😶 Da Genova: “Samp, figuraccia storica! Henderson inadeguato, Donati sbaglia la formazione e Fredberg via prima del triplice fischio” | OneFootball

L’edizione odierna di Repubblica ha analizzato l’ennesimo, pesantissimo tonfo della Sampdoria, crollata 3-1 ieri al Comunale di Chiavari nel derby tutto ligure contro la Virtus Entella.

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“Meritiamo di più”, il coro del settore ospite pieno di bandiere e striscioni blucerchiati nel recupero e l’invito a tirare fuori gli attributi sono la sintesi della serata sampdoriana, ma non si salva neppure la società, la principale colpevole di questa situazione. Bastano sei minuti all’Entella per stendere la Sampdoria.

La posizione di Massimo Donati torna fortemente in discussione. La Sampdoria chiede scusa, silenzio stampa. Si attende ventiquattro ore prima di decidere cosa fare e il clima torna molto pesante. Neppure dopo la vittoria con il Pescara si erano diradate le nubi sulla panchina di Donati, ma non c’è ancora un candidato vero e proprio alla sostituzione, Fredberg aveva pensato a una soluzione straniera, ma sarebbe un altro rischio esagerato. Il tecnico sbaglia la formazione, Henderson è inadeguato e Donati lo sostituisce con Barak dopo l’intervallo. Non c’è una vera controfigura di Pafundi, ma lo scozzese si rivela inutile. Donati ha passato tutta la gara in piedi, si è lamentato delle decisioni arbitrali, ha allargato spesso le braccia, come un tifoso qualsiasi, ma non è mai riuscito a scuotere la squadra, apparsa subito intimorita, distratta e poco organizzata. La gara ha ricordato, per certi aspetti, la sfida di Bolzano, quando i blucerchiati furono sovrastati sul piano della grinta e della cattiveria. La Sampdoria era la squadra prima della gara ad aver vinto più duelli in tutta la categoria, ma in campo si è visto il contrario. Una prestazione di questo tipo non può non chiamare in causa il tecnico. Chiappella ha schierato una formazione corta e compatta, con le idee chiare,esattamente il contrario della Sampdoria. Debenedetti, trascorsi nel vivaio del Genoa, rappresenta un ottimo riferimento per i compagni. Coda, pur apparso abbastanza vivo, è ritornato a essere troppo solo e non può fare miracoli. Il gol, nell’unica palla utile, serve solo ad aumentare i rimpianti.

L’illusione dura due minuti, Tiritiello capitalizza il cross di Fumagalli, mentre Fredberg, che si perde gli ultimi minuti di Narro, e Fiorella avevano appena abbandonato la tribuna. Difesa immobile, Ghidotti non esce, un disastro totale. Questa serata entrerà nella storia di entrambe le società. Per motivi opposti.