David Juve, chance dal primo minuto per il canadese? Aria di casa per l’attaccante bianconero, le ultimissime verso la sfida al Bodo Glimt | OneFootball

David, Juve, l’attaccante può essere l’arma in più nel gelo norvegese: cresciuto a Ottawa tra freddo e sintetico, Spalletti spera sia la sua notte

La Juventus è atterrata nell’inverno norvegese per giocarsi una fetta enorme di qualificazione in Champions League, e se per molti giocatori della rosa il clima polare di Bodo rappresenta un’insidia temibile, per uno di loro potrebbe essere un inaspettato ritorno a casa. Jonathan David, l’attaccante canadese che finora ha faticato a imporsi in bianconero e che sta vivendo un momento di crisi realizzativa, potrebbe trovare nel gelo dell’Aspmyra Stadion l’alleato perfetto per il suo riscatto.

Le previsioni meteo per la sfida di domani sono estreme: si attendono temperature attorno ai -2 gradi, ma con un vento gelido che farà crollare la percezione termica fino a -8 gradi. Condizioni proibitive per chi è abituato al clima mediterraneo, ma non per chi ha mosso i primi passi calcistici nel profondo nord. Domani potrebbe essere la sua partita proprio per questo motivo anagrafico e biografico: David è cresciuto a Ottawa, la capitale del Canada, una città dove inverni rigidi, vento tagliente e campi ghiacciati sono la norma per gran parte dell’anno.

David Juve, il fattore campo: abitudine al sintetico

Oltre al termometro, c’è l’aspetto tecnico legato alla superficie. A Bodo si giocherà su un campo in sintetico, un terreno che la Juventus ha provato ieri a Vinovo per non farsi trovare impreparata. Per David, però, quella superficie non è una novità da studiare, ma una vecchia abitudine. Crescendo in Nord America, l’attaccante ha passato anni a giocare e allenarsi su campi artificiali, sviluppando una dimestichezza naturale con rimbalzi e velocità di palla che domani sera potrebbe fare la differenza.

Mentre i compagni potrebbero impiegare minuti preziosi per adattarsi al “ghiaccio e sintetico”, il numero 9 bianconero parte con un vantaggio competitivo “genetico”. Luciano Spalletti potrebbe decidere di puntare proprio su questo fattore ambientale per rilanciarlo. La Vecchia Signora ha bisogno dei suoi gol per uscire dal tunnel dei pareggi, e se c’è una notte fatta su misura per l’uomo venuto dal freddo, è proprio questa.