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·31 agosto 2024

Da 10 a 0, il PAGELLONE del mercato: Juventus regina, sorpresa Como, male il Monza!

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Il tanto atteso pagellone è arrivato: andiamo a valutare il mercato di tutte le venti squadre della nostra Serie A!

Ci siamo: nella serata di ieri, venerdì 30 agosto, il calciomercato ha chiuso i battenti. Per la gioia (o meno) di allenatori e società, da oggi si pensa solo ed esclusivamente al campo, al campionato e alla (lunga) stagione appena iniziata. Prima, però, è arrivato il momento di tirare le somme. Come? Andando a valutare le entrate e le uscite siglate dalle venti squadre della nostra Serie A. Chi si è mosso meglio? Chi peggio? Diamo i numeri!


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Juventus, voto 10

La polivalenza di Koopmeiners è il fiore all’occhiello del primo, vero mercato condotto totalmente da Cristiano Giuntoli. Impegnato costantemente su più fronti, per costruire una Juventus bella e funzionale al credo di Thiago Motta. Ogni dossier di mercato è passato in primis dalle mani del tecnico ex Bologna, in totale sintonia con ambizioni ben definite. Le firme di Douglas Luiz, Thuram, Cabal e Di Gregorio esemplificano al meglio quella voglia di ”nuovo” che aleggia sulla sponda bianconera della Mole. Non sono mancate, ovviamente, alcune difficoltà fisiologiche nella gestione di un cambiamento così grande: le frettolose cessioni dei giovani (Soulé e Huijsen) lo dimostrano, così come alcune mosse di ripiego in entrata: in difesa da Calafiori e Todibo si è arrivati a Kalulu, in attacco saranno Nico Gonzalez e Francisco Conceicao (e non Adeyemi) a supportare Vlahovic. Nel complesso, però, la squadra è forte, ha variato le soluzioni ed è solida a livello numerico. In più, è riuscita a sbarazzarsi degli esuberi e a risolvere il problema-Chiesa, risparmiando al contempo su ingaggi pesanti e non compatibili con il progetto perseguito. Intenzioni chiare, amicizia lunga: Madama è la regina dell’estate.

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LUSAIL CITY, QATAR – DECEMBER 09: Teun Koopmeiners of Netherlands celebrates scoring the team’s third penalty in the penalty shoot out during the FIFA World Cup Qatar 2022 quarter final match between Netherlands and Argentina at Lusail Stadium on December 09, 2022 in Lusail City, Qatar. (Photo by Julian Finney/Getty Images)

Atalanta, voto 9

Non ci sono più dubbi: Gasperini ha a disposizione una squadra unita, matura e, mai dimenticarlo, vincente. Un tessuto di certezze inossidabile che, in questa sessione di mercato, è stato ulteriormente rinnovato, arricchito e reinventato seguendo precisi criteri di investimento. Ma, a convincere più di ogni altra cosa, è la prontezza con cui il DS D’Amico ha letteralmente azzannato e chiuso le trattative da lui stesso avviate: esplicativi, in tal senso, gli acquisti lampo di Retegui e Brescianini. Le strategie dell’Atalanta convincono tutti e non deludono: ottimo il colpo Samardzic, fantasia al potere, importante l’esperienza di Cuadrado e Rui Patricio. Bellanova rinforza la catena di destra, Sulemana quella di centrocampo, Kossounou e Godfrey rinfrescano la difesa. Ritocchi mirati, insomma, reparto per reparto.

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FORT LAUDERDALE, FLORIDA – MARCH 20: Italian national team footballer Nicolo Zaniolo reacts during Italy training session at Chase Stadium on March 20, 2024 in Fort Lauderdale, Florida. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Napoli, voto 8

