Calcio e Finanza
·31 gennaio 2025
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Luigi de Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, è intervenuto alla tavola rotonda “Calciomercato: un’opportunità per i club e per la Football Industry”, organizzata all’hotel Sheraton a Milano nell’ambito del programma degli ultimi giorni del calciomercato invernale.
«Il mercato televisivo sportivo è cambiato e, come Lega, non siamo stati bravi in passato a cavalcare la globalizzazione. Non aiuta il fatto che alcune concorrenti siano ex imperi coloniali. Però stiamo recuperando il terreno negli ultimi anni: i diritti televisivi coprono gran parte delle risorse e la Serie A è sempre più una media company. Vogliamo creare una factory interna che costruisca costantemente contenuto», ha esordito.
De Siervo ha poi sferrato un attacco alle coppe europee, parlando del rischio che queste sottraggano risorse alla Serie A: «La verità è che la Serie A perderà valore nel tempo se la Champions e le coppe diventeranno più ricche. E’ paradossale, ma chi fa il nostro lavoro deve sperare che non ci sia il secondo posto nel ranking. Parlo dal lato economico, non sportivo. Più la Champions cresce, più crescono spettatori che in passato guardavano i campionati nazionali. Il miliardo in più che questi signori intendono fare sarà drenato dai broadcaster dei campionati».
Gli «Stati che investono nei club mandano in crush il sistema con le sanzioni che per il momento non sono state efficaci. Dalla UEFA sono stati bravi per il lavoro fatto, ma ora questa cosa ha un effetto Superlega sui tornei nazionali. La UEFA può fare questo per il rapporto con l’ECA, che nonostante conti 700 squadre è guidata sempre dalle solite 15 società».