😢 Deulofeu spiega la risoluzione con l’Udinese: “Un gesto per il club” | OneFootball

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·5 luglio 2024

😢 Deulofeu spiega la risoluzione con l’Udinese: “Un gesto per il club”

Immagine dell'articolo:😢 Deulofeu spiega la risoluzione con l’Udinese: “Un gesto per il club”

Gerard Deulofeu è stato ospite del canale Twitch Jijantes Futbal Club, dove ha parlato delle difficoltà vissute nell’ultimo anno e mezzo e della risoluzione del contratto con l’Udinese: “Non aver potuto giocare a calcio le scorse due stagioni è una delle cose che mi hanno fatto più male. Dovevo prima affrontare la lesione, ma l’altro problema erano i miglioramenti frenati a causa del liquido nelle ginocchia, che continuava a provocare un’infiammazione. Finchè non mi sono ristabilito del tutto non ho potuto correre. Senza la vicinanza delle persone che mi circondano e del modo in cui ho organizzato la mia vita negli ultimi 5 o 6 anni, non ne sarei uscito”.

L’UDINESE – “Il club mi ha atteso per oltre un anno e mezzo, e mi sono sentito di fare un gesto verso di loro. Il mio contratto scade nel 2026, l’avevo rinnovato l’anno scorso. Ho deciso di ascoltare il mio corpo, così da prendere il tempo necessario per tornare al 100%. Per me è fondamentale sapere che c’è la società che mi aspetta, dato che sanno come lavoro, e conoscono i miei preparatori. Sanno che se riesco a tornare a giocare a calcio, la mia carriera sarà ancora lunga. A inizio 2024, ho dovuto fare un trattamento che ha portato a progressi lenti ma graduali. Sono piccoli step che hanno fatto si che potessi tornare ad allenarmi in campo. Oggi alla quarta sessione sono riuscito a correre: l’articolazione non mi ha dato fastidio. Penso che da ora il recupero inizierà ad accelerare, poiché sento che il ginocchio risponde bene agli stimoli a cui viene sottoposto. So che la stampa, la dirigenza, l’ambiente voglia averti in squadra, perché la tua presenza conta, ma per necessità mi sono dovuto allontanare perché la mia testa non riusciva più a sopportare che 50 persone, che sono quelle che ogni giorno trovi in spogliatoio, ti chiedano cosa succede, quanto manca, e come stiano andando i progressi. Era insopportabile, non ce la facevo più. Il rimedio è stato quello di rimanere a casa con mia moglie e i miei figli, circondato dai miei amici che sanno esattamente come sto e che se c’è qualche progresso sono io a dirglielo. E’ stata l’occasione per passare più tempo con la mia famiglia e uscire da quella bolla che senza volerlo psicologicamente ti fa male, perché mentalmente vorresti solo un po’ di pace”. Le sue parole riportate da TuttoUdinese.it

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