La formula è semplice: dai tutto a Conte, e Conte darà tutto a te. De Laurentiis lo sa, il DS Manna anche, la piazza pure: il futuro del Napoli è nelle mani del tecnico leccese. E ogni scelta di mercato è stata concretizzata, seppur con ritardo rispetto alla concorrenza, avvalendosi del suo completo benestare. La (costosa) reunion con Lukaku rinforza l’idea di calcio robusto e verticale, Buongiorno e Rafa Marín sono perfetti per la difesa a tre, Spinazzola fa rima con ”usato sicuro” e Neres porta quel pizzico di fantasia che fa bene agli stimoli. La grana Osimhen ha complicato i piani, ma non ha precluso nuovi sussulti in entrata: McTominay apporta sostanza ad un centrocampo che in seguito è stato ben completato con la qualità di Gilmour. Ottime le cessioni degli indesiderati (Lindstrom, Natan e Cajuste), importantissima e per nulla scontata la permanenza di Kvaratskhelia se consideriamo l’inevitabile ridimensionamento che ha pervaso l’ambiente dopo l’ultima, terribile, stagione.

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Scotland’s midfielder #04 Scott McTominay attends a MD-1 training session at the team’s base camp in Garmisch-Partenkirchen on June 18, 2024, on the eve of their UEFA Euro 2024 Group A football match against Switzerland. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)

Inter, voto 7.5

Squadra che vince non si cambia: il viaggio dell’Inter è ripartito nel segno degli uomini-scudetto. Niente stravolgimenti, nessuna cessione illustre: la strada intrapresa da dirigenza, società e staff tecnico parla la lingua della continuità. Inzaghi potrà contare su quello che è a tutti gli effetti il gruppo più solido del campionato, ma non solo: dalla panchina riceverà infatti il sostegno di altri due titolari aggiunti. Zielinski attrezza ulteriormente un centrocampo di per sé robusto; Taremi offre più di una soluzione alle spalle di Thuram e Lautaro Martinez. Idealmente, manca quel pizzico di fantasia ed esplosività che rinfrescherebbe un attacco sostanzioso ma ”operaio”: Arnautovic non convince, Correa è un separato in casa e Carboni è stato ancora ”parcheggiato” (al Marsiglia). Da monitorare la situazione in difesa: per quanto reggerà la staffetta Acerbi-De Vrij, rispettivamente 36 e 32 anni? Ausilio non a caso si è mosso per aggiungere un pizzico di gioventù alla retroguardia nerazzurra, acquistando Tomas Palacios. Il vuoto lasciato da Audero è stato colmato da Josep Martínez, arrivato dal Genoa per circa 14 milioni.

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Inter Milan’s Iranian forward #99 Mehdi Taremi looks on during the Italian Serie A football match between Genoa and Inter Milan at the Luigi Ferraris Stadium in Genoa, on August 17, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Como, voto 7

Pensavate di trovare un’altra big? Spero di non avervi deluso ma era d’obbligo elogiare l’ambizioso mercato del Como. Attraente, quantomeno sulla carta, tra nomi con un passato importante (Reina, Sergi Roberto, Alberto Moreno e Varane), giocatori di buona gamba (Nico Paz, Perrone, Ali Jasim Alieu) e calciatori con esperienza in Italia (Belotti, Audero e Dossena). Rischioso, allo stesso tempo, perché la Serie A non permette esperimenti e generalmente concede poco tempo per trovare quadra e assetto stabili. Fabregas avrà molto su cui lavorare: i nomi non fanno l’identità e far coesistere più teste non è sempre cosa semplice e sbrigativa. Apprezziamo comunque il coraggio di una società che sogna in grande e che anche nelle ultime ore di mercato non ha smesso di lavorare, mettendo a segno gli arrivi di Marc Oliver Kempf e di Ignace Van Der Brempt.

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RIYADH, SAUDI ARABIA – JANUARY 11: Sergi Roberto of FC Barcelona reacts during the Super Copa de Espana Semi-Final match between FC Barcelona and CA Osasuna at Al-Awwal Park on January 11, 2024 in Riyadh, Saudi Arabia. (Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)

Parma, voto 6.5

Pochi colpi, ma mirati e intelligenti. Il Parma ha fatto quello che doveva fare: confermare la struttura della B, ritoccarla in modo da renderla conforme alla competitività della Serie A. La strada intrapresa dai Ducali è chiara e, nel suo itinerario, comprende step di crescita graduali. Ecco spiegati gli acquisti di prospettiva come Suzuki (classe 2003), Mandela Keita (investimento importante da 15 milioni di euro) e Leoni (classe 2006), pronti ad inserirsi nei meccanismi di una squadra giovane che è riuscita a confermare i suoi gioielli: Dennis Man e Adrián Bernabé. I punti cardini di un gruppo che è stato ulteriormente rinfrescato dagli arrivi di Almqvist e Cancellieri, imprevedibilità al servizio di Pecchia. L’obiettivo salvezza non è utopia, anzi.

