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Marco Alessandri·17 dicembre 2022
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Marco Alessandri·17 dicembre 2022
Il Mondiale regala sempre occasioni.
È la miglior vetrina per un giovane talento che si vuole mettere in mostra, ma per qualcuno può anche rappresentare un modo per rilanciarsi dopo un periodo di difficoltà.
Il Qatar non ha fatto certo eccezione, riportando in cima alcuni giocatori che, per un motivo o per l’altro, non erano più considerati come un tempo.
Le petite diable si è ripreso la scena. L’attaccante dell’Atletico Madrid non sta attraversando uno dei migliori momenti della propria carriera.
Con il passaggio al Barcellona di tre anni fa, il francese aveva coronato un sogno e sembrava potesse essere l’inizio di una grande storia.
Qualcosa, però, non ha funzionato e Griezmann, dopo una prima stagione comunque positiva, è poi tornato a Madrid, senza riuscire a ritrovare i livelli del 2017.
Ci voleva un Mondiale per tornare a parlare di Antoine. Forse libero dalla pressione e protetto dal clima di “casa”, Griezmann ha giocato un torneo clamoroso e la conferma arriva dai dati Opta: nessuno, infatti, ha creato tante occasioni quante lui, con un picco di oltre tre occasioni a gara.
E manca ancora l’atto finale.
Restiamo in casa Atletico, questa volta però dall’altra parte della finale. Nell’Argentina di Messi e Julian, a essersi distinti sono in molti: da Acuña a Molina, da Otamendi a Emiliano Martinez, fino ad arrivare a Rodrigo De Paul.
L’ex Udinese ha giocato un Mondiale eccezionale, finendo quasi ogni partita senza fiato. I tifosi argentini sono pazzi di lui e così pure sua maestà Leo Messi.
Quantità, qualità e tanta, tanta corsa. È stato anche il Mondiale di De Paul, comunque vada la finale.
Una vita alla Dinamo Zagabria, senza mai entrare nei radar delle big europee. Dominik Livaković ha deciso che era arrivato il suo momento e a 27 anni si è preso la Croazia.
Quattro i rigori parati nel torneo, tre dei quali nella serie agli ottavi contro il Giappone e uno a Rodrygo nella sfida con il Brasile.
Proprio contro i Pentacampeões, il portiere croato ha parato tutto quello che passasse dalle sue parti, magia di Neymar esclusa.
Con l’infortunio di Neuer, il Bayern ha effettuato un sondaggio per portarlo a gennaio in Baviera. Che sia arrivata la sua chance?
È vero, il francese veniva da un’ottima annata ed era uno dei giocatori più in forma d’Europa. In pochi, però, avrebbero puntato su di lui.
A contendergli il posto, infatti, c’era un certo Karim Benzema. L’infortunio del Pallone d’Oro, però, a spianato la strada al centravanti del Milan, che non si è certo fatto attendere.
Anche per Giroud il Qatar ha, quindi, rappresentato una rivincita. Nella gloriosa spedizione del 2018 (Francia campione), Olivier era stato molto criticato per un dato che lo aveva visto tirare in porta zero volte in tutto il torneo.
La musica è cambiata: 4 i gol segnati fin qui, tra cui quello all’Inghilterra che ha spedito la Francia in semifinale.
Prima del Mondiale, il centrocampista della Fiorentina era considerato un ottimo incontrista, ma non aveva certo il valore con cui esce dal Qatar.
Su di lui, infatti, ci sarebbero anche Tottenham, Liverpool e le spagnole. A Firenze sperano in un’asta, con il prezzo che, secondo Repubblica, potrebbe toccare i 60 milioni.