De Laurentiis al Giffoni: «Il sistema calcio italiano rischia il fallimento! Bisogna muovere il…» | OneFootball

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, esprime preoccupazione per il futuro del calcio italiano, critiche al sistema attuale

Durante la sua partecipazione al Giffoni Film Festival, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha lanciato un allarme sul futuro del calcio italiano, definendolo “fallimentare”. Le sue dichiarazioni toccano temi economici e strutturali, sottolineando come l’industria calcistica stia affrontando problemi gravi.

«Il problema del Napoli è che noi, come gli altri, siamo immersi in un sistema fallimentare», ha dichiarato De Laurentiis, riferendosi alla situazione critica in cui si trovano molti club italiani. Il presidente ha inoltre evidenziato come la situazione economica nel calcio inglese, pur se diversa, sia altrettanto problematica, con l’Inghilterra che perde annualmente 750 milioni di sterline. «Dobbiamo prendere decisioni, altrimenti tra due o tre anni il calcio scompare», ha aggiunto, facendo eco alla necessità di cambiamenti urgenti.

Il presidente del Napoli ha poi parlato del lavoro del Ministro dello Sport, che ha recentemente esteso il contratto dei calciatori a 8 anni, una richiesta da lui stesso avanzata. «Ha fatto tanto, ma non basta», ha dichiarato De Laurentiis, sottolineando che «rischiamo di usurare la salute dei nostri calciatori» se non si interviene in tempo.

Secondo il presidente, il calcio italiano è ormai una «mantenimento di poltrone ad oltranza» e necessita di una vera e propria rivoluzione. Ha fatto riferimento anche alla situazione del basket negli Stati Uniti, che, dieci anni fa, stava perdendo soldi ma ha trovato soluzioni radicali. De Laurentiis ha proseguito, parlando della Serie B «fallimentare» e della Serie A che non riesce a contenere i costi, che sono aumentati drasticamente, anche per le squadre femminili.

«I politici credono che noi siamo miliardari, quando il 90% dei club è pieno di debiti», ha concluso, criticando il modo in cui le istituzioni italiane gestiscono il calcio e non lo sostengono nel suo sviluppo. Il presidente ha così lanciato un appello per il cambiamento immediato, se non si vuole vedere un ulteriore declino del sistema calcistico nazionale.

PAROLE – «Il problema del Napoli è che noi, come gli altri siamo immersi in un sistema fallimentare. L’Inghilterra ogni anno perde 750 milioni di pounds. Dobbiamo prendere decisioni, altrimenti tra due, tre anni il calcio scompare.

Rispetto il Ministro dello sport che ha già allungato il contratto dei calciatori a 8 anni, una mia richiesta. Ha fatto tanto, ma non basta. Rischiamo di usurare la salute dei nostri calciatori, dobbiamo intervenire altrimenti il movimento fallisce. Diventa un mantenimento di poltrone ad oltranza. Bisogna muovere il c…o, fare cambiamenti. Negli Stati Uniti, il basket fortissimo stava perdendo soldi una decina di anni fa. Le squadre hanno deciso di sospendere il campionato per sei mesi, hanno deciso i cambiamenti. Abbiamo una serie B fallimentare, una serie A che non riesce a ridursi. Tutti i costi sono arrivati alle stelle, come per le squadre femminili. Chi sta dietro al calcio, istituzionalmente parlando, sembra quasi che faccia la guerra al calcio, pur di non farlo progredire e crescere. I politici credono che noi siamo miliardari, quando il 90% dei club è pieno di debiti»