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·25 ottobre 2025
🧐 Da Empoli: “A Modena ingenuità individuali e poco coraggio nella ripresa, ma Dionisi ha dato maggiore compattezza”

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·25 ottobre 2025

I colleghi di PianetaEmpoli.it hanno analizzato la sconfitta per 2-1 patita ieri dai toscani contro il Modena nell’anticipo del Braglia.
“Riprenderà già quest’oggi la preparazione degli azzurri, in un momento in cui le partite si susseguono una dietro l’altra: martedì sera, infatti, l’Empoli tornerà in campo al Castellani contro la Sampdoria. Di fatto, saranno soltanto tre i giorni a disposizione di mister Dionisi per preparare questa delicata sfida. Sul fronte delle indisponibilità, l’unico assente resterà Marco Nasti. Per il resto, il gruppo è al completo e pienamente a disposizione del tecnico, che potrà così effettuare le proprie valutazioni. È probabile che si registrino alcune variazioni rispetto alle ultime due uscite, entrambe giocate con il medesimo undici iniziale, sia contro il Venezia che contro il Modena. La gara con la Samp rappresenta un banco di prova importante. Se da un lato è vero che il tempo a disposizione di Dionisi è ancora troppo poco per trarre giudizi definitivi, dall’altro è altrettanto chiaro che si tratti di una sfida utile a valutare i progressi del gruppo contro un avversario di qualità, ma che sta attraversando un momento diverso rispetto alle prime due formazioni affrontate. Inoltre, ci sarà anche la necessità di dare una risposta alla sconfitta maturata sabato sera al “Braglia” per 2-1. Come già evidenziato nell’analisi post-partita, è giusto riconoscere con obiettività come il Modena, in questo preciso momento, sia una squadra più avanti nel proprio percorso: più organizzata, più consapevole e capace di giocare con fiducia, favorita anche da episodi che, nel calcio, possono fare la differenza. La sconfitta, però, non deve essere drammatizzata. Anzitutto perché Dionisi è sulla panchina azzurra da poco più di una settimana e, in secondo luogo, perché i percorsi attuali delle due squadre sono evidentemente differenti. L’Empoli ha provato a interpretare la gara con coraggio, cercando di contenere l’avversario e ripartire negli spazi, come avvenuto in occasione del gol di Ceesay, che aveva momentaneamente portato avanti gli azzurri. Alcune cose, nel complesso, sono funzionate. È vero, la squadra continua a subire gol in tutte le partite ufficiali, ma la sensazione è che la fase difensiva stia trovando via via maggiore compattezza e sincronismi più precisi. Il rammarico principale, semmai, riguarda le modalità con cui sono arrivati i due gol del Modena: entrambi frutto di ingenuità individuali. Nel primo caso, ancor prima del fallo di mano di Ghion, c’è una gestione superficiale del pallone in pieno recupero del primo tempo, quando mantenere il vantaggio sarebbe stato fondamentale. Sul secondo, invece, pesa in maniera evidente l’errore di Moruzzi, un episodio che a questi livelli non può essere concesso; uno di quegli errori che se lo dovessimo rapportare in qualsiasi altro lavoro del mondo potrebbe anche portare a conseguenze per lo specifico lavoratore, ma nel calcio sappiamo che giustamente non è così. Nel complesso, il primo tempo è stato di buona fattura, mentre la ripresa ha visto un monologo gialloblù. L’Empoli si è rivisto soltanto nel finale, tentando l’arrembaggio nei minuti di recupero con due palle da fermo, arrivando persino a portare Fulignati in area per cercare la deviazione vincente. Come ha sottolineato lo stesso Dionisi nel dopogara, c’è ancora da crescere sotto il profilo della maturità e della furbizia: aspetti fondamentali in un campionato lungo e complesso come la Serie B. Le qualità tecniche non mancano, ma è necessario ridurre quei blackout che, a questi livelli, vengono puntualmente puniti. Al tempo stesso, va riconosciuto come nelle ultime due partite si sia percepita una maggiore serenità e consapevolezza. L’obiettivo, ora, è dare continuità a questo percorso, ricordando che l’Empoli non è stato costruito per vincere il campionato, ma per crescere. Con il cambio in panchina, è il momento di permettere a Dionisi di fare realmente sua la squadra, plasmandola secondo la propria visione e le caratteristiche dei giocatori. È vero, questa rosa non è stata pensata per lui, ma il tecnico ex Sassuolo dovrà avere il tempo necessario per inserire i correttivi — tecnici, tattici e mentali — utili a far rendere al meglio una macchina che, a oggi, viaggia ancora al di sotto delle proprie potenzialità.