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PARMA, ITALY – AUGUST 24: Zion Suzuki of Parma calcio looks on during the Serie match between Parma and Milan at Stadio Ennio Tardini on August 24, 2024 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Roma, voto 6.5

Altro giro, altra estate di cambiamenti in casa Roma: nuovo direttore sportivo, nuove certezze, vecchi e ricorrenti dubbi. In primis, niente più salti mortali per accaparrarsi il nome affermato: il mercato giallorosso, quest’anno, è stato tutto tranne che scontato. Soulé e Dovbyk riaccendono l’umore della piazza, che accoglie due giocatori giovani e con margine di crescita potenzialmente elevati; a rinfrescare il centrocampo ecco Le Fée, importante negli schemi di De Rossi come giocatore di raccordo; sul gong, infine, è arrivato anche Saelemaekers, duttilità e corsa in cambio di un giocatore ingombrante come Abraham (direzione Milan). Nel complesso, però, persistono alcune ristrettezze chiave sulle fasce (Abdulhamid incuriosisce ma non è l’acquisto che ci si aspettava per rinforzare la catena di destra), in difesa (saltati sia Danso che Djalò, si spera ora in uno svincolato di lusso) e sugli esterni. Importante l’acquisto di Koné, un giocatore che apporta qualità e soprattutto quantità ad un centrocampo fragile, cruciale la permanenza di Dybala, ma l’impressione è che l’attacco non sia completo: sarebbero serviti un’ala sinistra di ruolo e un vice-Dovbyk di livello. Alti e bassi ciclici, insomma, in quel di Trigoria.

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ROME, ITALY – AUGUST 25: Artem Dovbyk of AS Roma looks on as he enters the pitch to warm up prior to the Serie A match between AS Roma and Empoli at Stadio Olimpico on August 25, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Milan, voto 6

Consolidamento o ridimensionamento? Lo dirà il campo, ma è indubbio il fatto che il Milan abbia abbracciato una politica di investimento fin troppo cauta in relazione alle disponibilità economiche della proprietà americana RedBird. Non hanno entusiasmato, nel complesso, le scelte di mercato rossonere, seppur in linea con criteri oramai ben definiti. Non è arrivato nessun colpo da capogiro, non è arrivato quel giocatore che avrebbe potuto innalzare il tasso tecnico della rosa: in altre parole, non è arrivato Zirkzee, bensì un Morata meno teatrale, con qualche anno in più ma (ed è l’altro lato della medaglia) a prezzo di saldo e portatore sano di carattere ed esperienza. Promossi i ritocchi Pavlovic e Fofana, presi per curare un limite difensivo oramai evidente, meno il sopracitato acquisto di Abraham con annesso sacrificio di Saelemaekers: una scelta contradditoria che scarica un giocatore apprezzato da Fonseca in cambio di un attaccante capitombolato in un periodo di complessivo smarrimento. Infine, a livello puramente numerico, mancherebbe una valida alternativa a Theo Hernandez, che farà ancora reparto da solo. Per la fascia destra è arrivato Emerson Royal dal Tottenham, pronto a spodestare Calabria.

