio 2025

CorSport – Napoli, Kvaratskhelia al Psg: quanto guadagna il club e il retroscena dell’incontro in Costa Azzurra…

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L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata su Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, sempre più vicino al PSG.

CorSport – Napoli, Kvaratskhelia al Psg: quanto guadagna il club e il retroscena dell’incontro in Costa Azzurra…

Napoli e Psg hanno cominciato ad affrontare l’ultima fase della trattativa che, nell’arco di qualche giorno, avvolgerà ufficialmente Khvicha Kvaratskhelia in una nuvola di costosissimo profumo francese. Il ds Giovanni Manna è volato ieri mattina a Nizza per poi raggiungere a Montecarlo il collega del Paris Saint-Germain, Luis Campos. L’incontro decisivo, quello dei dettagli, della formalizzazione: questione di qualche giorno, di poche ore. L’accordo è praticamente raggiunto: la cessione di Kvara frutterà 70 milioni con i bonus. Soltanto cash, alla fine: Milan Skriniar non è incluso nell’operazione, anche se sullo sfondo resiste l’idea di provare a prenderlo in prestito al netto dell’affare Danilo e degli ostacoli relativi al suo ingaggio da 9 milioni. Ma questa è un’altra storia. Il piatto forte è l’affaire Kvara: firmerà un quinquennale con un ingaggio da circa 8,5 milioni più bonus a scalare, gradualmente ritoccato verso l’alto negli anni. Gestirà diversamente anche i diritti d’immagine, a cominciare dall’Adidas e dai contratti in Georgia. Ingenti le commissioni. Una volta ufficiale, questo sarà il quarto trasferimento dal 2012 sulla rotta Napoli-Parigi: prima Lavezzi, poi Cavani nel 2013 e Fabian Ruiz nel 2022.


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In un mese o giù di lì, Kvaratskhelia è passato dalla prospettiva di rinnovare con il Napoli alla cessione. Il giorno dopo gli ottavi di Coppa Italia contro la Lazio all’Olimpico, Manna incontrò il suo agente Mamuka Jugeli insieme con un’interprete georgiana e l’intermediario Cristian Zaccardo, l’uomo che nel 2022 suggerì il giocatore al club azzurro: intesa in vista, tutto in discesa, storia risolta con ingaggio quinquennale da oltre 6 milioni di media e clausola rescissoria da 75 milioni. Poi, intoppi relativi a certi aspetti economici collaterali e la nuova rottura. E il Psg. Che in estate aveva offerto 220 milioni per il tandem Osimhen-Kvaratskhelia, incassando un rifiuto per l’incedibilità di Khvicha, e che invece oggi porterà a casa solo uno dei gemelli risparmiando un bel po’. Per la verità, anche in inverno la prima richiesta del Napoli è stata notevole: 100 milioni. Un muro alto, strategico, considerando l’incombente pericolo dell’articolo 17. Dopo l’errore estivo, tutto è stato fatto come andava considerando i tempi, i modi e una situazione ormai compromessa. Il massimo dal minimo.

Manna e Campos, dicevamo, ieri hanno chiacchierato faccia a faccia, con vista sulla Costa Azzurra: quasi uno scherzo del destino, alla luce del fatto che Kvara è sempre meno azzurro. Un incontro decisivo, utile a definire i dettagli finali di un’operazione già delineata la settimana scorsa a Milano e destinata a sconvolgere gli equilibri di un mercato che il Napoli dovrà essere molto bravo a domare per evitare di alterare quelli della corsa scudetto. Conte, per il momento, è stato gigantesco nella gestione e nella guida di una squadra che in cinque mesi di campionato è andata oltre ogni aspettativa ottimistica. Un cammino straordinario: 15 vittorie in totale, le ultime 5 in serie. Consecutive. Tre delle quali senza Kvara: con Udinese, Fiorentina e Verona. Tre e mezza, se vogliamo: a Marassi, il Napoli andò sul 2-0 contro il Genoa con Khvicha in panchina. Questo non significa che il gruppo può fare a meno a cuor leggero di un talento del suo calibro, un Peter Pan del pallone con le giuste congiunzioni astrali, ma Conte e i suoi calciatori hanno dimostrato di essere un gruppo forte, d’acciaio, in grado di affrontare qualsiasi difficoltà. In attesa di rinforzi dal mercato, si capisce.

Carlo Gioia

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