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·22 febbraio 2021
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Cracovia, una delle città più importanti di tutta la Polonia, terra del sud della nazione che la fa essere uno dei principali centri di comunicazione con il centro Europa. Luogo che ha visto nascere Papa Giovanni Paolo II, senza dubbio uno dei più amati degli ultimi anni e la Piazza del Mercato è la più grande di tutta Europa tra quelle di epoca medievale. Una vera e propria perla del Vecchio Continente che nel calcio è stata in grado di crearsi una reputazione soprattutto per il calore e la passione che si sono generati attorno al suo derby, quello tra Cracovia e Wisła. Stabilire chi sia nata prima tra queste due realtà è cosa assai ardua perché, dopo tanti anni di anonimato calcistico, nel 1906 anche Cracovia si avviò a questo sport che ormai appassionava tutto il Continente e a dare il là alla passione furono i ragazzi delle scuole superiori. È proprio così che nacquero le due più importanti compagini cittadine, da un pugno di ragazzi e da qualche professore che decise di sostenere questa nuova disciplina. La storia narra che il primo incontro di calcio riconosciuto di sempre nel sud della Polonia sia una sfida tra i Cazrni Lwów (I leoni neri) e i Bialo-Czerwoni (i biancorossi) il 13 giugno 1906 e proprio da quest’ultima squadra nacque il Ks. Si iniziò con una sconfitta contro i giovani rivali che frequentavano il Liceo Classico, ma anche negli Istituti Professionali ci si stava muovendo in quella direzione. L’insegnante Tadeusz Łopuszański insegnò più e più volte il gioco del calcio e così diede vita al Wisła sempre nel 1906, squadra che divenne immediatamente la naturale rivale di quelli che erano considerati i secchioni e teorici della città. È davvero un caso unico nella storia, ma la rivalità tra scuole cittadine è sempre stata molto sentita e così iniziò quella che ancora oggi è la più sentita e accesa sfida di tutta la Polonia.
Il primo derby dei quali ci sono giunte notizie risale al 1908 con un 1-1 che non decretò nessun vinto e nessun vincitore, ma per arrivare alle sfide ufficiali si dovette attendere il 1913. L’Ekstraklasa non era ancora lontanamente vicina all’essere creata e nelle varie competizioni interne furono i Pasy a imporsi per 2-1 portando in alto il nome del liceo. Furono proprio questi ultimi a imporsi nei primi anni d’esistenza del grande calcio nella nazione e fu infatti nel 1921 il primo successo del Ks e a fine decennio iniziò una splendida rivalità interna. Cracovia divenne ben presto il centro del calcio polacco con il Biała Gwiazda che ottenne due titoli consecutivi nel 1927 e nel 1928, ma i biancorossi pareggiarono subito i conti nel 1930. Nel 1938 la Polonia riuscì a qualificarsi per la prima volta al Mondiale e furono ben cinque i giocatori a rappresentare le due rivali storiche con Góra e Korbas difendevano l’onore del Ks, mentre Habowski, Łyko e Madejski quello del Wisła. Nonostante la minor rappresentanza in nazionale erano stati i Pasy a essere più vincenti negli anni ’30 conquistando altri due campionati e a Guerra finita vinsero il quinto successo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che quello del 1948 sarebbe stato l’ultimo successo della squadra di Papa Giovanni Paolo II. Cracovia visse quattro anni d’oro tra il ’48 e il ’51 perché, dopo la vittoria del Ks, arrivarono tre titoli consecutivi da parte della Stella Bianca prima di passare un lungo periodo di anonimato. A sorpresa arrivò la vittoria nel 1978, a ventisette anni di distanza dal precedente trofeo, ma fu tutto casuale fino a quando negli anni ’90 qualcosa cambiò. Nel 1998 il Wisła venne acquistato da Tele-Fonika Kable e per tutto il periodo della sua gestione divenne la prima squadra della nazione. Un periodo d’oro dove in dodici anni arrivarono sei successi e quattro secondi posti, un dominio che in Polonia non si vedeva dai tempi del Górnik Zabrze. Nel 2010 sarebbe anche arrivato un altro successo ma fu proprio un derby a risultare fatale. A due giornate dal termine il Wisła aveva un vantaggio di un punto sul Lech Poznań, con questi ultimi impegnati nella durissima trasferta in casa della terza Ruch Chorzów che si portò in vantaggio a inizio secondo tempo. Il derby intanto continuava sullo 0-0, ma il pareggio di Lewandowski revitalizzò i Ferrovieri e mise pressione alla capolista che a dieci minuti dalla fine trovó il vantaggio con Boguski. Il successo nella stracittadina rendeva tranquilli e il fatto che il Lech avesse ribaltato il risultato non creò preoccupazioni fino a quando una sfortunata deviazione di Jop trafisse il proprio portiere Juszczyk a soli quindici secondi dalla conclusione. Quell’1-1 non voleva solo dire aver buttato via una vittoria nella gara più sentita dell’anno, ma era la consegna del titolo di campioni di Polonia ai biancoblu di Poznań. L’anno seguente la Stella Bianca si rifece vincendo così il suo tredicesimo e ultimo titolo nazionale, mentre nel 2020 il Ks riuscì a scrivere la storia. In una palpitante finale di Coppa di Polonia contro il Lechia Gdánsk arrivò alla fine dei supplementari il gol di Wdowiak per il 3-2 che riportò in bacheca un titolo che mancava da settantadue anni.
Il derby di Cracovia viene soprannominato “Święta Wojna“, ovvero Guerra Santa, e questo basta per far capire la rivalità enorme tra queste due squadre. È uno dei derby più giocati in Europa e il vero dominatore è il Wisła che è stato capace di imporsi per ben ottantacinque volte contro le sole quarantadue del Ks, un distacco veramente enorme. A livello di tifoserie questo derby non ha eguali in tutta la nazione per passione e odio sportivo tra le due fazioni e anche la vicinanza dei due stadi non ha contribuito all’amicizia. Tra il Cracovii e il Miejski non intercorre nemmeno un chilometro di distanza e gli scontri tra ultras non sono mai mancati con gli “Opravcy” a rappresentare i biancorossi, mentre dall’altra parte dominano i “Wisła Sharks“. Due volti della stessa città, una rivalità storica che non tramonterà mai, perché a Cracovia o sei un Pasy o sei un Biała Gwiazda.
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