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MILAN, ITALY – AUGUST 13: Alvaro Morata of AC Milan looks on during the Trofeo Berlusconi match between AC Milan and AC Monza on August 13, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Hellas Verona, voto 6

A Sean Sogliano piace giocare con il rischio. Uno strumento di conquista, per chi sa maneggiarne ogni aspetto. Il direttore sportivo gialloblù ha letteralmente cambiato la storia recente dell’Hellas Verona, attraverso cessioni remunerative e acquisti mirati, a buon prezzo, che in alcuni casi hanno poi contribuito a rinforzare le casse del club. La musica non è cambiata nemmeno quest’anno: fuori pezzi importanti come Cabal e Noslin, dentro giocatori tutti da scoprire come Mosquera, Sarr, Livramento, Frese e Tengstedt. Scommesse, ma non solo: in ottica salvezza saranno importanti le aggiunte preziose, in linea con le ambizioni-salvezza della società, di Harroui, Daniliuc, Bradarić e Kastanos, che tutto sommato conoscono il campionato. Insomma, Zanetti avrà a disposizione un gruppo vario: l’obiettivo, adesso, è trasformarlo in squadra unita.

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VERONA, ITALY – AUGUST 18: Daniel Mosquera of Hellas Verona FC celebrates after scoring his team’s second goal during the Serie A match between Hellas Verona and Napoli at Stadio Marcantonio Bentegodi on August 18, 2024 in Verona, Italy. (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)

Udinese, voto 5.5

Una speranza che sicuramente condividerà anche Kosta Runjaic: il neo allenatore dell’Udinese avrà a disposizione un vero e proprio melting pot calcistico, che avrà bisogno di tempo prima di trovare una forma e una direzione definite. In Friuli, però, tuffarsi in improbabili trattative alla ricerca del colpo che nessuno si aspetta è oramai diventato routine. In estate si segnalano infatti gli acquisti di giocatori ancora sconosciuti al grande pubblico: Rui Modesto sugli esterni, Jurgen Ekkelenkamp, Arthur Atta e Jesper Karlstrom in mezzo al campo, Damian Pizarro in attacco. Reparto, quest’ultimo, in cui i bianconeri hanno anche accoppiato l’esperienza di Alexis Sanchez e le buone prospettive di Iker Bravo, sperimentando la convivenza tra generazioni calcistiche ben diverse tra loro. A indebolire la struttura della rosa, però, ci hanno pensato le cessioni di Samardzic e Nehuen Perez: la seconda, in particolare, lascia un buco considerevole nel reparto arretrato. Isaak Touré sostituirà a livello numerico l’argentino. I dubbi sono ancora tanti e, almeno sulla carta, il salto di qualità appare ancora lontano.

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EAST RUTHERFORD, NEW JERSEY – JUNE 25: Alexis Sánchez #10 of Chile looks on against Argentina during a group stage match at MetLife Stadium on June 25, 2024 in East Rutherford, New Jersey. (Photo by Tim Nwachukwu/Getty Images)

Fiorentina, voto 5.5

I colpi Gudmundsson e Colpani non devono ingannare: la Fiorentina, dall’attacco in giù, rimane un cantiere aperto. A campionato già iniziato sono troppi i dubbi che attanagliano la mente dell’allenatore gigliato, Raffele Palladino. Perché, ad occhio, la rosa non sembra essersi davvero rinforzata rispetto alla passata stagione. E le incognite sono tante: Kean è un giocatore da ritrovare, così come De Gea, mentre Amir Richardson è un giocatore da scoprire. Adli porta idealmente quel pizzico di qualità che manca ad un centrocampo che, in estate, ha perso Bonaventura e Arthur. Promossi anche i colpi Gosens e Bove, ma la difesa appare ancora il reparto più debole (soprattutto senza Milenkovic): ad oggi, Palladino, grazie all’arrivo di Matías Moreno, può contare su cinque centrali di ruolo, pochi per una difesa a tre.

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FLORENCE, ITALY – AUGUST 22: Moise Kean of ACF Fiorentina looks on during the UEFA Europa Conference League Play-Off 1st leg match between Fiorentina and Puskas Academy at Stadio Artemio Franchi on August 22, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Lazio, voto 5.5

Fuori Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson, Cataldi, Casale e Kamada, dentro Dia, Noslin, Dele-Bashiru, Tchaouna, Gigot, Nuno Tavares e Castrovilli. Non c’è dubbio: la Lazio è in fase di ricostruzione e, man mano che affronta un fisiologico ricambio generazionale, sta parallelamente imparando a conoscere la sua nuova dimensione. Ovvero, una dimensione da squadra e da società che mantiene volutamente basse le aspettative sul suo conto. In tutto. I biancocelesti non entusiasmano e non attraggono, Lotito osa poco e il mercato in entrata è spesso povero di guizzi interessanti (come lo poteva essere Greenwood). La scelta di Baroni, inoltre, come allenatore può sorprendere proprio perché non dà nell’occhio, ma il rischio è quello di rimanere ingabbiati nell’inconsistenza. Servirebbe di più.

