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·28 luglio 2025

Credit Agricole, piano esodi per 500 persone in Italia entro il 2027

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Crédit Agricole ha deciso di lanciare un piano per l’Italia, dove conta 16.100 dipendenti e mille filiali, con l’obiettivo di fare uscire tramite esodi incentivati 500 persone. La trattativa di 40 giorni tra la Banque Verte – che in Serie A è sponsor di manica del Parma – e i sindacati comincerà a settembre e l’intenzione è di chiuderla prima di annunciare il nuovo piano industriale per fine anno.

«Il Piano presentato è stato illustrato dall’Azienda in coerenza con le logiche di sviluppo del prossimo Piano di Medio Termine (PMT), che sarà presentato alle Organizzazioni Sindacali entro la fine dell’anno. La perplessità e la preoccupazione delle Organizzazioni Sindacali riguardano la volontà aziendale di avviare una procedura di confronto sul tema prima della presentazione dei contenuti, con le relative ricadute, del nuovo Piano Industriale», si legge in una nota.


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Le informazioni ad oggi disponibili, che saranno oggetto di confronto sindacale insieme ad altri punti non illustrati (incentivi, tasso di sostituzione del personale, criteri di costruzione delle graduatorie, ecc.), sono le seguenti:

  1. il Piano Esodi interesserà 500 colleghi con maturazione dei requisiti nel periodo 2026-2029; 
  2. riguarderà tutte le aziende del Gruppo (CAI, CAGS, Calit); 
  3. sarà su base volontaria con previsione di due diverse finestre di uscita da collocarsi una nel 2026 ed una nel 2027; 

Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso le loro sensibilità focalizzandosi sulle assunzioni ed al ricambio generazionale, auspicando un confronto aperto che miri a trovare dei punti di accordo tra l’interesse dei colleghi e le volontà aziendali.

Di seguito, i principali punti – in sintesi – espressi dalle organizzazioni sindacali:

  • la necessità di garantire che il piano di ricambio generazionale non si traduca solo in una riduzione del personale; 
  • l’importanza di assicurare assunzioni stabili; 
  • la necessità di coniugare la ricerca di profili per le nuove professionalità alla copertura delle carenze di organico già da tempo evidenziate nella Rete Filiali e nei Territori, punto questo evidenziato da subito come prioritario. 

Punto quest’ultimo di estrema importanza in quanto la ricerca delle nuove professionalità era già un elemento sostanziale del PMT 2022-2025 che prevedeva che gli investimenti più consistenti sarebbero stati indirizzati sull’innovazione digitale, con lo scopo di continuare a liberare tempo operativo a favore della consulenza e di consentire ai nuovi canali informatici di dialogare sempre meglio fra loro.

«Abbiamo ribadito che lo sviluppo non potrà che passare dalla valorizzazione e dal supporto di coloro che quotidianamente sono sul campo a sostenerlo, sia sviluppando i processi informatici od organizzativi sia avendo particolare attenzione a chi ha l’onere di gestire il rapporto con la clientela», ha concluso Credit Agricole nella nota.

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