Juventusnews24
·1 novembre 2025
Cremonese Juve e quella statistica che fa ben sperare Spalletti: solo Inter e Atalanta hanno fatto meglio fino a questo momento in A

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·1 novembre 2025

La Juventus si presenta a Cremona per il debutto di Luciano Spalletti con un fardello pesantissimo: una crisi di risultati (tre sconfitte di fila prima della vittoria sull’Udinese) e un attacco che, fino a mercoledì sera, non segnava da quattro partite consecutive. I tifosi e gli addetti ai lavori hanno puntato il dito sui grandi acquisti (David, Openda) e sulla gestione di Vlahovic, etichettando il reparto offensivo come il vero tallone d’Achille della squadra. Eppure, in questo quadro a tinte fosche, emerge una statistica sorprendente che racconta una verità diversa e che, forse, è la base da cui il nuovo tecnico ripartirà.
Nonostante la sterilità mostrata nell’ultimo, disastroso mese di gestione Tudor, la Juventus è una delle squadre più prolifiche del campionato in termini di varietà offensiva. Come riportano i dati statistici della Lega Serie A, la Vecchia Signora conta ben nove marcatori diversi in questo campionato. Un dato che la colloca ai vertici della classifica: meno solamente di Atalanta e Inter, entrambe a quota 10. Questo significa che, al netto delle difficoltà dei suoi bomber designati, la squadra ha saputo trovare la via della rete con una coralità inaspettata.
Questo dato è un’arma a doppio taglio, ma per Spalletti rappresenta un’ottima notizia. Se da un lato evidenzia il fallimento dei centravanti (Vlahovic, Openda e David hanno segnato molto meno del previsto), dall’altro dimostra che la squadra non è dipendente da un unico finalizzatore. I gol sono arrivati dai difensori (come Gatti, a segno anche contro l’Udinese), dagli esterni (come Cambiaso) e dai trequartisti (come Yildiz, che ha chiuso i conti mercoledì su rigore). La Juventus, di fatto, è una “cooperativa del gol” che, però, nell’ultimo mese aveva smarrito la via.
La vittoria per 3-1 contro l’Udinese, guidata da Brambilla, ha confermato questa tendenza: tre marcatori diversi (Vlahovic, Gatti, Yildiz), appartenenti a tre reparti differenti. Luciano Spalletti, che ha definito la rosa “assolutamente all’altezza” e ha chiesto tempo solo per implementare le sue idee, riparte proprio da questa statistica. Il suo compito non sarà quello di inventare i gol da zero, ma di sbloccare quel potenziale che finora si è espresso solo a sprazzi e con gli uomini “sbagliati”.
Il nuovo tecnico è un maestro nel valorizzare il collettivo e, soprattutto, nel mettere i suoi centravanti nelle condizioni ideali per segnare. La sfida contro la Cremonese sarà il primo banco di prova: Spalletti dovrà iniziare a dare continuità a questa varietà offensiva, provando al contempo a sbloccare quei bomber (stasera dovrebbe toccare ancora a Openda e Vlahovic) che finora hanno deluso. La Juventus sa come segnare e lo sa fare con tanti uomini: ora, con una nuova guida, deve solo ritrovare la frequenza e la cattiveria che le sono mancate. La base da cui ripartire, sorprendentemente, è una delle più prolifiche (in termini di varietà) del campionato.









































