Calcio e Finanza
·2 luglio 2025
Da Vlahovic a Douglas Luiz: gli esuberi della Juve pesano oltre 100 milioni

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·2 luglio 2025
Il 1° luglio si è aperta ufficialmente la prima finestra di calciomercato della stagione 2025/26 che segue a un mese di distanza quella introdotta quest’anno dalla FIFA in vista dell’inizio della prima edizione del Mondiale per Club.
In casa Juventus, questo calciomercato rappresenta un nuovo punto di partenza, visto che il ciclo iniziato la scorsa stagione con la nomina di Cristiano Giuntoli e la scelta di Thiago Motta come nuovo allenatore non ha dato i frutti sperati e che ha costretto i bianconeri al cambio in corsa in panchina, con Igor Tudor confermato anche per il 2025/26, e un netto cambio di passo in dirigenza con la scelta di affidare l’area sportiva a Damien Comolli, ex presidente del Tolosa.
Quindi non sorprende che quello appena iniziato sia un calciomercato nel quale il club bianconero è dato come uno dei più attivi in Italia, anche per assecondare le richieste di Tudor che sì conosce la rosa a disposizione, ma ha bisogno di innesti funzionali sulla base delle sue idee di gioco.
E se il mercato in entrata ha già portato i suoi frutti, dal riscatto prefissato di Pierre Kalulu dal Milan e l’ingaggio di Jonathan David (svincolatosi dal Lille) ormai ai dettagli come nuovo attaccante bianconero, la società torinese dovrà operare bene anche in uscita dove i calciatori che vengono dati fuori dal progetto tecnico sono più di uno.
Senza contare i due grandi investimenti della passata estate, Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners, che potrebbero però essere rilanciati da Tudor in una stagione che vedrà la Juve ancora impegnata in Champions League, lo stesso discorso non si può fare per un’altra grande spesa dell’estate 2024 come Douglas Luiz, che già nei mesi sotto Tudor della scorsa stagione non ha trovato spazio, situazione confermata dal Mondiale per Club.
Il centrocampista brasiliano a bilancio pesa ancora molto sulle casse bianconere. La quota di ammortamento è di poco inferiore ai 10 milioni con uno stipendio lordo di oltre 9 per un costo complessivo pari a quasi 19 milioni. Ma Douglas Luiz non è nemmeno il calciatore da considerarsi fuori dal progetto bianconero 25/26 che incide di più sul bilancio del club di proprietà di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann.
Infatti, questo ingrato riconoscimento spetta a Dusan Vlahovic, che ha iniziato la sua ultima stagione da contratto praticamente da separato in casa. Condizione che viene confermata dall’ingaggio di Jonathan David e dalla voglia della Juve di provare a prolungare la permanenza a Torino di Randal Kolo Muani. Ma prima serve liberare spazio, e non solo fisico ma soprattutto economico, con l’uscita del serbo.
In attesa di un acquirente per l’attaccante, la Juve deve affrontare un costo totale per Vlahovic pari a oltre 40 milioni di euro, visto che la quota di ammortamento del cartellino acquistato dalla Fiorentina supera i 19,5 milioni e l’ingaggio, previsto a crescere durante la sua permanenza in bianconero, è arrivato a sfondare il muro dei 22 milioni lordi.Ma la lista dei calciatori da considerare in esubero in vista dell’inizio ufficiale della stagione 2025/26 in casa Juve non è certo finita. Infatti, ci sono numerosi calciatori che sono rientrati dal prestito che potrebbero trovare poco spazio. Si va da Filip Kostic ad Arthur, passando per Daniele Rugani e Fabio Miretti. Questi ultimi due sono quelli che costano meno alla Juventus, soprattutto il secondo, che proviene dal settore giovanile.
La lista si completa, come si evince dalla tabella, con Tiago Djalò, Timothy Weah e Arkadiusz Milik. L’attaccante polacco non è mai sceso in campo nella stagione 2024/25 e ha appena rinnovato il suo contratto per permettere alla Juve di ammortizzare ancora di più il suo costo a bilancio che attualmente, fra ingaggio lordo e ammortamento del cartellino, è pari a poco più di 3,5 milioni di euro.
Per i nove calciatori considerati come esuberi la Juventus ha un costo totale a bilancio pari a oltre 104 milioni di euro, somma decisamente importante, che la società proverà a tagliare – anche parzialmente – per fare spazio agli acquisti del futuro.