Calcio e Finanza
·27 settembre 2025
Dalla sostenibilità alle bonifiche: tre emendamenti in vista sulla vendita di San Siro

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·27 settembre 2025
La delibera sulla vendita di San Siro, inizialmente definita “inemendabile”, si apre ora a modifiche. A confermarlo al Corriere della Sera è la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, che chiarisce: «Non ho mai detto che dal Consiglio non potessero arrivare emendamenti, ho detto che non avremmo accolto modifiche all’impianto su cui sono costruiti gli elementi essenziali del contratto».
Il dibattito in aula, sottolinea Scavuzzo, ha permesso di approfondire nodi non esplicitati nella fase di negoziazione con i club: «Sono molto soddisfatta del lavoro fatto nelle Commissioni e anche del dibattito: i consiglieri hanno studiato il dossier e hanno dato rilievo a certi passaggi cruciali».
Tre i principali emendamenti al centro della discussione. Il primo riguarda i controlli sulle imprese coinvolte, con l’inserimento della cosiddetta “white list”: «Era già stato accolto come richiesta, ma è importante che sia scritto nero su bianco e lo faremo».
Il secondo punto tocca il Parco dei Capitani, con un focus sulle responsabilità relative alla qualità dei terreni. «Stiamo scrivendo una formulazione più esplicita – spiega la vicesindaca – per rassicurare rispetto a un possibile lievitare di costi di bonifica oggi esclusi dai certificati sulla qualità dei suoli». Per evitare rischi di danno erariale, il Comune introdurrà un tetto massimo al proprio contributo: «Se dovesse emergere un costo non previsto, l’acquirente per legge può rivalersi sul Comune. Ma fissare un limite tutela tutti».
Il terzo emendamento riguarda la salute dei residenti, tema sollevato dal capolista della Lista Sala, Marco Fumagalli: «È una preoccupazione condivisa. Sarà importante definire quali azioni, aggiuntive rispetto a quanto le normative prevedono, mettere in campo nei prossimi anni a tutela della salute. Su questo si può trovare una sintesi utile a tutti».
Scavuzzo invita però a non stravolgere l’impianto della delibera: «Non è un provvedimento che può essere oggetto di una negoziazione ulteriore. Però laddove è migliorabile, si lavora insieme. Non mi turba affatto qualche emendamento migliorativo e penso che in questo ultimo miglio abbiamo fatto un buon lavoro insieme al Consiglio».
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