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Tijjani Noslin

Ritiro Lazio ad Auronzo di Cadore incontro amichevole SS Lazio v Triestina

Roma, 21 Luglio 2024

© Marco Rosi / Fotonotizia

Bologna, voto 5

E’ forse la grande delusione del mercato. L’addio di Thiago Motta, architetto dei sogni felsinei, ha però fin da subito lasciato strascichi: il Bologna ha perso i suoi pezzi pregiati e si è chiaramente indebolita, almeno sulla carta. Per intenderci, Dallinga non vale Zirkzee, Erlic e Casale non valgono Calafiori, Benjamin Dominguez e Cambiaghi non garantiscono quel salto di qualità che ci si aspettava sulle ali. E gli acquisti siglati finora, tra cui spiccano i nomi di Holm, Pobega, Iling-Junior e Juan Miranda, non valgono ancora determinati palcoscenici. All’orizzonte sembra dunque esserci un (calcolato) anno di transizione: ripetere l’exploit è utopia. La palla, adesso, passa a Italiano. Fatto sta che, da un bravo DS come Sartori, ci si aspettava sicuramente un mercato più coraggioso.

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BOLOGNA, ITALY – MAY 20: Samuel Iling Junior of Juventus looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall’Ara on May 20, 2024 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Cagliari, voto 5

Nessun guizzo degno di nota per il mercato estivo del Cagliari, che bada soprattutto a puntellare l’ossatura della passata Serie A: Luperto e Palomino in difesa, Zortea sugli esterni, Gaetano sulla trequarti e Piccoli in attacco. Vedremo se alla lunga peseranno gli addii di Dossena e, soprattutto, di Nandez, tra i volti di spicco della rosa. Da segnalare anche la partenza di Sulemana, sostituito da Adopo: un passo indietro che toglie un pizzico di qualità al centrocampo.

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UDINE, ITALY – FEBRUARY 18: Gianluca Gaetano of Cagliari celebrates scoring a goal with teammate Zito Luvumbo during the Serie A TIM match between Udinese Calcio and Cagliari – Serie A TIM at Bluenergy Stadium on February 18, 2024 in Udine, Italy. (Photo by Timothy Rogers/Getty Images)

Genoa, voto 5

Se consideriamo la portata economica di 777 Partners, il mercato del Genoa è del tutto insufficiente. La squadra non si è rinforzata e non sono state apportate le dovute modifiche ad un attacco, che nonostante il riscatto importante di Vitinha, ha perso i suoi riferimenti principali, Retegui e Gudmundsson. Per rimpiazzare l’argentino è arrivato Pinamonti, mentre l’islandese ha lasciato un buco che non è ancora stato toppato. Condivisibili gli acquisti di Miretti e Zanoli, ma sempre in prestito: così non si può ragionare su discorsi di continuità. Infine, Gollini prende la ”1” di Josep Martinez: vedremo in tal senso se l’ex Atalanta riuscirà a ritrovare e poi a mantenere la forma dei tempi migliori.

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MONZA, ITALY – AUGUST 24: Andrea Pinamonti of Genoa CFC reacts during the Serie A match between Monza and Genoa at U-Power Stadium on August 24, 2024 in Monza, Italy. (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)

Empoli, voto 4

Al ribasso. L’Empoli riparte inevitabilmente dalle prospettive di un campionato incerto: il mercato non ha convinto. I rendimenti di Colombo, Sambia e Viti andranno valutati, così come la condizione fisica di De Sciglio e Pellegri; Solbakken va ritrovato, Anjorin va scoperto, Sazonov e Devis Vasquez vanno aspettati. Gli addii di Luperto, Niang e Cambiaghi tolgono determinate peculiarità, che D’Aversa dovrà essere bravo a colmare con lavoro e unità d’intenti.