È chiaro che qualcosa in più ci si poteva aspettare in fase offensiva. L’Empoli, da questo punto di vista, ha prodotto davvero poco: basti pensare che l’unico tiro in porta dell’intera partita è stato quello del gol realizzato da Ceesay. Anche chi è subentrato a gara in corso, a differenza di quanto accaduto contro il Venezia, non è riuscito a dare quella spinta e quell’incisività che forse ci si attendeva. Va però riconosciuto il merito anche all’avversario. Il Modena, pur non disponendo di nomi altisonanti, ha dimostrato di essere una squadra solida, esperta e perfettamente calata nella categoria, guidata da un allenatore che sa esattamente come far rendere al meglio i propri uomini. L’Empoli torna da Modena, al di là del risultato, con la consapevolezza che c’è ancora molto lavoro da fare — e questo lo sanno bene sia l’ambiente che i giocatori stessi — ma anche con la certezza che i margini di crescita sono ampi e concreti. La frequenza delle partite, certo, non aiuta Dionisi ad apportare modifiche tattiche più strutturali, che probabilmente ha già in mente ma per le quali servirà tempo. Il tecnico, per ora, ha scelto la via della continuità, ripartendo in larga parte da quanto impostato da Pagliuca. Una scelta logica: stravolgere tutto in pochi giorni avrebbe solo generato confusione in un gruppo che, invece, ha bisogno di stabilità e punti di riferimento. La gara del “Braglia” lascia dunque alcuni spunti utili sui quali lavorare in vista dei prossimi impegni. Non sempre, infatti, l’Empoli si troverà di fronte avversari del livello del Modena, squadra che al momento — e con pieno merito — guida la classifica di Serie B. Sul piano dei singoli, non ci sono state prestazioni particolarmente sopra le righe. Lovato ha offerto una prova solida e matura, confermandosi elemento importante per la categoria e per l’equilibrio della squadra. Positivo anche Ceesay, non solo per il gol: in fase difensiva commette qualche ingenuità, ma palla al piede è uno dei pochi in grado di costruire con lucidità. Buona anche la prova di Fulignati, che nel finale ha evitato un passivo più pesante con un paio di interventi decisivi. Meno brillante, invece, la corsia di sinistra: sia Carboni che Moruzzi hanno faticato molto. Proprio Moruzzi, poi, è incappato in quell’errore grossolano che ha spianato la strada al raddoppio gialloblù: un errore che, per la gara di ieri, lo costringe inevitabilmente a finire dietro la lavagna. Dionisi, nei pochi giorni avuti per preparare la partita, ha puntato sulla conferma dello stesso undici e dello stesso modulo delle precedenti uscite, apportando solo piccoli correttivi in corso d’opera, anche in base all’andamento del match. La scelta di inserire Ignacchiti nella ripresa ha dato un po’ di vivacità, ma non è bastata a cambiare la storia della gara. L’approccio iniziale era stato buono, e forse se il primo tempo fosse terminato con l’Empoli in vantaggio, la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega. Quel rigore subito nei minuti di recupero, invece, ha spezzato l’equilibrio psicologico e cambiato completamente l’inerzia del match. Nel dopogara, Dionisi ha mostrato grande lucidità nell’analisi: nessuna accusa, ma la consapevolezza degli errori e la volontà di correggerli con il lavoro quotidiano. È questa, in fondo, la strada che l’Empoli dovrà percorrere: crescere, consolidarsi e ritrovare piena fiducia nei propri mezzi”.









































