Juventusnews24
·23 ottobre 2025
Crosetti lapidario: «La Juve e le sconfitte a testa alta? Andatelo a dire a Boniperti. Nel bicchiere mezzo pieno c’è il Tavernello»

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·23 ottobre 2025

Un’analisi impietosa, che non lascia spazio a interpretazioni consolatorie. Il giornalista Maurizio Crosetti, intervenuto alla trasmissione Tutti Convocati su Radio24, ha commentato la sconfitta della Juventus al Bernabeu contro il Real Madrid utilizzando una metafora tagliente per descrivere l’attuale livello della squadra bianconera.
Crosetti parte dalla reazione tiepidamente positiva di una parte della tifoseria, che temeva un tracollo dopo la brutta prestazione di Como in Serie A. Tuttavia, l’idea di accontentarsi di una sconfitta “onorevole” è qualcosa che, secondo il giornalista, cozza frontalmente con la storia e le pretese del club.
Il suo intervento è stato un concentrato di critica verso l’attuale mediocrità percepita:
«Bicchiere mezzo pieno dopo Como, con questo DNA spaurito…molti juventini si aspettavano peggio. Ma le sconfitte a testa alta…andatelo a dire a Boniperti. Mezzo pieno o mezzo vuoto, senza offesa, c’è il Tavernello dentro, va bene per cucinare, non per cena».
La sua analisi demolisce ogni tentativo di vedere il lato positivo. Il “DNA spaurito” descrive una squadra che ha perso l’arroganza e la sicurezza dei tempi migliori, tanto da far temere il peggio ai propri tifosi prima di una grande sfida. Il richiamo a Giampiero Boniperti è emblematico: l’ex presidente, simbolo della mentalità juventina per cui “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, non avrebbe mai accettato il concetto di “sconfitta a testa alta”.
Ma la stoccata finale è quella più dura. Paragonare il contenuto del “bicchiere” bianconero al Tavernello significa declassare drasticamente le ambizioni e la qualità della Juventus attuale. Non è più un vino pregiato, da “cena” di gala europea, ma un prodotto base, appena sufficiente per “cucinare”, per sbrigare le faccende ordinarie del campionato senza però poter ambire ai palcoscenici più prestigiosi. Un’immagine forte che certifica, secondo Crosetti, un netto ridimensionamento rispetto al passato glorioso del club.









































