Calcio e Finanza
·20 febbraio 2025
Da Exor allo Stato francese, i grandi soci blindano il controllo di Stellantis
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·20 febbraio 2025
I tre principali azionisti di Stellantis, Exor, Peugeot e lo Stato francese, hanno rafforzato il controllo sulla società e si presenteranno alla prossima assemblea del 15 aprile con un pacchetto di voti superiore al 48%, garantendosi così un dominio quasi assoluto sul gruppo. A rivelarlo, seppur indirettamente, è la stessa casa automobilistica guidata da John Elkann in un documento recentemente depositato presso la Sec americana, come riportato da Milano Finanza.
Nel 2024, tra i maggiori azionisti figuravano Exor, con il 22,3% dei diritti di voto (14,2% del capitale), Peugeot Invest con l’11,1% dei voti (7,1% del capitale) e lo Stato francese, rappresentato da Bpi, con il 9,9% dei voti (6,1% del capitale). Tuttavia, un documento presentato alla Sec lo scorso venerdì mostra che, al 10 febbraio di quest’anno, Bpi, pur senza aver effettuato alcuna operazione, ha visto aumentare la sua quota di capitale dal 6,1% al 7,3% e i suoi diritti di voto dal 9,9% al 10,9%.
Nel documento si specifica che questa variazione è dovuta esclusivamente alle differenze nel calcolo delle percentuali secondo le normative statunitensi e olandesi – che considerano in modo diverso le azioni proprie – e non a operazioni di compravendita di titoli da parte di Bpi.
Questo è stato possibile grazie al piano di buyback da 3 miliardi di euro attuato da Stellantis nell’estate 2024. Il riacquisto e la conseguente cancellazione delle azioni hanno ridotto il numero complessivo dei titoli in circolazione, scesi da circa 3,1 miliardi a circa 2,7 miliardi, e di conseguenza anche il totale dei voti disponibili, calati da circa 4 a 3,6 miliardi.
Nel documento depositato si legge che la Francia detiene ancora 200 milioni di azioni ordinarie, che però ora rappresentano il 7,3% del totale, e 393 milioni di diritti di voto, pari al 10,9% del totale. Sebbene il deposito riguardi esclusivamente Bpi, applicando lo stesso metodo agli altri due grandi azionisti – Exor e la famiglia Peugeot – è evidente che anche loro abbiano beneficiato del buyback. Supponendo che, come per Bpi, anche per Exor e Peugeot il numero assoluto di azioni e diritti di voto sia rimasto invariato, si possono stimare le seguenti variazioni:
Di conseguenza, i tre grandi azionisti – Exor, Peugeot e Bpi – ora possiedono complessivamente il 32,6% di Stellantis e, soprattutto, controllano quasi la metà dei voti in assemblea, arrivando al 48,2% rispetto al 43% precedente. Questo significa che hanno la possibilità di prendere decisioni strategiche in completa autonomia, incluse operazioni straordinarie come acquisizioni e fusioni.
Dal 2022 a oggi, oltre 200 milioni di azioni Stellantis sono state ritirate dal mercato, permettendo ai principali azionisti – Exor, la famiglia Peugeot e lo Stato francese – di aumentare le proprie quote.