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Matteo Rimoldi·28 luglio 2025
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Matteo Rimoldi·28 luglio 2025
Con la sessione estiva di calciomercato vicina al giro di boa, è già tempo di trarre i primi bilanci. Le amichevoli disputate finora hanno fornito indicazioni interessanti, mettendo in luce qualità, ma anche evidenti lacune da colmare.
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Per alcuni club servirà soltanto investire con decisione, mentre per altri la situazione si presenta decisamente più complessa. Nelle scorse settimane a far discutere è stato il caso Calhanoglu, che ha movimentato il mercato in uscita dell'Inter. Ora però, sotto i riflettori c'è la Juventus.
In casa bianconera ci sono tre situazioni delicate che stanno impegnando a fondo la dirigenza. Tre dossier da chiudere al più presto, perché senza cessioni importanti, il mercato in entrata rischia seriamente di restare fermo ai blocchi di partenza.
"La Juventus è un club fantastico. Il reparto sportivo è gestito da tre persone: due hanno classe, uno è ancora alla ricerca di sé stesso. Due cercano soluzioni, uno crea problemi. E non possiamo permettercelo". Con queste parole, l’agente di Timothy Weah ha acceso un nuovo caso alla Continassa, puntando il dito contro Comolli e aggravando una situazione già complicata.
Il Marsiglia ha presentato un'offerta da 15 milioni di euro, mentre la Juventus ne chiede almeno 20. Una cifra che stride con la trattativa di qualche settimana fa, quando lo stesso club bianconero aveva accettato un'offerta identica dal Nottingham Forest, operazione poi sfumata per il rifiuto dello stesso Weah.
Proprio questo dietrofront avrebbe irrigidito i vertici juventini: “Oggi, per vendetta, pretende una fortuna e aspetta un’offerta dalla Premier League che non arriverà e non verrà mai approvata da noi", ha dichiarato l’entourage del giocatore. Uno stallo delicato che rischia di complicarsi ulteriormente.
A scaldare ulteriormente l'estate della Juventus è il caso Douglas Luiz. Il centrocampista brasiliano, arrivato appena un anno fa dall’Aston Villa in un'operazione da 50 milioni di euro, non ha mai legato con l’ambiente bianconero e ora il rapporto è ai titoli di coda.
L’assenza ingiustificata al primo giorno di ritiro ha sancito la rottura definitiva. Una multa salata è in arrivo per il giocatore, atteso oggi alla Continassa insieme ai suoi agenti, ma la sua avventura a Torino può già considerarsi conclusa.
Douglas Luiz è ufficialmente sul mercato. Il suo futuro potrebbe riportarlo in Premier League, ma attenzione allo Sporting Lisbona: secondo La Gazzetta dello Sport, la Juventus starebbe valutando l’ipotesi di inserirlo come contropartita per arrivare al vero obiettivo di centrocampo, Morten Hjulmand.
Il nodo principale del mercato bianconero si chiama Dusan Vlahovic. La stagione si è chiusa con un punto interrogativo sul suo futuro, e difficilmente arriverà una risposta prima di metà agosto.
Il centravanti serbo ha un contratto in scadenza nel 2026, guadagna 12 milioni di euro netti a stagione e non intende fare concessioni. La situazione è chiara: o Vlahovic verrà ceduto in questa sessione di mercato, ma alle sue condizioni, oppure resterà fino alla scadenza per poi lasciare a parametro zero.
Un epilogo che preoccupa la dirigenza juventina, impegnata a sbloccare un mercato appesantito dalla presenza ingombrante del numero 9. Il serbo ha estimatori in Turchia, ma soprattutto nel Milan targato Allegri.
Tuttavia, l’ingaggio faraonico rappresenta il vero ostacolo. È una vera e propria partita a scacchi tra la Juve e Vlahovic, e al momento, a muovere le pedine migliori, è proprio il serbo.
La foto insieme a Lautaro Martinez ha riportato serenità nell’ambiente nerazzurro, ma dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club per mano del Fluminense, lo spogliatoio dell’Inter ha rischiato seriamente di incrinarsi.
Al centro delle tensioni c’era Hakan Çalhanoglu, assente per infortunio e travolto dalle voci di mercato che lo accostavano a un ritorno in Turchia.
A scatenare il malumore, oltre ai rumor, è stato anche il padre del centrocampista, da sempre tifoso del Galatasaray, che ha alimentato le indiscrezioni su un possibile trasferimento del figlio al club di Istanbul.
A complicare le cose ci si è messo anche il Fenerbahce di Mourinho, che ha tentato un affondo concreto. Alla fine, però, nessun trasferimento si è concretizzato, ma la tensione a Milano è stata palpabile.
Quaranta milioni subito, due rate da 17,5 milioni entro il 2026, 5 milioni di bonus, il 10% sulla futura rivendita e una clausola anti-Serie A da 75 milioni in caso di cessione nei primi due anni.
Il trasferimento di Victor Osimhen al Galatasaray è ormai cosa fatta. Un'operazione complessa, ma che alla fine ha premiato la strategia del presidente Aurelio De Laurentiis, autore di una vera e propria "masterclass" di mercato.
Il Napoli, che inizialmente chiedeva l’intera clausola rescissoria da 75 milioni in un’unica soluzione, ha accettato una formula dilazionata, pur di chiudere in tempi rapidi. Il malumore dell’attaccante nigeriano, che da settimane spingeva per la cessione, ha inevitabilmente accelerato le trattative.
Il Galatasaray, dopo averlo avuto in prestito, si prepara ora ad annunciare l’acquisto a titolo definitivo di un altro grande colpo offensivo, mentre il Napoli incassa una delle cessioni più redditizie della sua storia.
📸 Simone Arveda - 2024 Getty Images