David Luiz rivela: «Sarri? L’allenatore più speciale che abbia mai avuto! Ho quasi iniziato a fumare per colpa sua. Persona fantastica, vive di campo» | OneFootball

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·26 dicembre 2025

David Luiz rivela: «Sarri? L’allenatore più speciale che abbia mai avuto! Ho quasi iniziato a fumare per colpa sua. Persona fantastica, vive di campo»

Immagine dell'articolo:David Luiz rivela: «Sarri? L’allenatore più speciale che abbia mai avuto! Ho quasi iniziato a fumare per colpa sua. Persona fantastica, vive di campo»

David Luiz rivela alcuni aneddoti del suo rapporto con Maurizio Sarri, attuale allenatore della Lazio. Queste le parole dell’ex difensore del Chelsea

Nel documentario dedicato al Pafos, in onda sul canale YouTube GianlucaDiMarzioTV, David Luiz, difensore brasiliano con una lunga carriera ai massimi livelli europei, si è raccontato a 360 gradi soffermandosi anche sull’esperienza vissuta al Chelsea sotto la guida di Maurizio Sarri. Un racconto ricco di aneddoti, ironia e profonda stima, che restituisce un ritratto autentico del tecnico toscano e del suo impatto umano e tattico nello spogliatoio dei Blues.

IL RAPPORTO CON SARRI«Sarri è stato l’allenatore più speciale per me. Ho quasi iniziato a fumare per colpa sua. Ogni giorno mi chiamava: “Vieni nel mio ufficio, dobbiamo parlare”. Oh mio dio, quanto soffrivo. Lui fumava una, due, tre sigarette e parlava… Io gli dicevo: “Apri le finestre per favore”. E lui: “Stai zitto. Parliamo di calcio, andiamo!!”».


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LA VITTORIA IN EUROPA LEAGUE«Una persona davvero fantastica e una delle immagini più belle che è rimasta impressa nella mia mente è quando vincemmo l’Europa League e lo vidi ammirare la medaglia, come un ragazzino, come un bambino. Io ero così felice per lui, più di tutti i trofei che ho vinto in carriera».

L’IMPATTO AL CHELSEA«Lui era arrivato al Chelsea e con grande passione voleva cambiare tutto in un mese. Ero uno di quelli che cercavamo di calmarlo: “Stai tranquillo; qui è un po’ diverso da Napoli”».

HAZARD E LE TENSIONI INIZIALI«Sarri era esigente con lui: “Devi pressare” e gettava i fogli e diceva alcune parole in italiano che non posso ripetere qui… Io gli dicevo: “Calma, Eden è un giocatore speciale”. E lui: “Ma a Napoli…”».

LA CRESCITA DEL GRUPPO«Ha sofferto per tre mesi, ma poi si è aperto perché è un allenatore che vive il campo e fuori dal campo è così calmo, umile e gentile. Dopo quei tre mesi ci siamo divertiti molto. La squadra ha continuato a migliorare, abbiamo chiuso al terzo posto in Premier, nessuno se lo aspettava».

L’ADDIO DI SARRI«Abbiamo vinto l’Europa League dimostrando superiorità, soprattutto in finale con il nostro calcio, con il Sarri-Ball. Quando Sarri decise di andare via ero molto triste».

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