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Calcionews24

·12 settembre 2025

Curva Sud Milan, continua lo sciopero del tifo? La decisione in vista delle prossime trasferte

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Curva Sud Milan: aggiornamenti su trasferte e situazione a San Siro. La situazione attuale

Attraverso una storia pubblicata su Instagram, la Curva Sud Milan ha aggiornato i tifosi sulle prossime partite e sulle tensioni ancora in corso con la società. In particolare, ha confermato la diserzione della trasferta allo Juventus Stadium, per il quinto anno consecutivo. Il motivo? L’obbligo di registrazione al sito della Juventus per poter acquistare i biglietti, modalità giudicata dalla Curva come “vergognosa” e inaccettabile.

Ma i problemi non si limitano alle trasferte. Anche in occasione di Milan-Bologna, previsto a San Siro, la Curva Sud Milan non sarà attiva nel tifo organizzato. La situazione, secondo quanto comunicato, sarebbe addirittura peggiorata rispetto alle prime due partite casalinghe contro Bari e Cremonese. Una scelta amara, ma ritenuta necessaria viste le restrizioni imposte dalla società, che hanno colpito direttamente il cuore del tifo rossonero.


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Già ad agosto, la Curva aveva annunciato l’intenzione di non sostenere la squadra in modo organizzato, criticando la linea dura del club. Tra le motivazioni: il divieto d’ingresso per molti striscioni storici, l’assenza di risposte da parte della società sulle nuove proposte e l’esclusione di alcuni esponenti dalla possibilità di abbonarsi al secondo anello blu, tradizionalmente occupato dalla Curva.

Marco Pacini, volto noto della Curva Sud Milan, ha spiegato la situazione in un’intervista al canale YouTube di Luca Serafini. Secondo Pacini, la società ha agito sulla base di segnalazioni delle forze dell’ordine relative a episodi come la contestazione a Casa Milan, il corteo prima della finale di Coppa Italia e il presidio fuori dal carcere di San Vittore. Tutte manifestazioni pacifiche e autorizzate, dove – come sottolinea Pacini – non si sono verificati atti di violenza.

“Non posso nemmeno esprimere un’opinione lecita senza rischiare conseguenze”, ha dichiarato, criticando la comunicazione tardiva del divieto di accesso per determinati striscioni, come quello storico con la bandiera di Kilpin, giudicato “legato alla Curva Sud”.

La frattura tra la Curva Sud Milan e la società sembra quindi lontana dalla risoluzione, con effetti visibili dentro e fuori lo stadio.

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