De Canio parla del problema dei centravanti in Serei A, che riguarda anche il Milan! Le parole | OneFootball

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·13 novembre 2025

De Canio parla del problema dei centravanti in Serei A, che riguarda anche il Milan! Le parole

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De Canio parla del problema dei centravanti in Serei A, che riguarda anche il Milan! Le parole. Segui le ultimissime

Il calo della produttività offensiva e le difficoltà riscontrate dalle prime punte nel trovare la via del gol in questo inizio di stagione sono al centro del dibattito calcistico italiano. A intervenire sull’argomento, analizzando i motivi di questa tendenza, è stato l’esperto allenatore Gigi De Canio, ospite della trasmissione Maracanà su TMW Radio.

De Canio, tecnico di grande esperienza noto per la sua chiarezza tattica, ha identificato due problemi principali che affliggono il campionato.


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Manca la Qualità e la Cura della Finalizzazione

Secondo l’allenatore, le difficoltà dei centravanti non sono solo attribuibili a un problema di finalizzazione individuale, ma a una mancanza sistemica che parte dalla costruzione del gioco. “In campo oltre alla costruzione dell’azione bisognerebbe curare la finalizzazione dell’azione,” ha esordito De Canio.

L’analisi più dura, tuttavia, è riservata alla condizione generale della massima serie: “Il nostro campionato ha perso di qualità e impoverendosi si perdono anche i gol dei centravanti. È la qualità a fare la differenza.” L’ex tecnico suggerisce un ritorno a figure chiave per innescare gli attaccanti: “Se il gioco lo cucissero i trequartisti poi le cose cambierebbero.”

Questo quadro generale è preso in seria considerazione anche al Milan, dove l’allenatore Massimiliano Allegri, affiancato dal DS Igli Tare, sta cercando un attaccante “robusto” (come emerso da precedenti retroscena) proprio per innalzare il tasso tecnico e la concretezza nell’area avversaria.

Il Caso Raspadori: Valorizzazione Economica Contro Ruolo Naturale

Parlando dei giocatori della Nazionale italiana, De Canio ha puntato l’attenzione sul talentuoso attaccante Giacomo Raspadori, il giovane attaccante versatile che ha militato anche nel Sassuolo. Il tecnico ha evidenziato come la sua posizione in campo sia stata progressivamente snaturata.

“Quando è uscito fuori era un attaccante e con Spalletti (l’ex tecnico noto per le sue soluzioni offensive) era importante perché cuciva anche il gioco,” ha ricordato De Canio. “Quando è andato via Spalletti però lo abbiamo visto al massimo come esterno o addirittura come mezzala.”

La conclusione di De Canio è un atto d’accusa verso le logiche di mercato che spesso prevalgono su quelle tecniche: “Si è pensato più alla valorizzazione economica che non tecnica del giocatore, facendolo giocare in ruoli non suoi pur di non demonetizzarlo.” Una tendenza che, secondo l’allenatore, nuoce allo sviluppo tecnico dei calciatori e alla spettacolarità del gioco. Questo è un errore che il Diavolo a guida Allegri-Tare cercherà di evitare, puntando a innesti che abbiano un impatto tecnico immediato e coerente.

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