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·1 novembre 2025
Del Piero da brividi nel giorno dell’anniversario Juve: «Siamo eleganza, tradizione, orgoglio italiano cucito addosso. La nostra storia continua» – VIDEO

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·1 novembre 2025

La sua voce è la storia, le sue parole sono l’identità. Nel giorno in cui la Juventus celebra la sua nascita, il 1° novembre 1897 (oggi sono 128 anni), il club bianconero ha scelto il suo simbolo più iconico, Alessandro Del Piero, per raccontare cosa significhi davvero appartenere a questa maglia. In un video emozionante pubblicato stamattina sui canali social del club, l’ex capitano ha dato voce all’anima della Vecchia Signora, un’anima che, come suggerisce il nome stesso, è destinata a rimanere per sempre “giovane”.
Le parole di Del Piero sono un manifesto, un richiamo ai valori fondanti del club, che vanno oltre il singolo risultato e definiscono uno stile. Un messaggio potente, che arriva in un momento di grande difficoltà e cambiamento (con l’esonero di Tudor e l’arrivo di Spalletti), per ricordare a tutti cosa rappresenta questa società e quale sia la strada da seguire.
IL NOME È IDENTITÀ – «Il nostro nome è identità, significa gioventù. Nati nel 1897, ma non è il tempo a definirci. Siamo simbolo di eleganza, tradizione, orgoglio italiano cucito addosso come una seconda pelle».
L’ex numero 10 ha sottolineato la spinta continua verso l’innovazione e il superamento dei propri limiti, un desiderio di futuro che è nel DNA bianconero, un club che non si siede mai sugli allori ma cerca sempre di anticipare i tempi.
GUARDARE OLTRE – «Abbiamo radici profonde, il desiderio costante di andare oltre, di migliorare sempre. Siamo dove il tempo non è ancora arrivato».
Infine, “Pinturicchio” ha chiuso il suo messaggio con una riflessione sullo stile e sulla storia, un monito che suona attuale oggi più che mai, mentre il club cerca di ritrovare la sua strada. La vittoria è importante, ma alla Juventus conta anche il modo in cui la si ottiene.
NON SOLO VITTORIE, MA STILE – «Il nostro successo non sta solo nelle vittorie. È stile nel modo in cui vinciamo, è classe in ogni sfida. La nostra storia continua, si scrive oggi, si scrive domani. Siamo la Juventus, dal 1897 e per sempre».
Un messaggio che arriva in un momento cruciale della storia recente del club. Con un allenatore appena esonerato (Igor Tudor) e un nuovo tecnico (Luciano Spalletti) appena arrivato per tentare di raddrizzare una stagione complicata, le parole di Del Piero suonano come un richiamo all’ordine. Ricordano alla squadra e all’ambiente che la Juventus non è solo vittorie, ma anche «stile» e «classe», e che la sua identità si basa sul «desiderio costante di migliorare sempre».
In un compleanno festeggiato nel mezzo di una tempesta sportiva, la voce del capitano serve a ritrovare la rotta, a ricordare che la storia «si scrive oggi, si scrive domani». È un appello all’unità, a ritrovare quell’orgoglio italiano e quella mentalità che sembravano smarriti. Un augurio che è anche un impegno, un patto rinnovato tra la leggenda e il suo popolo, nel segno di un amore che, come recita la chiusura, è destinato a durare «per sempre». La Juve riparte da qui, dalla sua storia, dalla sua “gioventù”.









