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EMPOLI, ITALY – AUGUST 17: Lorenzo Colombo of Empoli FC reacts during the Serie A match between Empoli and Monza at Stadio Carlo Castellani on August 17, 2024 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Torino, voto 3

Una cosa appare inconfutabile: il Torino ha abbracciato la mediocrità e non riesce più a levarsela di dosso. È una cultura oramai radicata nella visione del club: poca spesa, tempi di attesa estenuanti, mosse di ripiego e una generale sensazione di inconsistenza che pervade l’ambiente da troppo tempo. Anche quest’anno, il mercato granata ha fatto fatica a decollare e, fatta eccezione per le aggiunte preziose di Che Adams e Borna Sosa, la squadra non è stata rinforzata in termini di profondità e soluzioni. A partire, in primis, dalla difesa: a primo impatto – ovviamente – Walukiewicz, Maripan e Coco non valgono Buongiorno. Così come Pedersen non vale Bellanova. Vanoli, tuttavia, ha dimostrato di saper valorizzare sul campo anche giocatori non di prima linea – basti guardare Saul Coco, uno dei migliori acquisti per rendimento in questo inizio di mercato -. Per quanto bravo, però, l’ex tecnico del Venezia dovrà ciclicamente convivere con perplessità e incertezze: si poteva osare di più, su questo non ci sono dubbi.

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VENICE, ITALY – AUGUST 30: Saad El Haddad of Venezia competes for the ball with Saul Coco of Torino during the Serie A match between Venezia and Torino at Stadio Pier Luigi Penzo on August 30, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Lecce, voto 2

Il sussulto Rebic e l’intrigante colpo Luis Hasa non sciolgono i dubbi di un calciomercato, quello del Lecce, fin troppo povero di certezze. Le famose ”Corvinate” hanno fatto scuola, ma non è matematico che possano generare nuove gioie in una Serie A sempre meno aperta agli esperimenti. Le cessioni di Pongracic e Gendrey, inoltre, indeboliscono la struttura di una rosa che, sulla carta, parte indietro rispetto alla concorrenza. I nuovi avranno bisogno di più tempo per adattarsi al campionato: fattore che può sicuramente condizionare la scalata salvezza del club.

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FLORENCE, ITALY – MARCH 04: Ante Rebic of AC Milan looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and AC MIlan at Stadio Artemio Franchi on March 04, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Venezia, voto 1

Non entusiasma e non convince nessun colpo del Venezia: promossi solo gli arrivi di Duncan e Nicolussi-Caviglia. Il resto è da rivedere: troppo chiedere a Oristanio e Raimondo di trainare una squadra in lotta per la salvezza, troppo riporre speranze in giocatori ”di un altro mondo” come Sagrado e Schingtienne. In poche parole, in laguna non è stato fatto un mercato all’altezza degli standard di competitività imposti dalla Serie A. La rosa – che, ricordiamolo, ha pure perso Tessmann – appare troppo debole.

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BOLOGNA, ITALY – MAY 20: Hans Nicolussi Caviglia of Juventus looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall’Ara on May 20, 2024 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Monza, voto 0

Nulla su cui obiettare: il Monza è la squadra che ha quagliato di meno in questa estate di firme bollenti. Nessuna ”mossa del Condor”, nessun effettivo salto di qualità, ma una retromarcia evidente a livello di nomi e di qualità. Ceduti Di Gregorio e Colpani, il Monza non è riuscito a rinforzarsi e, soprattutto, ha dato la sensazione di non avere sempre le idee chiare. Poche emozioni, pochi spunti degni di nota: Galliani riprende con buona dose di superficialità Sensi e Maldini, ripone speranze in Omari Forson e, per la porta, punta su Turati. Tutto perfettamente linea con le ambizioni al ribasso della squadra biancorossa.

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MONZA, ITALY – AUGUST 09: Daniel Maldini of AC Monza looks on during the Coppa Italia match between AC Monza and FC Sudtirol at Stadio Brianteo on August 09, 2024 in Monza, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

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